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Grembiuli diversi tra maschi e femmine in una scuola elementare, una nonna scrive al preside: “Vecchi pregiudizi che alimentano stereotipi di genere”

Bambini con il grembiule nero, bambine in bianco. Una differenza che non va giù alla nonna di un alunno della scuola elementare di Binasco (Milano), che ha scritto una lettera al preside dell’istituto, agli insegnanti, al collegio docenti e al consiglio d’istituto. “È una distinzione che risale a più di trent’anni fa. Non sono contraria all’uso del grembiule poiché credo possa contribuire a ridurre le tensioni legate alla moda e allo status economico. Tuttavia, mi chiedo: perché mantenere ancora una differenza di colore tra bambine e bambini? Non vorrei che la scelta fosse guidata dal pregiudizio che le bambine si sporchino meno, anzi, si debbano sporcare meno dei bambini. Nel contesto attuale, in cui si parla tanto di inclusività e di non discriminazione. è stridente l’adozione di grembiuli di colori diversi per i due sessi”.

Come riporta la Provincia Pavese l’istituto, guidato da Stefano Empilli, sarebbe intenzionato a discutere l’argomento con buone probabilità che l’istanza venga accolta. Anche perché la scuola di Binasco fa parte dello stesso istituto comprensivo di quella di Vernate, dove tutti in classe indossano il grembiule nero. “L’adozione di grembiuli uguali per tutti gli alunni – si legge ancora nella lettera inviata da Maria Cristina Rossi – può contribuire a costruire un ambiente scolastico più equo e inclusivo, dove ogni bambino si sente valorizzato e rispettato, indipendentemente dal genere”.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/scuola_e_universita/rss2.0.xml


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