Raggi del sole tiepidi che illuminano i torrenti, fili d’erba cullati dalla brezza primaverile, alberi che sembrano invitare, con le loro maestose fronde, alla quiete e al silenzio. È tempo di picnic all’aperto, un’attività che piace molto agli italiani, se è vero che, come quantifica un’indagine commissionata da Coldiretti e realizzata dall’Istituto Ixè, se ne contano circa 20 milioni ogni anno. Tuttavia, se svolte senza la dovuta attenzione, queste allegre scampagnate rischiano di diventare poco sostenibili.
Uno dei principali impatti ambientali è l’abbandono dell’immondizia. I volontari di Legambiente hanno rilevato, nei parchi italiani, in media tre rifiuti per metro quadrato. E molti di questi derivano proprio da pranzi conviviali: circa il 16% sono articoli usa-e-getta (piatti, bicchieri, posate, cannucce, tovaglioli) e un ulteriore 24% imballaggi alimentari. Inoltre, nel 47% delle aree monitorate gli accumuli di spazzatura erano concentrati attorno a panchine e tavoli da picnic. A ciò si possono poi sommare il disturbo della fauna selvatica e il degrado di suolo e vegetazione.
Per evitare tutto questo, basta mettere in pratica alcuni semplici consigli, mirati a rispettare la natura che ci circonda senza rinunciare allo svago.
Scegli aree adatte
Anzitutto è bene preferire zone appositamente attrezzate con tavoli, panche, cestini, evitando di improvvisare assembramenti. Prima di organizzare il ritrovo con parenti e amici, documentati sulle norme locali: molti parchi, soprattutto se sono aree protette, hanno regolamenti specifici. Per esempio, nelle riserve potrebbe essere vietato oltrepassare i sentieri segnalati oppure alcuni spazi potrebbero essere chiusi in determinati periodi dell’anno per proteggere la nidificazione di specie rare.
Riduci imballaggi e sprechi
Una pianificazione attenta permette di evitare sia un eccesso di rifiuti sia avanzi di cibo. Prepara le giuste quantità di alimenti in rapporto al numero di partecipanti e riponi le provviste in contenitori riutilizzabili, come scatole ermetiche e barattoli, anziché in sacchetti o pellicole. Abbandona gli articoli monouso a favore di quelli realizzati con materiali durevoli e resistenti, tra cui piatti in melamina o in acciaio smaltato, bicchieri in policarbonato o metallo, tovaglioli di stoffa.
Se proprio hai necessità di prodotti usa-e-getta (per esempio, in occasione di una festa con numerosi partecipanti), scegli quelli compostabili o biodegradabili, a base di carta, foglia di palma, crusca pressata, bioplastica o legno. Infine, per quanto riguarda l’acqua e le bibite, evita di acquistare le tradizionali bottigliette: meglio preparare thermos e borracce, che hanno anche il vantaggio di mantenere fresche le bevande.
Preferisci cibi locali e stagionali
Anche la scelta del menù può influire sulla sostenibilità del picnic. Via libera a frutta estiva comprata dal contadino, formaggi del territorio, pane artigianale. Da considerare pure l’impronta ecologica degli alimenti: piatti vegetariani o vegani hanno un impatto ambientale molto inferiore rispetto alla carne. Inoltre, sono compassionevoli nei confronti dei nostri amici animali e benefici per la nostra salute.
Non lasciare in giro i rifiuti
Se nell’area sono presenti cestini o bidoni, utilizzali. Se invece sono assenti, raccogli i rifiuti e portali a casa. Scarti organici come bucce, torsoli, gusci d’uovo non devono essere abbandonati sul terreno: è vero che sono biodegradabili, ma potrebbero impiegare molto tempo per decomporsi. Del resto, lasciare in giro spazzatura varia non è solo scorretto, ma illegale: in Italia, chi la getta a terra può essere multato con sanzioni che vanno da 30 a 300 euro.
Rispetta la natura
Non raccogliere fiori, piante, conchiglie, rocce e osserva la fauna senza disturbarla: se avvisti uno scoiattolo o un capriolo, ammiralo senza avvicinarti troppo. Mai dare da mangiare a uccelli e ad altri esemplari: alimenti comuni per noi, come pane o cracker, possono, infatti, causare loro problemi digestivi gravi.
Se hai un cane, anche se docile, tienilo sotto controllo, rispettando eventuali divieti di accesso per tutelare le specie selvatiche e gli animali al pascolo. Infine, evita di accendere musica ad alto volume e di urlare. Una ricerca condotta in una foresta negli Stati Uniti ha evidenziato che, in presenza di rumori molesti, i mammiferi avevano una probabilità di fuga 3,1-4,7 volte superiore e rimanevano in allerta per un periodo fino a tre volte più prolungato rispetto a condizioni di silenzio.
Fai attenzione ai fuochi
Le grigliate comportano sempre dei rischi. Anzitutto, verifica se è permesso accendere barbecue nell’area prescelta: in molte zone (soprattutto parchi nazionali o riserve) è vietato per scongiurare incendi. Qualora sia consentito, utilizza solo le aree attrezzate con bracieri e segui le regole: mantieni il fuoco di piccole dimensioni, tieni acqua a portata di mano, non lasciare le fiamme incustodite. Al termine, spegnile completamente e assicurati che le braci siano fredde prima di andartene. Non accendere fuochi a terra se non espressamente permesso, dato che il suolo e la lettiera di foglie possono bruciare in profondità danneggiando il terreno. Anche i fornelli da campeggio vanno usati con cautela. Da ultimo, le sigarette: fumare all’aperto è permesso, ma gettare un mozzicone acceso può avere conseguenze gravissime. Per questo è bene non farlo mai.