Avete mai camminato su un parquet “ubriaco” di vino o “intriso” di grafite? Non è un gioco di parole, ma la visione della famiglia Margaritelli, che ha lanciato il progetto Circular: pavimenti in legno che nascono dai residui di vino e grafite. Un esempio concreto di economia circolare, dove la tecnologia incontra la sostenibilità, rivoluzionando il legno senza mai tradirne l’anima. Circular si declina in due collezioni, Graphit e Terre di Vigna, sintesi di un’idea che coniuga coscienza ambientale e avanguardia tecnologica. All’origine di tutto, due domande semplici ma dirompenti: perché non dare nuova vita alla grafite recuperata da scarti industriali, risparmiando risorse e costi? E perché non unire l’arte vinicola al design, creando un progetto che guarda al futuro senza tradire il passato?
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28 Ottobre 2024
“Abbiamo voluto conciliare conoscenza e tecnologia del legno, ricerca estetica, ma non di meno rispetto della natura e interpretazione autentica dei migliori valori della cultura, sensibilità artistica e stile di vita Italiano” racconta Andrea Margaritelli, che oltre a gestire l’azienda di famiglia è presidente della Fondazione Guglielmo Giordano. La fondazione è un punto di riferimento per la cultura del legno e il design sostenibile, e Andrea ne è il cuore pulsante. La scintilla creativa è scoccata pensando a un materiale dalle caratteristiche chimico-fisiche uniche: la grafite. Recuperata dagli scarti della lavorazione degli elettrodi, questa sostanza viene trattata e integrata nel legno per aumentarne la resistenza meccanica e la stabilità. La grafite non solo rinforza il materiale, ma migliora anche la conduttività termica, rendendo i pavimenti ideali per ambienti che utilizzano riscaldamento a pavimento. Inoltre, grazie al suo colore naturale e alla texture, conferisce al legno un’estetica contemporanea, trasformando i pavimenti in veri e propri elementi di design, capaci di unire funzionalità ed eleganza.
E il vino? Diventa colore, grazie ai suoi pigmenti naturali e a quelli delle vinacce. “Sfruttando loro acidità, in abbinamento a ossidi di ferro, queste sostanze interagiscono chimicamente con il legno, innescando una reazione autocolorante,” spiega Margaritelli. “Le proprietà alcoliche del vino e delle vinacce consentono di veicolare il colore, fino a ottenere tinte uniche di elevatissimo pregio”. Dietro questa innovazione c’è una passione che si tramanda da quattro generazioni. Da secoli, la famiglia coltiva un amore profondo per la tradizione vinicola e questo progetto permette loro di poter applicare questa passione anche al mondo del design. Così l’assidua ricerca verso l’innovazione tecnologica, che i Margaritelli si tramandano da quando producevano traversine per le Ferrovie dello Stato, oggi si è incontrata con l’amore per il Pianeta.