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Al G&B Festival Laurel Halo, l’incantatrice dell’elettronica e dei dettagli nascosti

La critica americana la definisce “un’incantatrice dell’elettronica”. Laurel Anne Chartow, detentrice della sigla Laurel Halo, è nata a Ann Arbor, una contea del Michigan. Compositrice, produttrice, musicista e DJ, nella definizione del suo stile ha attinto a una vasta gamma di tradizioni musicali: la sua produzione è varia ma al tempo stesso singolare, con uscite che spaziano dall’ambient alla musica da club, dal pop sperimentale alle colonne sonore. L’album di debutto di Laurel, Quarantine (2012), è stato pubblicato dalla pionieristica etichetta londinese Hyperdub; la sua combinazione di voci grezze ed elettronica fredda ha ottenuto il plauso della critica, tra cui il riconoscimento di Album dell’Anno da parte di The Wire Magazine.

Nei due album successivi, entrambi strumentali – Chance of Rain (2013) e In Situ (2015)– l’artista americana si è concentrata su materiale melodico da dancefloor realizzato con un ampio uso di strumentazione elettronica. Parlando del suo stile compositivo, la musicista ha spiegato: “Tendo ad affidarmi all’improvvisazione modale, creando accordi e cadenze attorno a una nota o a un bordone. E questo approccio si manifesta ovviamente nel jazz, ma anche nella musica medievale o rinascimentale occidentale, così come in varie tradizioni musicali in tutto il mondo, è presente ovunque. Non sto facendo nulla di nuovo nell’affidarmi a una nota centrale per creare partenze e ritorni”.

Nel 2015 Halo è stata invitata a collaborare con l’ex Velvet Underground John Cale per una performance live che ha debuttato alla Hamer Hall di Melbourne, in Australia. Nello stesso anno Halo ha anche composto la colonna sonora di Still Be Here, un’installazione con protagonista la popstar virtuale giapponese Hatsune Miku. Nel suo quarto disco, Dust del 2017 da Hyperdub, Halo ha creato una nuova miscela che combinava l’estetica funk elettronica delle precedenti uscite con una scrittura molto libera. Dopo aver composto composto la colonna sonora del lungometraggio documentario sperimentale Possessed nel 2018, diretto dal gruppo olandese Metahaven, nel 2021 Halo ha annunciato la sua nuova etichetta Awe, mentre l’anno successivo ha curato la colonna sonora della sfilata di debutto di Cecilie Bahnsen alla Paris Fashion Week nel marzo 2022. In ambito sperimentale, Laurel Halo resta uno dei progetti più innovativi e interessanti dell’intero panorama internazionale.

L’articolo è tratto dal numero di Green&Blue in edicola il 4 giugno, allegato a Repubblica e dedicato al Festival di Green& Blue (Milano, 5-7 giugno)

La partecipazione al G&B Festival è gratuita previa registrazione.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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