2 Marzo 2025

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    Sensori autonomi e biodegradabili, l’idea di una startup veneta

    “In molti settori si utilizzano congegni pieni di sensori in grado di raccogliere e mandare dati a distanza per i più svariati utilizzi, ma spesso le applicazioni sono limitate dal fatto che per funzionare e durare a lungo richiedono molta energia. I nostri dispositivi sono progettati per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente, eliminando la necessità di sostituire frequentemente le batterie o di continuare a ricaricarli”. A parlare è Carlo Sam co-fondatore di Innoitaly, startup nata dall’iniziativa di cinque fondatori: Michele Carlet, Davide Brunelli, Roberto La Rosa, Roberto Santolamazza e Carlo Sam.

    Fondata a fine 2023 a Codogné (Treviso), e insediata in Progetto Manifattura, l’hub di Trentino Sviluppo dedicato alla green technology, Innoitaly fornisce soluzioni avanzate per il monitoraggio ambientale, con un focus su sostenibilità, efficienza e riduzione dei costi. Nello specifico, progetta e produce sensori e dispositivi wireless a indipendenza energetica, con intelligenza artificiale integrata.
    “Abbiamo brevettato sensori e dispositivi elettronici wireless che non usano batterie perché sono capaci di ricavare l’energia dall’ambiente in vari modi”, spiega a Green&Blue il co-fondatore e direttore marketing Carlo Sam. “Il metodo più rivoluzionario è quello dell’utilizzo di celle a combustibile microbiche, in grado di catturare l’energia dai batteri che si trovano nel terreno: un prodotto che nel suo genere sarà tra i primi al mondo ad arrivare sul mercato, ed è il frutto della collaborazione con i ricercatori dell’Università di Trento e del Dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli”.

    Il team dei fondatori di Innoitaly: Michele Carlet, Davide Brunelli, Roberto La Rosa, Roberto Santolamazza e Carlo Sam  LEGGI TUTTO