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Transizione energetica inclusiva: in arrivo il Piano Sociale per il Clima

In dirittura d’arrivo il Piano Sociale per il Clima. Il Piano, che sarà inviato alla Commissione europea entro il 30 giugno si inserisce nel quadro del Regolamento (UE) 2023/955, che ha istituito il Fondo Sociale per il Clima, destinato ad accompagnare i cittadini più vulnerabili nella transizione energetica e attutire l’impatto del nuovo sistema europeo di scambio delle emissioni.

Previsti interventi di riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica e contributi fino al 100% per gli interventi di riqualificazione energetica da parte dei nuclei familiari con Isee fino ai 20.000 euro. Il Piano sarà operativo dal 1° gennaio 2026 come richiesto dall’Unione europea che prevede la riduzione del 30% delle emissioni entro il 2032.

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Interventi per famiglie vulnerabili e microimprese

Il Piano nasce per rispondere all’introduzione all’introduzione dell’Ets 2, un sistema di scambio di quote di emissione esteso dal 2027 agli edifici e al trasporto su strada in Europa. Il Fondo Sociale per il Clima finanzia interventi per sostenere questa transizione. In questo ambito ciascuno Stato con il proprio Piano nazionale deve identificare strutture di supporto per: famiglie vulnerabili in condizioni di povertà energetica, fasce con Isee limitato nelle aree rurali o urbane in transizione, microimprese ad alta intensità energetica. Le risorse saranno distribuite nel periodo 2026?2032, in funzione del costo sociale stimato dell’applicazione dell’Ets 2 su scala nazionale.

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Contributi a fondo perduto e Reddito energetico

Il Piano prevede innanzitutto interventi per l’efficientamento edilizia pubblica (Erp), riqualificando interi edifici tramite isolamento, infissi, domotica, fotovoltaico. I progetti saranno realizzati dalle progetti dalle ESCo, Energy Service Company, che otterranno i finanziamenti in maniera diretta, ma avranno l’obbligo di migliorare di almeno il 30% la classe energetica dell’edificio. Per quanto riguarda invece l’edilizia privata sono previsti contributi al 100% per il miglioramento energetico di immobili di proprietà di nuclei familiari con un Isee fino a 20.000? euro. L’accesso avverrà tramite sportello permanente con graduatorie annuali. Anche il Reddito energetico sarà rifinanziato nell’ambito del piano, per il sostegno all’installazione di impianti fotovoltaici (2–6 kW) con accumulo e pompa di calore, destinati a famiglie con Isee fino a 15.000 euro, o al 30.000 in caso di nuclei con almeno quattro figli.

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Microimprese e autoconsumo

Analoghi incentivi sono destinati anche alle per microimprese vulnerabili, vale a dire per le imprese con meno di 10 dipendenti che risentono in modo significativo dell’impatto sui prezzi dovuto all’inclusione delle emissioni di gas a effetto serra prodotte dagli edifici o dal trasporto su strada nell’ambito di applicazione della direttiva 2003/87/CE e che, ai fini della loro attività, non hanno i mezzi per ristrutturare l’edificio che occupano o per acquistare veicoli a zero e a basse emissioni o per passare a modi di trasporto alternativi sostenibili, compresi i trasporti pubblici. Anche per queste imprese è prevista la copertura al 100% di una gamma di misure di efficientamento, selezione delle imprese in base al rapporto tra costi energetici e fatturato, graduatorie e priorità per immobili in classi energetiche peggiori (F?G).

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Sportelli per tutte le pratiche

Per rendere più facile l’accesso ai contributi arriveranno i Tutor per l’energia domestica (Ted), ossia sportelli per consulenza gratuita a famiglie e microimprese vulnerabili. Sarà possibile ottenere un servizio di consulenza gratuito su comportamento energetico, accesso ad incentivi, contratti di fornitura, pratiche ESCo. Dovrà essere attivato almeno uno sportello per provincia.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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