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Fresia: coltivazione, cura e quando fiorisce

Bellezza elegante, colori ammalianti e profumo dolce e intenso sono i punti di forza della fresia, meravigliosa pianta perenne. Per ottenere un giardino variopinto oppure donare un tocco di colore al balcone la fresia è una scelta ottimale, capace di ammaliare con il suo fascino e i suoi incantevoli fiori profumati, la cui fragranza richiama la sua provenienza esotica. La fresia necessita di azioni mirate per risplendere: la sua coltivazione è comunque semplice, come anche la sua manutenzione.

Dove posizionare la fresia

Appartenente alla famiglia delle Iridacee e originaria del Sudafrica, la fresia si distingue in diverse varietà e i suoi fiori presentano una forma a trombetta e sono declinati in molteplici sfumature, che vanno dal bianco, al giallo, al rosso per giungere al viola.

La crescita ottimale della pianta è assicurata da una posizione soleggiata, visto che richiede tanta luce: per far sì che si sviluppi in modo robusto e i suoi fiori siano vivaci l’esposizione alla luce solare diretta dovrebbe essere tra le 6 e le 8 ore al giorno, malgrado si adatti comunque anche all’ombra parziale, soprattutto nelle zone dal clima caldo. Oltre alla posizione soleggiata, la fresia ha bisogno anche di un terreno drenato, con sostanza organica dal ph neutro, fertile e allo stesso tempo sabbioso.

In che periodo fiorisce la fresia?

Vista la sua provenienza, la pianta soffre il freddo, prediligendo un clima mite: nelle zone con temperature sotto i 10 gradi è meglio optare per la coltivazione in vaso, potendo così ripararla dal freddo. Questa pianta bulbosa fiorisce tra la primavera e l’estate: il periodo migliore per seminarla è l’autunno, ma se si vive in un’area dalle temperature rigide si può piantare tra gennaio e marzo.

Coltivazione in giardino e in vaso della fresia

Se si coltiva la fresia in giardino è necessario scegliere un punto assolato e un terreno ben drenato, aggiungendo della sabbia e del compost vegetale. Prima di piantare i bulbi questi devono essere messi a bagno, per stimolare il processo di germinazione, immergendoli per tutta la notte in acqua tiepida. Di seguito si può procedere interrandoli tra i 5 e i 10 centimetri di profondità (tenendo conto che la profondità dovrà essere 2 o 3 volte l’altezza del bulbo) e con la punta rivolta verso l’alto. Tra ogni bulbo va lasciata una distanza di circa 10-15 centimetri per consentire alle radici di svilupparsi correttamente: successivamente, si procede irrigando la zona della semina, che deve essere sempre mantenuta umida durante la crescita, evitando però quantità di acqua troppo abbondanti.

Per la coltivazione in vaso della fresia è indispensabile ricorrere a un recipiente in terracotta che sia abbastanza grande, da riempire con del terriccio drenato e fertilizzato, aggiungendo del concime e ponendo sul fondo dell’argilla espansa, in modo tale da evitare che i bulbi entrino in contatto con i ristagni di acqua: in caso di umidità in eccesso questi tendono a marcire. La fresia deve essere collocata in un luogo caldo e soleggiato e, proprio per questo, il vaso può essere posto sul terrazzo, spostandolo all’interno quando arriva il freddo. Anche in questo caso i bulbi vanno posizionati con la punta rivolta verso l’alto alla stessa profondità prevista per la semina in giardino.

Cura e irrigazione

La fresia richiede una bassa manutenzione, non avendo bisogno di cure particolari. Per mantenerla vigorosa è fondamentale darle da bere in modo regolare: durante i mesi caldi le irrigazioni devono essere abbondanti, riducendole in autunno per poi sospenderle in inverno.

Quando le sue foglie ingialliscono, è il segnale di dover cessare le innaffiature: in generale è sempre bene non eccedere con l’acqua per non rendere il terreno troppo zuppo, cosa che potrebbe minare la corretta crescita della pianta. Il substrato dovrebbe essere sempre umido, ma mai troppo bagnato, scongiurando così i ristagni idrici, responsabili del marciume radicale. Durante la stagione di crescita, la fresia va irrigata 2 volte alla settimana, in base al clima, controllando che tra un’irrigazione e l’altra il substrato sia asciutto.

Manutenzione: aspetti da tenere in considerazione

Nella manutenzione della fresia la concimazione riveste un ruolo centrale per ottenere una fioritura rigogliosa, una crescita sana e un fogliame ricco. Questa operazione va eseguita durante il periodo di crescita ricorrendo a del fertilizzante bilanciato a lenta cessione.

In merito alla potatura, questa non deve essere frequente dovendo solo rimuovere i fiori appassiti dopo il periodo di fioritura, in modo da stimolare la produzione di nuovi boccioli. Inoltre, vanno eliminate le parti dello stelo che appaiono danneggiate e le foglie secche per scongiurare l’insorgere di eventuali parassiti e malattie.

La fresia è soggetta ad attacchi da parte di afidi e acari e bisogna intervenire prontamente se presenti, ricorrendo a pesticidi specifici. Proprio per questo, è importante ispezionare in modo regolare la pianta, controllando che non ci siano tracce dell’attività di eventuali parassiti, come per esempio macchie, foglie distorte oppure insetti su fiori e foglie.

La fresia è anche soggetta al marciume radicale e alle malattie fungine che possono minare la sua crescita e comprometterla. Per scongiurare queste problematiche è indispensabile assicurare sempre una corretta circolazione dell’aria, evitando il sovraffollamento tra le piante che devono essere distanziate in modo adeguato, e ridurre l’umidità, prestando attenzione alle quantità di acqua durante le irrigazioni. A scopo preventivo si possono applicare dei fungicidi ad hoc qualora il clima sia molto umido.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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