27 Novembre 2024

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    Il bonsai glicine, resistente e dai fiori profumati

    In origine pianta rampicante, il glicine può essere coltivato anche ad alberello, dando molte soddisfazioni. Apprezzato per la sua splendida fioritura, il bonsai glicine presenta una struttura slanciata e un tronco che si contorce con lo scorrere del tempo, conferendo all’arbusto un aspetto secolare. Forte, duraturo e resistente, questo splendido bonsai sopporta anche le temperature rigide: per fiorire in modo ottimale e risplendere in tutta la sua bellezza richiede cure e attenzioni particolari.

    Come coltivare il bonsai glicine
    Nel mondo del bonsai quello di glicine è uno dei più desiderati in assoluto. Anche noto come wisteria, si presenta in due specie principali: la wisteria floribunda, proveniente dal Giappone, e la wisteria sisensis, originaria della Cina. Oltre al suo tronco dai rami ricurvi e il portamento slanciato, questo amatissimo bonsai presenta dei fiori profumati, colorati dalle tonalità del lavanda, del blu e del bianco e che sbocciano in primavera. Come ogni bonsai, richiede particolari accorgimenti per la sua coltivazione: per realizzarlo si possono usare tecniche come quella della margotta o della talea.

    Per coltivare il bonsai glicine è necessario in primo luogo scegliere la pianta giusta, assicurandosi che il glicine sia sano, non presenti malattie oppure parassiti, sia robusto, abbia un tronco flessibile e delle radici sviluppate. Lo stato della pianta di partenza è un aspetto fondamentale per il futuro del bonsai: proprio per questo, bisogna optare per un glicine dalle condizioni ottimali e meglio se giovane, per poterlo crescere e modellare come desiderato.

    Allestimento del bonsai glicine
    Per l’allestimento del bonsai si procede con la fase di trapianto del glicine, scegliendo un vaso adatto a questa operazione, prediligendo un contenitore che abbia dimensioni adeguate per contenere il bonsai, permetta lo sviluppo delle radici e sia dotato di fori di drenaggio, scongiurando così possibili ristagni d’acqua. È meglio optare per un vaso in terracotta in quanto favorisce lo sviluppo delle radici e consente il drenaggio dell’acqua.

    Il terreno usato deve essere drenato e ricco, in modo tale da assicurare all’arbusto i nutrienti necessari: una soluzione ottimale è unire della terra da giardino con della sabbia e arricchire il substrato anche con della torba o del materiale organico. Una volta che il terreno è pronto e il vaso è stato scelto è necessario posizionare al suo interno il glicine, prestando molta attenzione a non danneggiare le radici.

    Bonsai glicine e l’esposizione
    Per la coltivazione del bonsai glicine è importante conoscere la posizione in cui è meglio collocarlo: essendo amante della luce dovrà essere posto in pieno sole per far sì che i suoi rami crescano in modo robusto, tenendo conto, però, di come questo non valga in estate, periodo in cui evitare l’esposizione dei raggi solari diretti che potrebbero danneggiarlo e, pertanto, prediligendo l’ombra. La pianta può essere coltivata all’esterno ma, nonostante sia molto resistente, è fondamentale ripararla dal freddo, soprattutto quando le temperature scendono sotto i 5 gradi, e dai venti.

    Cura del bonsai glicine: cosa bisogna fare
    Per quanto riguarda l’annaffiatura del bonsai glicine è cruciale assicurarsi che non sia mai disidratato: dare da bere all’arbusto regolarmente consente di far sbocciare le sue gemme fiorifere durante la primavera. Per capire quando il bonsai necessita di acqua basta toccare il terriccio e se questo è asciutto bisogna procedere subito con diverse irrigazioni abbondanti. Durante l’estate si può ricorrere a un sottovaso da riempire con acqua, in modo tale che la parte inferiore del vaso resti immersa.
    Nella stagione estiva si può procedere con l’applicazione di un filo di alluminio allo scopo di modellare il bonsai a seconda della forma desiderata. Per sistemare il filo bisogna avvolgere prima i rami più grossi, poi quelli più sottili, con un’angolazione di 45 gradi: il filo deve essere controllato ogni settimana per scongiurare eventuali segni sulla corteccia. Se si desidera ottenere una curvatura definitiva è necessario mantenere il filo sui rami per alcuni mesi.

