Una Maturità “normale” che scivola via senza polemiche al debutto con lo scritto di italiano, mentre in ben altre aule si scatenano risse e il governo Meloni spinge l’acceleratore sul premierato e l’autonomia differenziata che colpirà anche la scuola. Il ministero del liceo Made in Italy, per intenderci, non inciampa sul sovranismo nemmeno nella traccia di storia.
L’azzeccatissimo toto-temi
Mai come quest’anno il toto-temi fu più azzeccato. Pirandello e Ungaretti: alle 8.30 i maturandi tirano un sospiro di sollievo, nei meme esulteranno mentre scattano di invidia i maturi classe 2004, quelli con Montale e Moravia, per non dire quelli di Claudio Magris nel 2013 o diGiorgio Caproni (chi era costui?) nel 2017. Le sette tracce sono accolte con favore: sono sagge, su temi affrontati durante l’anno e prevedibili, «abbordabili» dice il ministro Giuseppe Valditara, «fattibili» concordano i maturandi.
I diari nell’era digitale
I più, quasi uno su tre e il 40% nei professionali, scelgono di mettersi alla prova sui diari nell’era digitale, un testo tratto da “Profili, selfie e blog” di Maurizio Caminito, già direttore della biblioteca per ragazzi di Roma. Una riflessione attuale per una generazione che non conosce i blog, ma si racconta su TikTok. Vola a sorpresa la traccia di storia, scelto da un quinto degli studenti del tecnico: è uscito Giuseppe Galasso, storico e politico repubblicano, meridionalista (ma l’autonomia differenziata?) sulla Guerra fredda e il rischio della bomba atomica. Anche questo un argomento che era nell’aria.
“Una traccia normale”
Gli storici temevano il peggio, Guido Crainz commenta: «Una traccia normale, eccezionale rispetto alle invasioni di campo becere del governo di destra nella storia». Di conflitto si parla anche con “Pellegrinaggio” di Ungaretti, mentre il testo su Pirandello, scelto da un quinto dei liceali, è incentrato sul rapporto tra uomo e progresso tecnologico.
“Il silenzio e il tempo oggi sono un lusso”
Piace anche la riflessione sul silenzio proposta con un testo della giornalista Nicoletta Polla-Mattiot, «il silenzio e il tempo oggi sono un lusso» dice. Pochissimi scrivono della salvaguardia del patrimonio storico e artistico su un brano della giurista, tra le 180 firme dei costituzionalisti contro il premierato, Maria Agostina Cabiddu. L’11,5% preferisce l’elogio dell’imperfezione di Rita Levi Montalcini. «Un tema perfetto» scrive Paolo Di Paolo, tra i finalisti del Premio Strega ai quali abbiamo chiesto di commentare le tracce.
“Essere umani non significa essere perfetti”
«Ai maturandi dico di fare il meglio di loro stessi, senza puntare alla perfezione. Essere umani non significa essere perfetti» avverte il presidente della Cei, Matteo Zuppi. Prevale l’ansia del momento per i 526 mila diplomandi che temono più il secondo scritto di oggi (matematica, greco, terza lingua straniera e prove di indirizzo). E come sempre dentro questo esame ci stanno tante storie: Gaetano Caminita, unico maturando a Ustica, David Movsisian, scappato dai bombardamenti sull’Ucraina. Valditara nel frattempo assicura: «Questa Maturità ha senso». Non la cambierà. Gli obiettivi sono altri, rivedere semmai i programmi scolastici.
Fonte: http://www.repubblica.it/rss/scuola_e_universita/rss2.0.xml