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Il diario digitale: nel romanzo di massa dei blog gli eroi della presunzione di Flaubert

È l’autobiografia della specie umana alla prova del ventunesimo secolo: un volume invisibile fatto di miliardi di pagine senza carta. Forse nessuna epoca potrà vantare una simile quantità di testimonianze. Dei quasi otto miliardi di umani vivi adesso, lo storico del futuro conoscerà umori, malumori, stati d’animo, desideri.

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20 Giugno 2024

Il romanzo di massa

Siamo allo stesso tempo i lettori, gli autori e i personaggi di un romanzo di massa, un gigantesco sconnesso bruttissimo commovente romanzo corale. Storia sociale in diretta: illumina le contraddizioni, la verità mentre si completa, fissa tutti i passaggi emotivi.

Il blog sconosciuto ai diciottenni

Ha ragione chi ha detto che parlare di blog a un diciottenne è come parlare di audiocassette a un bambino nato ieri. Ma la narrazione di sé trova comunque nuove vie, altri spazi: essenzialmente ludici, ironico-sarcastici (il sarcasmo è una malattia social e sociale), passivo-aggressivi, lamentosi, esibizionistici. Che sia Instagram o TikTok, raccontare la vita mentre si vive significa “filtrarla”, inventarla, a parole scritte o a parole dette, come fanno i narratori di professione.

La speranza che accade qualcosa di diverso

C’entra solo il narcisismo? No. C’entra il bisogno di essere riconosciuti, di sapere di esistere? C’entrano soprattutto due romanzi di Flaubert: Madame Bovary, l’illusa, e Bouvard e Pécuchet, gli eroi della presunzione. C’entra il desiderio di spargere polvere d’oro sul “modesto sentiero” della propria vita, continuando a sperare che accada “qualcosa di diverso”.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/scuola_e_universita/rss2.0.xml


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