L’agrifoglio è una pianta sempreverde che viene utilizzata spesso durante le festività. Questa pianta con portamento arbustivo appartiene alla famiglia delle aquifolaceae ed è una specie che troviamo comunemente diffusa nel nostro paese. È una pianta originaria anche di altre zone in Europa, nord Africa ed Asia, dove cresce ugualmente spontaneo. Si presenta con una corteccia liscia grigia, foglie di colore verde intenso lucido, caratterizzate da spine lungo tutti i margini. I fiori di questo piccolo albero di agrifoglio si presentano riuniti e con quattro petali. Nel caso degli esemplari femminili ci sono fiori di colore bianco-rosa, mentre quelli maschili assumono una colorazione verde. Proprio grazie a queste caratteristiche dell’agrifoglio, è possibile capire se la pianta è femmina o maschio.
Questa pianta sempreverde è a crescita lenta e, solitamente, non supera i 10 metri di altezza, anche se sono stati trovati degli esemplari alti 24 metri. Per una crescita ottimale di questa pianta è necessario prediligere una corretta esposizione: l’agrifoglio preferisce aree luminose o in penombra. Proprio per questo, si può sistemare in giardino anche all’ombra di altri alberi più grandi. Le diverse specie di agrifoglio resistono alle temperature rigide invernali: infatti, è possibile tenere la pianta in giardino in un buono stato fino a -15°C.
Le differenze tra l’agrifoglio e il pungitopo
Molto spesso è possibile confondere l’agrifoglio con il pungitopo. In realtà, però, vi sono delle differenze tra l’agrifoglio e il pungitopo. In pratica, è necessario osservare attentamente le foglie. Nel caso dell’agrifoglio sono presenti foglie lucenti di forma ovale con spine, mentre con il pungitopo si hanno foglie a freccia, rigide e dalla forma insolita. Un’altra differenza è visibile nelle bacche: entrambe sono di colore rosso, ma nell’agrifoglio sono presenti 4 semi, mentre nel pungitopo ce ne sono solo 2. Inoltre, le bacche dell’agrifoglio sono a grappoli, mentre quelle del pungitopo, oltre ad essere più piccole, sono distribuite lungo il fusto in maniera uniforme.
Le bacche rosse
In seguito alla fioritura, che avviene nei mesi di maggio-giugno, compaiono nelle piante femmine le bacche rosse. Questi piccoli frutti sono contraddistinti da una superficie liscia e lucida e sono molto decorativi. Si tratta di frutti non edibili, bensì decorativi.
Qual è il terreno migliore per la pianta?
Questa pianta non ha molte esigenze: è importante, però, non selezionare un terreno eccessivamente ricco di calcare e argilloso. Nel caso in cui il terreno apparisse eccessivamente compatto è possibile miscelarlo con della sabbia oppure con dell’humus di fogliame, così da renderlo più morbido e ideale per accogliere l’agrifoglio. Un terreno leggermente acido, drenante e fertile sarà perfetto.
La coltivazione e la cura dell’agrifoglio in vaso
Oltre a sistemare questa pianta in giardino, è possibile prendersi cura dell’agrifoglio in vaso. Dopo aver selezionato il vaso delle dimensioni migliori, sarà necessario sistemare sul fondo dell’argilla espansa: in questa maniera, si ottiene un ottimo drenaggio e si evita il pericolo di ristagno idrico. Se si decide di coltivare l’agrifoglio in vaso è necessario avere maggiore attenzione. Per esempio, con il sopraggiungere della stagione invernale è fondamentale proteggere la pianta in vaso. Nelle aree in cui le temperature scendono al di sotto dello zero è meglio spostare la pianta in una zona riparata, così da non compromettere la pianta. La migliore esposizione per una pianta coltivata in vaso è all’ombra o, comunque, al sole solo durante le prime ore del mattino, poiché l’agrifoglio gradisce aree fresche.
Le annaffiature della pianta
Se l’agrifoglio è coltivato in giardino, è necessario occuparsi delle annaffiature in modo regolare, ma senza eccedere; si potrà aumentare la quantità dell’acqua con il sopraggiungere del periodo caldo. Per gli esemplari coltivati in vaso è di fondamentale importanza evitare i ristagni idrici: il consiglio è di usare la mano per capire se il terreno è asciutto e necessita di acqua.
La concimazione
La concimazione dell’agrifoglio in piena terra non è necessaria, ma può essere utile per favorire lo sviluppo di altre foglie. Per le piante coltivate in vaso, invece, si può sfruttare un fertilizzante liquido da dare insieme all’acqua durante tutto l’anno.
La talea del sempreverde
È possibile ottenere la propagazione della stessa effettuando una talea. Durante l’estata si può prelevare un ramo legnoso dell’agrifoglio e farlo radicare in acqua oppure in un mix di sabbia e torba. In questo modo, una volta sviluppate le radici, si può sistemare la pianta nel terriccio ideale per la sua crescita.
Il rinvaso e la potatura
Il rinvaso dell’agrifoglio va fatto tra i mesi di marzo-aprile oppure in autunno, quando il clima è ancora mite. In generale, si procede con il rinvaso ogni 2-3 anni, così da offrire il giusto spazio necessario per la crescita della pianta. La potatura dell’agrifoglio non è necessaria, poiché si tratta di una specie che cresce lentamente. L’unico momento in cui si può intervenire con la potatura è nel caso in cui si volesse direzionare la crescita dell’agrifoglio o conferirgli una forma particolare. In tal caso, è meglio procedere con il taglio dei rami solo dopo l’estate.
Le malattie e i parassiti
È abbastanza difficile trovare una pianta di agrifoglio malata, ma è importante tenere a mente che delle scorrette cure di questa pianta possono far sorgere diversi problemi. Ad esempio, l’agrifoglio può incorrere nella comparsa di cocciniglia e di malattie fungine. Il marciume radicale, invece, può sorgere quando si effettuano troppe irrigazioni; al contrario, con troppo poca acqua, le foglie potrebbero iniziare a cadere.