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Il fotovoltaico di Tabo: “L’energia non è più un costo morto”

Secondo Nima Oulomi l’energia è un costo morto a vita. Con il fotovoltaico, invece, può diventare un investimento che genera ritorni. È da questa idea che il 27enne ha ideato e fondato nel 2022, Tabo, startup che offrirà alle aziende la possibilità di accedere al fotovoltaico tramite noleggio, con una rata 100% deducibile, senza maxi rata iniziale. “Con il fotovoltaico l’energia può diventare un investimento che genera ritorni: parliamo di un 8% stimato annuo nel caso del noleggio operativo, e fino al 20% annuo per chi sceglie l’acquisto diretto – con una vita utile dell’impianto di almeno 20 anni. Ma non è solo una questione economica. “Si tratta di sostenibilità, aumento del valore immobiliare, possibilità di accedere agli incentivi delle Comunità energetiche rinnovabili e del ritiro dedicato”, afferma il giovane imprenditore.

Nima Oulomi, fondatore e CEO di Tabo 

Ma come funziona concretamente Tabo? In primo luogo si tratta di un modello completamente digitalizzato: “La contrattualistica – dalle autorizzazioni alle connessioni con il gestore di rete – vengono gestite da remoto, sollevando l’utente da ogni complessità amministrativa, a favore di una semplificazione burocratica e di una riduzione dei tempi di attivazione dell’impianto a 15 giorni contro i 60 di media del mercato – spiega Oulomi -. Grazie a un approccio digitale e all’uso di tecnologie mirate, oggi riusciamo a gestire da remoto circa l’80% del processo, riducendo drasticamente tempi e complessità”. La semplificazione inizia dalla progettazione: Tabo, oltre a offrire consulenza qualificata e una rete di tecnici presenti sul territorio, mette a disposizione un tool di configurazione online che consente ai clienti di simulare il proprio impianto fotovoltaico e avere un preventivo chiaro in pochi minuti, senza l’impegno di visita in loco (a condizione che l’immobile non sia soggetto a vincoli ambientali).

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In due anni, Tabo ha installato più di 350 impianti fotovoltaici (di cui 200 nel 2024) tra Veneto (dove la startup ha sede) e Friuli-Venezia Giulia con un team di 30 persone: “Abbiamo fatto tutto senza finanziamenti esterni, reinvestendo ogni risorsa generata nella crescita dell’azienda – racconta il fondatore -. Rendere il fotovoltaico accessibile a tutte e tutti è uno dei principali fondamentali del nostro modello. Fin dal primo contatto, l’obiettivo è garantire massima trasparenza su costi e benefici, evitando preventivi poco chiari e guidando la clientela con informazioni utili per una scelta consapevole.

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A oggi Tabo ha contribuito a generare un’autosufficienza energetica media del 91% con un risparmio di circa l’80% sulla bolletta energetica dei propri clienti. In termini di impatto ambientale, invece, le installazioni portate a termine nel 2024 contribuiranno a una riduzione media stimata di oltre 7 mln kg in 10 anni di CO? immesse in atmosfera”.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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