All’espressione “andar per funghi” in futuro potrebbe aggiungersene un’altra, che suona più come un epitaffio: “Andar coi funghi”, nel senso stretto di lasciare la vita terrena proprio all’interno di una capsula fatta di miceti. L’idea di farsi seppellire all’interno di una bara “vivente” totalmente ecologica, dopo le prime sperimentazioni in Europa sta ora prendendo piede anche negli States: recentemente, nel Maine, c’è stato un primo caso anche nel nord degli Stati Uniti. La bara ecologica composta da funghi e fibre di canapa si chiama Loop Living Cocoon ed è davvero particolare: non solo si decompone in 45 giorni, ma è anche in grado di arricchire di nutrienti il terreno scelto per la sepoltura, rivitalizzando il suolo.
A realizzarla è l’azienda olandese Loop Biotech che da circa cinque anni sta sperimentando un mix di componenti, tra cui una struttura radicale di funghi e delle fibre di canapa riciclate, in grado di offrire un servizio di sepoltura il più naturale ed ecologico possibile, già scelto ormai in 2500 casi, inizialmente soprattutto nel Vecchio Continente. Si tratta di qualcosa di opposto in sostanza ai sistemi tradizionali che prevedono spesso prodotti chimici, materiali impattanti e legno.
“L’ultimo desiderio di chi ha amato la natura”
Spesso, chi opta per questo tipo di addio, sono persone estremamente legate alla natura e che intendono, anche come atto finale, lasciare un’impronta il più rispettosa possibile nei confronti dell’ambiente. Proprio come ha raccontato Marsya Ancker a proposito della scelta del padre Mark, recentemente sepolto in una collina del Maine: “Mi diceva sempre che voleva essere sepolto nel bosco, nella proprietà che amava così tanto. Voleva che la sua ultima dimora nutrisse la terra e le piante che amava”. La sepoltura ecologica è una pratica in crescita negli Stati Uniti e secondo l’ente Green Burial Council c’è stato un incremento del 72% dei cimiteri che oggi offrono soluzioni più sostenibili per il fine vita. Una di queste è appunto Loop, nata per “proteggere il nostro Pianeta. Crediamo fermamente nella necessità che gli esseri umani lascino un segno positivo, sia durante la vita che oltre” ha spiegato il fondatore dell’impresa, Bob Hendrikx.
La bara ecologica
Il sistema per lasciare questo segno positivo è affidato principalmente ai funghi: scompongono più efficacemente la materia organica e più velocemente e le stesse bare “crescono” prima dell’uso in poco tempo, senza la necessità di particolari consumi energivori. Grazie a questo materiale naturale si realizzano così bare leggere, circa una trentina di chili, con maniglie in juta per il trasporto durante i funerali. Esequie che secondo Hendrikx dovrebbero essere considerate in futuro come qualcosa che “più che una fine, possono essere invece un inizio. Con una bara ecologica offri proprio questo: un modo per arricchire la natura dopo la morte e lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato”.