Appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae, la barbabietola è originaria dell’Europa meridionale e dell’Asia occidentale. Apprezzata per la sua enorme versatilità, questa pianta erbacea è coltivata principalmente per le sue radici commestibili, ma anche le foglie possono essere consumate come verdura a foglia. Gode di numerosissime varietà, tra cui la barbabietola rossa (la più gettonata), quella d’oro e quella da zucchero. Coltivarla è semplice, specialmente perché riesce ad adattarsi a diverse condizioni climatiche.
Quando e come seminare la barbabietola
La barbabietola è una pianta rustica che cresce bene sia in primavera, sia in autunno, a seconda del clima. In generale, in primavera la semina può iniziare quando il terreno raggiunge una temperatura di almeno 10 gradi, generalmente tra marzo e aprile nelle regioni temperate. Viene da sé che piantare in primavera garantisce un raccolto estivo. Si può coltivare anche in autunno, nelle aree dove gli inverni sono più miti.
Il periodo migliore dipenderà sempre dalla zona climatica: verificare le condizioni locali servirà a evitare danni causati da gelate o da temperature troppo elevate.
Sul “come” coltivare la barbabietola, invece, ci sono alcuni piccoli passaggi da seguire per ottenere un ottimo risultato e per favorire una crescita ottimale. Prima di questi, però, è bene distinguere le destinazioni della pianta: in vaso o in terra?
Coltivazione della barbabietola in vaso
Per coltivare la barbabietola in vaso, il primo passo da compiere è scegliere il vaso. In questo caso si dovrà optare per un vaso profondo, largo almeno 30 cm e con fori di drenaggio, fondamentali per la salute della pianta. Il terreno dovrà essere fertile e ben drenante, diversamente si dovrà preparare un mix di terra e compost. Fatto questo, si dovrà passare alla semina: i semi di barbabietola possono essere posizionati direttamente in vaso o, eventualmente, iniziare la semina in semenzaio e poi trapiantarli quando hanno raggiunto una certa dimensione. Per seminare si dovranno scavare dei buchi di circa 2-3 cm e piantare i semi a una distanza di circa 10-15 cm l’uno dall’altro. Eseguito anche questo step, occorrerà coprire i semi con il terreno restante e compattare leggermente il tutto.
Coltivazione della barbabietola in terra
Coltivare la barbabietola in terra non è poi così diverso dalla coltivazione in vaso. Anche in questo caso, infatti, il terreno dovrà essere fertile e ben drenante, mentre se troppo argilloso, avrà bisogno dell’aggiunta di sabbia per migliorare il drenaggio, essenziale per la buona crescita della pianta. La semina sarà semplicissima: vi basterà seminare i semi di barbabietola direttamente in terra a partire dalla stagione primaverile, e coprirli con il terreno restante, compattando il tutto in modo uniforme.
L’esposizione della barbabietola: la soluzione migliore
La barbabietola ama la luce e da amante di quest’ultima ha bisogno di almeno 6 ore di esposizione solare al giorno. Per questo motivo, infatti, l’ideale sarebbe esporla (sia che si tratti di coltivazione in vaso, sia che si tratti di coltivazione in terra) in un luogo soleggiato e riparato dal vento.
Barbabietola: irrigazione e concimazione
Anche l’irrigazione non richiede troppe attenzioni. La barbabietola ha bisogno di un terreno umido e ben drenato; quindi, è bene annaffiare il terreno in modo profondo, ricordandosi di non bagnare le foglie. Per quanto riguarda la concimazione, invece, sarebbe utile concimare le piante ogni 2 o 3 settimane nella fase di crescita, ricordandosi di utilizzare un prodotto completo e ricco di sostanze nutrienti. Per
Cura della barbabietola
Prendersi cura della barbabietola non richiede eccessivi sforzi, ma un’attenta osservazione della pianta e della sua salute. Ad esempio, appurato che per stare bene e crescere altrettanto bene debba essere costantemente umida (ciò eviterà che le radici diventino dure e fibrose), bisognerebbe:
- mantenere il terreno umido, ma non eccessivamente bagnato;
- aumentare la frequenza di irrigazione durante i periodi di siccità;
- procedere con l’uso della pacciamatura per aiutare a conservare l’umidità e a ridurre la crescita delle erbacce.
Barbabietola: protezione dai parassiti e malattie
Tra i problemi più comuni che possono colpire la barbabietola ci sono gli afidi, il marciume radicale, l’altica e lo oidio. Gli afidi si nutrono della linfa delle foglie e per trattarli si deve utilizzarle o un sapone insetticida o l’olio di neem, mentre l’altica, piccolo insetto causa di fori nelle foglie, per essere “sconfitto” ha bisogno di trappole adesive o coperture protettive. Infine, per sconfiggere l’oidio, malattia fungina che provoca una patina bianca sulle foglie, è necessario rimuovere quelle infette e usare fungicidi specifici.
Consigli su come coltivare la barbabietola
La barbabietola si raccoglie generalmente dopo un paio di mesi dalla semina, quando le radici raggiungono un diametro di circa 5-10 cm. Se lasciate troppo a lungo nel terreno, questa pianta erbacea rischia di diventare legnosa. Per raccoglierla vi basterà allentare il terreno intorno alla radice con una forca ed estrarre la pianta tirandola in modo delicato. Per conservarla, invece, si dovranno tagliare le foglie a circa 2 cm dalla radice e conservare le radici in un luogo fresco e asciutto, come una cantina o un frigorifero, per diverse settimane.
Rotazione delle colture e utilizzo delle foglie
Non piantare la barbabietola nello stesso punto per due anni consecutivi per prevenire l’accumulo di malattie e parassiti specifici del terreno. Sarebbe meglio alternarla con colture di legumi o altre piante a radice non commestibile. Anche le foglie di barbabietola sono commestibili: ricche di vitamine e sostanze nutrienti, possono essere utilizzate in insalate o saltate in padella!