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Verbena, che profumo: come coltivarla

La sua fioritura è prolungata e generosa, le tonalità che tingono i fiori sono a tinta unita o screziate. La verbena è affascinante ed estremamente versatile; la sua coltivazione può essere sia in vaso, sia in aiuole in piena terra o in classici basket sospesi. Originaria del Sud America, la verbena è una pianta erbacea ornamentale perenne o annuale dalle proprietà medicinali. Dai piccoli fiorellini riuniti in ombrelle si ricava un olio essenziale unico nel suo genere, utilizzato sia come base di infusi e decotti.

Verbena, che profumo: le caratteristiche della pianta

In tempi antichi era considerata “pianta sacra” da poeti e scrittori, oggi è una delle piante più conosciute al mondo sia per la sua bellezza oggettiva, sia per il suo inebriante profumo, sia per i suoi usi in campo erboristico. La verbena appartiene alla famiglia delle Verbanaceae e si è soliti trovarla o in giardini rocciosi, o su balconi, scelte strettamente connesse alla sua estetica e al suo portamento ricadente molto decorativo. La pianta della solidarietà (è questo il suo significato nel “linguaggio dei fiori) è formata da numerosi steli erbacei di un verde intenso e foglie lanceolate dai margini dentati e leggermente “pelosi”. I suoi piccoli fiori si riuniscono in infiorescenze a ombrello o a sfera simili a “pon-pon” e si tingono di tonalità vivaci che vanno dal rosa, al rosso acceso fino a toccare punte meravigliose di viola o di porpora.

Le varietà della verbena

Di questa pianta dai fiorellini dalle mille proprietà esistono numerose varietà. Oggi, infatti, le specie di verbena conosciute superano le duecentocinquanta, ma tra quelle più comuni (e conosciute a livello erboristico, oltre che floreale), ci sono: la verbena Officinalis, la verbena nana, la verbena Bonariensis, la verbena Canadensis, la verbena Peruviana, la verbena Venosa e la verbena ibrida.

Verbena: le proprietà benefiche della pianta

L’erba della croce, o verbena, contiene circa 20 composti vegetali considerati benefici. Alla pianta dai fiorellini a ombrello si attribuiscono funzioni curative e il suo utilizzo erboristico è frequente. Solitamente la si trova sotto forma di olio essenziale, mixata ad altri oli vegetali o come tisana.

Coltivazione: dove piantare la verbena

Alla domanda: “Dove mettere la verbena?”, si può rispondere in più modi. Questa pianta dai fiorellini colorati, infatti, può essere seminata all’esterno a terra o in vaso nei mesi di aprile e di maggio, ma può essere seminata e/o piantata in ambiente protetto (letto caldo o semenzaio) nei mesi di marzo e di aprile. Viene da sé che, se la si vuole coltivare come pianta annuale, sarebbe meglio farla crescere in vaso, così da poterla mettere al riparo in inverno. In realtà la si vede spesso anche in giardini, aiuole o bordure, alcuni dei suoi habitat preferiti.

Quando seminare la verbena: i periodi migliori

Per quanto riguarda la semina, la verbena può essere coltivata sia a partire dal seme, sia acquistando la pianta già cresciuta. Il periodo ottimo per la semina è febbraio: i semi di verbena vanno sistemati in una miscela di terriccio e sabbia e organizzati in semenzaio, tenendo conto della giusta distanza (30-35 cm) e assicurandosi che il terriccio sia ben umidificato. Se si vuole ottenere una fioritura più densa e visivamente più “compatta”, si consiglia sempre di diminuire la distanza tra i gruppi di semi a 20 cm.

Concimazione e irrigazione della verbena: cosa sapere

Una volta seminata in vaso o in semenzaio e nelle varie operazioni di rinvaso, è importante mescolare al terriccio un concime granulare adatto alle piante fiorite. Se invece la verbena piantata è adulta, l’ideale sarebbe utilizzare un fertilizzante liquido per piante da fiore, meglio se arricchito da alghe brune. La verbena come quasi ogni pianta esistente al mondo ha bisogno di acqua, ma in modo regolare. È giusto bagnarla con regolarità ed è giusto soprattutto aumentare la frequenza di irrigazione durante i periodi più caldi, ma senza esagerare. La verbena, infatti, teme i ristagni idrici, quindi il terreno in cui cresce deve sempre essere leggero, fertile e ben drenato. In inverno, invece, l’irrigazione può essere quasi del tutto sospesa.

La verbena vuole la luce: esposizione della pianta

Essendo originaria del Sud America, la verbena ha bisogno di sole per potere vivere senza difficoltà. Pianta perenne coltivata come annuale, richiede un’esposizione soleggiata e luminosa ed essendo abbastanza rustica, riesce a crescere bene anche in esterno in condizioni climatiche rigide, ma la temperatura non dovrebbe mai scendere al di sotto dei 7°. La sua predilezione è per il clima mite in zone riparate da vento e da correnti d’aria notevoli e in inverno sarebbe meglio aiutarla con l’aggiunta di paglia, foglie o sabbia al terreno o, per eventualmente, coprirla del tutto con un tessuto non tessuto e ripararla dal freddo.

Verbena, quanto dura la sua fioritura

Anticamente considerata pianta magica dal potere afrodisiaco, la verbena era anche associata a Venere e le sue proprietà benefiche hanno origini antichissime. Prendersi cura di questa pianta dalla fioritura rigogliosa non è complicato, ma servono le giuste attenzioni affinché possa crescere in modo sano lontano da problemi e malattie, di cui quelle portate dagli insetti fogliari sono le più comuni. La fioritura è abbondante e duratura: i suoi fiori nascono durante la stagione primaverile-estiva e spesso si prolungano anche fino all’autunno, con tanto di curiosità da parte di api, farfalle e altri insetti di stagione. Tra le varie indicazioni, la cura della verbena comprende anche la potatura, da eseguire nel caso di fiori secchi o foglie non sane: anche questo influisce sulla sua longevità e sulla sua delicata bellezza.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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