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Rinnovabili, la rotonda che produce energia verde

Rotonde, rotatorie, rondò, ormai sono ovunque. Le strade dei centri abitati hanno subìto negli ultimi anni profondi cambiamenti nella viabilità, dovuti proprio alla massiccia introduzione di questa soluzione urbanistica, alternativa ai semafori e agli incroci. Un successo dovuto al fatto che, secondo diversi studi, le rotatorie riducono gli incidenti e la loro gravità, soprattutto per le automobili, costrette a rallentare. A detenere il primato al mondo come numero di rotatorie sono Francia (42.986), Regno Unito (25.976) e Italia (18.172). Allora perchè non utilizzare quegli spazi per installare impianti e produrre energia alternativa?

I fondatori della startup Rithema: Alfonso e Roberta Coppola, Alessandro Vergati 

Una rotonda green tech

È la domanda che si sono posti i fondatori di una start up Rithema di Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno nata con lo scopo di sviluppare progetti ecosostenibili ed energeticamente autonomi. Da qui l’idea di produrre energia in modo sostenibile sfruttando questo spazio urbano inutilizzato e molto presente nelle nostre città. Il fondatore è Alfonso Coppola, giovane ingegnere ambientale, appassionato di musica elettronica e di tecnologia green, originario sempre di Cava De’ Tirreni, che porta avanti il lavoro e la ricerca della startup insieme alla sorella Roberta e all’amico Alessandro Vergati.

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È Alfonso Coppola a raccontare la storia di Rithema: “Dopo il liceo scientifico, mi sono iscritto a ingegneria ambientale, ho divorato libri che raccontavano le vite di importanti scienziati come Faraday, Joule, Reich, Steiner, Tesla. Rithema, è infatti l’acronimo di Reich, Ighina, Tesla, Hertz, Einstein, Maxwell e Archimede. Scienziati illuminati che hanno dedicato la loro esistenza a invenzioni che hanno cambiato il mondo. Le loro imprese sono state per me fonte d’ispirazione, tanto da decidere di tracciare il mio percorso imprenditoriale con un chiaro focus sulla sostenibilità ambientale”.

Tre fonti di energia in poco spazio

Il brevetto messo a punto dalla startup si chiama E-Round, una speciale rotonda stradale, in grado di convertire tre fonti naturali in energia elettrica: eolica, solare e termoelettrica. Grazie a queste conversioni riesce a produrre ed accumulare energia per l’illuminazione stradale. Non solo, parte dell’energia accumulata, può essere utilizzata per alimentare le colonnine di ricarica dei veicoli elettrici, l’illuminazione di piste ciclabili e per l’alimentazione delle pompe d’irrigazione.

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“Secondo uno studio da noi condotto, sulla città di Roma, se si installassero le nostre soluzioni su dieci rotatorie da 15 metri di diametro, sarebbe possibile produrre quotidianamente circa 20 MW di energia pulita”, spiega Coppola che racconta come funziona la rotonda che produce energia. La conversione della luce solare in energia elettrica avviene grazie ai pannelli fotovoltaici presenti su uno degli anelli esposti a sud e con un’inclinazione tale da permettere un’efficienza di produzione massima attesa in Italia. Mentre, la conversione dello spostamento dell’aria in energia meccanica, avviene grazie ad una pala eolica ideata e brevettata sempre dal nostro team, e capace di garantire un’efficienza superiore del 30%”.

Come funziona E-Round

L’idea è di sfruttare anche l’acqua piovane come refrigerante per dar via ad un processo termoelettrico. “La rotatoria presenta infatti anelli termoelettrici che sfruttano la differenza di temperatura tra l’ambiente ed un serbatoio di accumulo dell’acqua piovana per produrre energia in modo complementare rispetto al fotovoltaico. Il primo strato è costituito da un anello trasparente, che protegge gli altri anelli dalla pioggia fredda e fa passare indisturbata la luce solare. La pioggia scivolando giù sul dissipatore riesce a non raffreddare l’anello nero che ha appunto il compito di riscaldarsi assimilando sia la luce solare che la temperatura ambiente. Le celle di Peltier (utilizzate tramite effetto Seebeck) convertono poi lo scompenso termico in energia elettrica. La loro connessione permette poi il raggiungimento della potenza desiderata. L’acqua piovana, inoltre, viene accumulata all’interno di una vasca presente sotto la rotatoria e consente l’irrigazione delle piante nelle ore notturne. Le pompe sono sempre alimentate grazie all’energia prodotta dalla rotatoria, che si adatta a qualsiasi condizione meteorologica”. Costo dell’impianto E-round: circa 850 euro per metro quadrato. “In ogni caso la soluzione si ripaga in qualche anno”.

Il manto stradale da materiali da riciclo

I progetti firmati da Rithema sono diversi, oltre alla rotatoria green tech e alla pala eolica a basso impatto visivo, la startup ha realizzato uno speciale manto stradale modulare in grado di ridurre del 70% l’inquinamento nei centri urbani, e del 98% la manutenzione dell’asfalto.

“Si tratta di una pavimentazione stradale innovativa, in grado di eliminare le criticità dell’asfalto e controllare la velocità dei veicoli. La circolazione all’interno dei centri urbani è considerata tra le meno confortevoli, per il traffico, le pessime condizioni in cui versano le strade e l’alto tasso d’inquinamento ambientale e acustico. Queste problematiche ci hanno spinto a formulare una soluzione che fosse adattabile su tutte le strade e per qualsiasi veicolo”.

La pavimentazione è realizzata con materiali di riciclo. In particolare si tratta di esagoni composti da materiali ferrosi provenienti dalle auto demolite, mentre gli isolanti provengono dai vecchi pneumatici in disuso o lesionati.Inoltre, H.e.r.a. – questo è il nome dello speciale manto stradale – quando le temperature scendono sotto lo zero, attiva un sistema di riscaldamento per sciogliere neve o ghiaccio, senza accumulare acqua sulla superficie grazie alle griglie e ai bordi drenanti. La soluzione, è anche in grado di controllare la velocità dei veicoli grazie alla comunicazione con una piccola centralina montata a bordo, aumentando la sicurezza all’interno dei centri urbani. Alfonso Coppola è convinto che “con l’aumento dell’impatto delle attività umane sul pianeta, vogliamo dare una risposta concreta alle sfide ambientali del nostro tempo. Per migliorare l’ambiente, promuovere la sostenibilità e migliorare la qualità della vita delle persone”.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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