    Potatura e pinzatura del bonsai glicine
    Nella cura del bonsai glicine è fondamentale la potatura da formazione, operazione da eseguire ricorrendo a una tronchese concava durante l’inverno, medicando poi i tagli con una pasta cicatrizzante. Per una fioritura ricca, è bene mantenere le gemme fiorifere, ovvero quelle dalla forma tondeggiante, distinte da quelle allungate, che sono a legno. Solo dopo la fioritura è possibile tagliare i rami dove sono custodite le gemme fiorifere. Tra l’autunno e l’inverno è bene eseguire la potatura di mantenimento del bonsai glicine, da effettuare una volta l’anno, tagliando i germogli che non si desiderano che diventino rami. Inoltre, è necessario occuparsi della rimozione dei baccelli, consentendo così alla crescita del bonsai di concentrarsi esclusivamente sui fiori.

    In merito al rinvaso, questo intervento deve essere effettuato ogni 2 o 3 anni tenendo conto che se si esegue in inverno la fioritura mancherà durante la primavera: questa operazione deve essere svolta sostituendo il terriccio drenato e ricorrendo a un vaso più profondo. Subito dopo la fioritura si può eseguire il rinvaso di mantenimento, lasciando l’apparato radicale integro per due terzi.
    In seguito alla fioritura è la volta della pinzatura, intervento con cui si eliminano i grappoli dei fiori, che consumano molta energia della pianta, per poi accorciare i germogli nuovi e i viticci, che nei glicini vigorosi possono continuare a presentarsi in estate e autunno.

    Prima della fioritura è bene occuparsi della concimazione, altrimenti il bonsai glicine vegeta a legno, lasciando da parte le gemme fiorite: questa operazione va eseguita più volte e deve essere abbondante durante il periodo vegetativo della pianta, che va da marzo a giugno e da metà agosto a ottobre. Altro aspetto da tenere in considerazione nella cura del bonsai è quello dei parassiti: se il glicine non è tendenzialmente soggetto alle malattie fungine, è attaccato spesso da afidi, acari e cocciniglia. Per prevenire questi problemi si può ricorrere a trattamenti preventivi con un insetticida ad hoc da applicare ogni due settimane. LEGGI TUTTO

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    Giustizia climatica, a Londra lanciato l’allarme per l’emergenza del delta del Po

    “In questi anni abbiamo assistito a diversi eventi climatici estremi che provocano danni, piogge, trombe d’aria, soprattutto nel Delta del Po, con il mare vicino”. Vanni Destro è uno dei due cittadini polesani, insieme a Lucia Pozzato, che stanno partecipando a Londra al Raduno Comunitario sulla giustizia climatica settimana di panel e incontri organizzata da Greenpeace per riflettere sull’impatto del cambiamento climatico anche dal punto di vista del diritto. E un focus è quello, appunto, anche sul Delta del Po, territorio Unesco con riserva di biosfera riconosciuta nel 2015, una delle più grandi riserve nazionali di zone umide con sbocco a mare privo di sbarramenti. Destro e Pozzato si battono da anni per preservarla anche portando il tema a questi incontri internazionali. “Credo che sia giusto – ha esordito Pozzato – che noi cittadini ci muoviamo per difendere l’ambiente in cui ci troviamo e per lasciare ai nostri figli e ai nostri nipoti un mondo migliore”.

    A Londra si sta affrontando anche il tema dei migranti climatici  LEGGI TUTTO