Il pungitopo o Rusco (nome tecnico Ruscus aculeatus) è un arbusto spontaneo in grado di regalare angoli di bellezza selvaggia al giardino. Pianta della tradizione natalizia, il pungitopo ogni anno conquista per la sua bellezza decorativa e per la sua affascinante natura selvaggia. I suoi colori risaltano in mezzo al bosco, ma sono perfetti da lasciare esposti anche dentro casa durante le festività. Ottimo come regalo di Natale o come decorazione di tavole imbandite, il pungitopo simboleggia (e augura) ricchezza e prosperità per l’anno che sta per iniziare. La sua particolarità? Il colore rosso delle sue bacche, protagoniste della stagione invernale. Coltivarlo in vaso o in giardino non è complesso; data la sua estrema rusticità e la sua nota resistenza, il pungitopo si adatta a molte situazioni e non richiede troppe attenzioni.
Pungitopo: tutto sulla sua coltivazione
Il Rusco, conosciuto tradizionalmente come Pungitopo, è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Liliaceae. Nasce in modo del tutto spontaneo nei boschi d’Europa, ma si coltiva anche in casa a scopo per lo più ornamentale. In particolare, la sua presenza aumenta durante il periodo natalizio: il pungitopo diventa protagonista di appartamenti e decora tavoli o mobili, un po’ come il suo collega, l’agrifoglio. Coltivare il pungitopo non è così complesso e questo lo si deve alla sua natura rustica e resistente, che fanno sì che si adatti a condizioni ambientali eterogenee. Preferisce crescere in luoghi più ombreggiati e umidi e resiste particolarmente bene sia al freddo, sia al caldo.
Pungitopo in giardino: come coltivarlo
Il pungitopo può essere coltivato tranquillamente in giardino e/o in aiuole, in piccole siepi basse e bordure. Ad esempio, nel caso in cui in giardino si abbia disponibilità di spazi ombreggiati di difficile riempimento, il pungitopo può essere la soluzione perfetta. Può essere collocato in aiuole, sotto gli alberi o in piccole siepi e/o bordure volte a delimitare sentieri o zone dello spazio aperto. Ovunque si decida di piantarlo lui crescerà in modo spontaneo senza troppi problemi.
Come coltivare il Rusco in vaso: irrigazioni e concimazione
Il pungitopo può essere coltivato anche in vaso; per farlo, però, è necessario munirsi di un contenitore abbastanza grande da posizionare preferibilmente all’esterno, su un balcone o su un terrazzo (ma può essere lasciato anche dentro casa). L’esposizione dovrà essere ombreggiata e durante i mesi più freddi non sarà necessario coprirlo: l’adattabilità è il suo punto forte. Per mantenerlo sano e rigoglioso anche in vaso basterà seguire alcuni passaggi fondamentali. Intanto, l’irrigazione dovrà essere effettuata con la giusta regolarità, assicurandosi che il terreno sia umido e ricco di humus ed evitando che si secchi, specialmente in estate, quando le temperature si alzano in modo esponenziale. Come avviene per la maggior parte delle piante, anche il pungitopo non ama i ristagni d’acqua, nemici del suo benessere. Fate quindi sempre caso al sottovaso, che non deve contenere acqua. Per quanto riguarda invece la concimazione, sarebbe utile utilizzare un concime liquido o granulare durante la primavera. In questo modo si favorirà la crescita della pianta, che si svilupperà forte, esteticamente rigogliosa e bellissima.
Potatura e riproduzione
Caratteristico per le sue “foglie” pungenti e per le sue bacche rosso vivo, il pungitopo non richiede in realtà una potatura regolare. Tuttavia, si consiglia di eliminare i rami secchi e/o danneggiati quando si avvicina l’inverno o, eventualmente, anche verso l’inizio della primavera. Così facendo la pianta sarà sempre in ordine ma soprattutto la si aiuterà a crescere in modo sano e forte. Per riprodurre il pungitopo, invece, la soluzione più efficace consiste nel tagliare il rizoma in più parti facendo particolare attenzione che ogni parte abbia un getto e una radice. Questa operazione andrebbe svolta all’inizio della stagione primaverile o dell’autunno, ricordandosi di interrare conseguentemente le parti di rizoma, dalle quali nasceranno – e dunque si riprodurranno – nuove piante di pungitopo.
La fioritura del pungitopo
Tra le caratteristiche che maggiormente rendono il pungitopo una pianta affascinante, la fioritura è senza ombra di dubbio la prima in classifica. Questa avviene nel mese di aprile, con piccoli fiori bianchi-verdastri poco stravaganti. Ciò che colpisce l’occhio sono invece le bacche, tinte di rosso acceso, che riempiono l’intero fogliame della pianta: esse iniziano a spuntare in inverno, dando quel tocco di magia in più al Rusco, che diventa subito simbolo delle festività natalizie (da non confondere però con l’agrifoglio).
Pungitopo: come proteggere la pianta da malattie e parassiti
Che cosa fare se sulle foglie del pungitopo si presentano macchie di polvere bianca? Intanto, significherebbe che la pianta è stata colpita dall’oidio, anche conosciuto come “mal bianco”. Se si dovesse presentare questa situazione, il primo tentativo risiederebbe nell’uso dell’aceto di mele. Diluendo un cucchiaino di prodotto in un litro d’acqua e nebulizzando il composto direttamente sul fogliame del Rusco, l’aspetto dovrebbe migliorare e il “mal bianco” scomparirà. Questa procedura sarebbe meglio svolgerla in un momento della giornata non troppo caldo, quindi il pomeriggio andrà benissimo.