Il rosmarino, come prendersi cura della pianta aromatica per eccellenza
Il rosmarino è una pianta aromatica perenne, appartenente alla famiglia delle lamiacee, così come la salvia e il basilico. Questa pianta si può coltivare facilmente, a patto di tenere presenti alcune accortezze.
La coltivazione del rosmarino
L’arbusto sempreverde del rosmarino o rosmarinus officinalis si presenta con piccoli cespugli di aghi verdi profumatissimi. Questa pianta si può tenere con estrema facilità in giardino, ma anche in balcone. Le foglie del rosmarino sono lunghe circa 2-3 cm e strette 1-3 mm e possono essere utilizzate come aroma per condire i piatti, sia da fresche sia da secche. Il rosmarino ha una fioritura di colore viola; anche i fiorellini che compaiono in primavera sono commestibili. Il rosmarino può raggiungere un’altezza di 150 centimetri al massimo, anche se con l’avanzamento degli anni tende a spogliarsi verso il basso.
La coltivazione in vaso
Un vaso grande permette alla pianta di crescere meglio ma sono importanti anche il terreno che deve essere sciolto e ben drenante. Importante irrigare il terreno ogni 10-15 giorni, poiché il rosmarino è in grado di vivere bene anche con l’umidità che trova nell’aria.
La talea di rosmarino
Il rametto è da prelevare dalla parte bassa della pianta e deve essere lungo circa 10-15 centimetri. Dopodiché, è necessario eliminare le foglie, lasciandole solo sulla punta; è importante anche spelare leggermente la corteccia alla base, così da favorire la crescita delle radici in acqua o terra. Nel giro di massimo una settimana, si potrà procedere con il trapianto in vaso del rosmarino, ottenendo una piantina pronta ad essere collocata in piena terra oppure in vaso. È importante occuparsi delle talee in primavera o in autunno, così da avere una temperatura mite.
Dove piantarlo in giardino?
Coloro che preferiscono coltivare il rosmarino nel giardino o nell’orto devono sapere che si tratta di una pianta che si adatta molto. È meglio preferire una terra arida e sciolta, con fondo sabbioso e quindi ben drenante. Se il terreno che si ha a disposizione è molto compatto e argilloso è importante aggiungere sabbia prima di metterlo in piena terra, così da rendere il terriccio leggero.
L’esposizione migliore per l’arbusto
Essendo una pianta mediterranea, il rosmarino apprezza particolarmente un’esposizione solare buona. Va comunque detto che è un arbusto in grado di adattarsi anche ad aree a mezz’ombra, poiché resiste al freddo. Proprio per questo, si può anche coltivare in montagna, ma bisogna fare attenzione alle gelate, giacché possono danneggiarlo pesantemente.
Come e quando annaffiare la pianta?
Il rosmarino è una pianta che ama i climi secchi e spesso può fare a meno di acqua fornita dall’uomo. Durante il suo primo anno di vita è fondamentale irrigare in maniera costante la pianta, mentre dopo si può procedere solo con annaffiature durante i periodi più caldi dell’anno, sempre con moderazione.
Il concime per il rosmarino
Per concimare correttamente il rosmarino suggeriamo di farlo tra i mesi di marzo e giugno, ogni 15 giorni. Si può selezionare un prodotto a lenta cessione, evitando di fornire il fertilizzante nei periodi di fioritura. Dopodiché, si può sfruttare anche un concime per ortaggi che permette di intensificare la crescita dell’arbusto e rende più intenso il profumo.
La potatura e la raccolta dei rametti
Non è assolutamente necessario fare chissà quale potatura del rosmarino, bensì si possono tagliare i rami per dare una forma più ordinata alla pianta. Inoltre, è possibile raccogliere i rametti di rosmarino in qualunque momento dell’anno: in questo modo, si darà anche uno stimolo alla crescita di nuovi getti di rosmarino.
Malattie e parassiti
Anche il rosmarino è una di quelle piante aromatiche decisamente resistenti, ma è importante fare attenzione davanti ad alcuni problemi. Per esempio, tra le avversità peggiori vi sono proprio i ristagni idrici. La pianta può arrivare ad accusare marciume radicale in caso di annaffiature esagerate. Un altro problema in cui può incorrere il rosmarino è la presenza di un piccolo coleottero di colore verde metallizzato dal nome crisolina del rosmarino: questo va ad intaccare i fiori e le foglie del rosmarino danneggiandole. LEGGI TUTTO