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Nauru, l’isola del Pacifico che vende passaporti per contrastare il riscaldamento globale

Per contribuire a coprire i costi dello spostamento di circa 10.000 residenti dalle loro abitazioni situate in zone minacciate dall’innalzamento del livello del mare e dalle inondazioni, la remota nazione di Nauru, nell’Oceano Pacifico, intende vendere la propria cittadinanza per fare cassa nella lotta al cambiamento climatico.

Il presidente David Adeang, secondo Bloomberg, sta cercando di raccogliere una cifra iniziale di 65 milioni di dollari per i lavori di trasformazione dell’entroterra dell’isola, destinato a ospitare una nuova cittadina, fattorie e luoghi di lavoro, dove gli abitanti delle zone costiere potranno iniziare una nuova vita.

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Gli stranieri che pagano almeno 140.500 dollari per un passaporto difficilmente metteranno mai piede nella nazione insulare, che si trova a circa 4.000 chilometri a nord-est di Sydney, anche se possono usufruire – grazie alla cittadinanza – dell’accesso senza visto a destinazioni come il Regno Unito, Singapore e Hong Kong.

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“Mentre il mondo dibatte sull’azione per il clima, dobbiamo adottare misure proattive per garantire il futuro della nostra nazione”, ha affermato Adeang, eletto nel 2023, “Non aspetteremo che le onde spazzino via le nostre case e le nostre infrastrutture”. Nauru segue Dominica nell’obiettivo di utilizzare i proventi delle vendite di cittadinanza per proteggere le proprie popolazioni dagli impatti crescenti del cambiamento climatico. È un esempio delle sfide che le piccole nazioni affrontano nell’assicurarsi i finanziamenti da impiegare in iniziative volte a rafforzare la resilienza climatica. Anche se le economie ricche hanno aumentato il tasso di prestiti e sovvenzioni ai paesi in via di sviluppo, il divario tra i finanziamenti per l’adattamento disponibili e quelli richiesti potrebbe arrivare fino a 359 miliardi di dollari all’anno, ha affermato il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente in un rapporto di novembre.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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