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Cat Nat, la polizza assicurativa contro le catastrofi naturali obbligatoria per le aziende

Si chiama Cat Nat la polizza assicurativa contro le catastrofi naturali che, a partire dal 31 marzo, tutte le aziende con sede legale in Italia o con una stabile organizzazione sul territorio nazionale saranno obbligate a sottoscrivere. La copertura riguarda i danni a terreni, fabbricati, impianti, macchinari, nonché ad attrezzature industriali e commerciali. Gli unici esclusi dall’obbligo sono solo gli imprenditori agricoli.

La disposizione è contenuta nel Decreto Milleproroghe (Dl 27 dicembre 2024, n. 202) recante “Disposizioni urgenti in materia di termini normativi”. Un passo necessario per proteggere aziende e infrastrutture dai danni causati da terremoti, alluvioni, frane e inondazioni.

Piani di adattamento e resilienza

L’obiettivo è quello di tutelare il patrimonio immobiliare delle aziende, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese, spesso meno assicurate. Tale obbligo spinge le imprese ad adattarsi ai cambiamenti climatici, migliorando le proprie strutture e a prepararsi per fronteggiare i rischi crescenti.

Il sondaggio

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Secondo i dati del colosso assicurativo Munich Re, nel 2024, le catastrofi naturali nel mondo hanno causato perdite per 320 miliardi di dollari, di cui circa 140 miliardi coperti da assicurazioni, ben al di sopra della media degli ultimi trent’anni. Il 2024 si colloca al quinto posto nella scala dei costi dal 1980.

In Italia, un’indagine commissionata da Facile.it all’istituto mUp Research mostra che, da settembre 2023 a settembre 2024, oltre 278mila micro e piccole imprese italiane hanno subito danni per circa 3 miliardi di euro. E, in base alle stime dello Swiss Re Institute, nei prossimi dieci anni, le perdite assicurate potrebbero raddoppiare con l’aumento delle temperature e la maggiore frequenza e intensità degli eventi meteorologici estremi.

crisi del clima

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12 Febbraio 2025

Regole operative

Il 14 marzo 2025 entreranno in vigore le regole operative del Ministero delle Finanze per le imprese. Il regolamento recante modalità attuative degli schemi di assicurazione dei rischi catastrofali è stato approvato con Dm Finanze 30 gennaio 2025, n. 18.

Il premio assicurativo

Il costo della polizza varierà in base al rischio: verranno valutati la pericolosità del territorio, le caratteristiche strutturali dei beni assicurati e le misure di prevenzione adottate nella costruzione. Per calcolarlo, si useranno dati storici, mappe di rischio e modelli predittivi che valutano come evolvono nel tempo la probabilità di eventi catastrofici e la vulnerabilità dei beni. I premi assicurativi poi verranno aggiornati periodicamente.

Lo studio

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30 Dicembre 2024

Scoperto a carico dell’assicurato

Per importi fino a 30 milioni di euro di somma assicurata, considerando tutte le ubicazioni coperte, le polizze possono prevedere, previo accordo tra le parti, uno scoperto a carico dell’assicurato che non superi il 15% del danno indennizzabile.

Per la fascia superiore a 30 milioni di euro oppure per le grandi imprese: la quota di danno che resta a carico dell’assicurato è negoziabile liberamente tra le parti.

Massimali

Per importi fino a 1 milione di euro: il limite di indennizzo corrisponde alla somma assicurata.

Da 1 a 30 milioni di euro: il limite di indennizzo è almeno pari al 70% della somma assicurata.

Per la fascia superiore a 30 milioni di euro o per le grandi imprese: il limite di indennizzo può essere definito liberamente tra le parti.

Per i terreni, la copertura è offerta “a primo rischio assoluto” entro il massimale proporzionato alla superficie del terreno.

Le polizze fino a 1 milione di euro, stipulate in forma collettiva o tramite convenzioni, non hanno un unico massimale uguale per tutti, ma prevedono una suddivisione in classi di rischio con coperture differenti a seconda delle necessità.

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Sanzioni e penali

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Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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