Si chiama “Coradia Strem H” dove la consonante finale fa la differenza: è infatti il primo treno a idrogeno pronto ad entrare in funzione in Italia. Progettato da Alstom (uno dei principali gruppi al mondo specializzati nella mobilità sostenibile) ma realizzato completamente in Italia è stato presentato questa mattina a Rovato, in provincia di Brescia. Arriva direttamente dai circuiti della Alstom in Germania a Salzgitter, “Coradia Stream H”, dove ha superato la prima parte dei test ed ora è pronto per essere collaudato anche sulle linee non elettrificate in Italia. Per vederlo in funzione e venire aperto ai passeggeri bisognerà appunto aspettare la fine di questi test.
Nasce la nuova Hydrogen Valley italiana
Ma questa mattina è stato mostrato anche il nuovo deposito, anello centrale della filiera, per la progettazione, la manutenzione e il rifornimento di treni ad idrogeno a Brescia, Iseo e Edolo. Sì perché l’obiettivo è di creare proprio qui in provincia di Brescia la prima Hydrogen Valley italiana, un progetto denominato “H2iseO”. 300 passeggeri previsti, il convoglio è destinato a coprire la linea montana non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo, gestita da Trenord in Valcamonica. Piano piano i mezzi di nuova generazione ad idrogeno andranno a sostituire quelli che ancora adesso viaggiano a diesel.
Non c’è dubbio dunque che parte dalla Lombardia la transizione della mobilità ferroviaria in Italia. Guidato da FNM, Ferrovie Nord e Trenord, il progetto H2iseO punta alla decarbonizzazione del trasporto pubblico dell’intera regione basata sull’utilizzo dell’idrogeno, una tecnologia sulla quale si ripone grande fiducia per far fronte alle sfide climatiche. E non solo in Italia. Può infatti immagazzinare e fornire grandi quantità di energia senza generare emissioni di CO? durante il suo utilizzo.
Con un’autonomia di almeno 600 chilometri, il nuovo convoglio prevede una power-car, un veicolo intermedio lungo 12 metri nel quale sono stati concentrati i serbatoi a idrogeno gassoso. Sul tetto ci sono le Fuell Cell e poi le batterie, che garantiscono l’alimentazione della trazione. E’ stato costruito con la collaborazione dei quattro stabilimenti di Alstom Italia: Savigliano, Bologna, Vado Ligure e Sesto San Giovanni. Con il supporto scientifico del Politecnico di Torino, Politecnico di Milano e Fondazione Bruno Keller.