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Un aiuto alle imprese per installare pannelli solari e impianti mini-eolici

Nuova opportunità per le imprese che intendono installare pannelli solari e impianti mini-eolici. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha infatti riaperto i termini per il bando dedicato all’autoproduzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nelle piccole e medie imprese. Le domande possono essere presentate dall’8 luglio al 30 settembre 2025 attraverso il portale di Invitalia. A disposizione oltre 178 milioni di euro.

Le spese ammesse

La misura “Sostegno per l’autoproduzione di energia da Fonti Rinnovabili nelle PMI-FER” prevede un regime di agevolazioni concesse sotto forma di contributo in conto impianti per i programmi di investimento delle piccole e medie imprese finalizzati all’autoproduzione di energia elettrica ricavata da impianti solari fotovoltaici o mini-eolici. Le agevolazioni sono assegnate ai programmi di investimento realizzati per un ammontare di spese ammissibili non inferiore a 30.000 euro. È obbligatoria la diagnosi energetica che deve considerare l’intera unità produttiva oggetto del programma di investimento. Gli incentivi coprono sia l’autoconsumo sia i sistemi di accumulo e stoccaggio. Sono ammissibili anche le spese di progettazione, purché siano direttamente attribuibili al progetto e capitalizzate a bilancio.

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Chi può ottenere i finanziamenti

Possono beneficiare dell’agevolazione le PMI operanti sull’intero territorio nazionale, ad esclusione delle imprese che operano nel settore carbonifero e della produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura. I programmi di investimento devono essere realizzati su edifici esistenti alla data di presentazione della domanda, destinati all’esercizio dell’attività, oppure sulle coperture di strutture pertinenziali destinate in modo durevole al servizio degli edifici. L’edificio e le relative pertinenze devono essere nella piena disponibilità dell’azienda e risultare registrati presso la Camera di Commercio. Le spese per l’installazione comprendono strutture di supporto, sistemi di fissaggio, cavi, connettori e manodopera, ma non sono ammissibili le opere murarie che non siano direttamente necessarie alla mera installazione dell’impianto.

Criteri di valutazione e sistema a graduatoria

I contributi verranno assegnati sulla base di una valutazione a graduatoria. Sono previste premialità per le imprese in possesso del rating di legalità e/o di una certificazione della parità di genere.Il criterio principale di valutazione è rappresentato dal rapporto tra la potenza nominale dell’impianto (espressa in kWp) e il fabbisogno complessivo annuo di energia dell’unità produttiva oggetto di intervento (in kWh). Il fabbisogno complessivo annuo deve includere sia i prelievi dalla rete elettrica come risultanti dalle bollette del periodo di riferimento, sia l’energia proveniente da eventuali altre fonti utilizzate nell’unità produttiva.

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Come presentare le domande

La compilazione e presentazione delle domande è possibile accedendo all’area riservata del portale di Invitalia. Contestualmente alla domanda deve essere presentata la relazione tecnica asseverata secondo l’apposito schema disponibile sul sito, sottoscritta da professionisti iscritti ai rispettivi albi di competenza.

Le agevolazioni non possono essere cumulate con altri aiuti di Stato notificati o in esenzione per gli stessi costi ammissibili, ma possono essere cumulate con agevolazioni che non rientrano nel campo di applicazione della normativa sugli aiuti di Stato, purché non si superi l’intero costo ammissibile. Particolare attenzione deve essere prestata al cumulo con il credito d’imposta previsto dal piano Transizione 5.0, per il quale sono disponibili specifiche FAQ sulla pagina dedicata del sito di Invitalia.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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