Sciacquone WC, quanta acqua si spreca e come evitarlo
L’acqua è vita, rappresentando un bene preziosissimo e, vista la sua centralità per il Pianeta e le persone, dovrebbe essere preservata con grande attenzione. Purtroppo, però, questo non accade: troppo spesso viene considerata illimitata, quando in realtà non lo è. Per invertire la rotta, come singoli possiamo contribuire a fare la differenza, impegnandoci ad adottare comportamenti quotidiani consapevoli grazie ai quali tutelare questa risorsa così importante. Tra le buone pratiche rientra anche un uso attento dello sciacquone del WC, con cui ogni giorno sprechiamo moltissima acqua, senza neanche rendercene conto: grazie ad azioni semplici è possibile diminuire i suoi consumi idrici, mettendo così in atto un comportamento più sostenibile e consapevole.
Preservare l’acqua riducendo i consumi idrici in casa
Il nostro organismo è composto prevalentemente da acqua, richiedendo idratazione costante per svolgere le sue funzioni vitali. Oltre alla nostra sopravvivenza, questo elemento è anche fondamentale per l’ambiente, contribuendo alla regolazione del clima, alla conservazione degli ecosistemi e all’agricoltura. Le risorse idriche sono quindi un patrimonio comune fondamentale per il Pianeta e le persone e in quanto tali vanno preservate, cosa che attualmente però non avviene: con gli sprechi all’ordine del giorno la tutela dell’acqua si afferma come priorità immediata. Lo stress idrico rappresenta un problema globale e urgente, vedendo l’acqua messa in pericolo in termini di qualità e quantità. Sono tanti i fattori di rischio per l’acqua, tra i quali la sua gestione inefficiente, la domanda idrica incessante, l’inquinamento imperante, il cambiamento climatico e gli habitat acquatici alterati.
Guardando solo all’Italia, ad esempio, secondo i dati Istat, ogni cittadino consuma in media 214 litri d’acqua potabile al giorno, superando la media dell’Unione Europea. Inoltre, circa il 42% dell’acqua immessa nelle reti comunali viene dispersa per colpa di infrastrutture obsolete e scarsa manutenzione.
Per ridurre gli sprechi e migliorare l’efficienza idrica è urgente un uso più consapevole dell’acqua. Nella quotidianità ciascuno di noi può fare differenza, prestando una maggiore attenzione al suo consumo, in particolare in cucina e nel bagno, dove l’impiego di questa risorsa è superiore.
Quanta acqua si spreca con lo sciacquone del WC
La maggior parte dell’acqua usata nelle case è destinata al bagno, in particolare per l’igiene personale: in Europa, due terzi delle risorse idriche impegnate al giorno da ogni famiglia deriva proprio da questa stanza. Tra doccia, lavandino, bidet e water si finisce per ricorrere a moltissima acqua: uno degli elementi che incide maggiormente è lo sciacquone del WC, che spesso non viene tenuto in considerazione in quanto indispensabile. In realtà, il suo utilizzo ha un grande impatto, tenendo conto che può arrivare a coprire un terzo del consumo idrico domestico complessivo.
Ogni volta che si aziona lo scarico del WC si consuma circa una decina di litri di acqua, facendo salire il contatore dell’acqua inesorabilmente senza neanche rendersene conto. Quindi, usarlo con più consapevolezza contribuisce a ridurre i nostri sprechi e anche i costi in bolletta.
Come ridurre il consumo di acqua che deriva dallo sciacquone del WC
Un uso intelligente delle risorse idriche in casa va a vantaggio sia del portafoglio, che del Pianeta, riducendo le bollette e il nostro impatto ambientale. Proprio per questo, ogni giorno dovremmo impegnarci a ricorrere all’acqua con una maggiore consapevolezza, evitando sprechi inutili. Per esempio, possiamo attuare particolari accorgimenti pratici in bagno, partendo da un uso più attento dello sciacquone del water.
In primo luogo, è importante non ricorrere al WC come se fosse un cestino per liberarci dei rifiuti non organici, abitudine che, sebbene dannosa, è purtroppo ancora diffusa. Gettare al suo interno oggetti come cotton fioc, carta da cucina e pannolini ci costringe ad azionare lo sciacquone più del necessario, può intasare le tubature e provocare anche gravi danni all’impianto idraulico, rendendo il sistema inefficiente. Impiegare lo sciacquone del WC in modo consapevole è il primo passo per ridurre gli sprechi, evitando di azionarlo senza un bisogno reale.
Un’altra via è poi quella di installare uno scarico a 2 pulsanti, soluzione con cui ridurre in modo significativo i nostri consumi idrici in bagno. Infatti, grazie a questo modello si può scegliere la quantità di acqua che serve in base a ogni risciacquo: di solito vengono offerte una opzione più forte e una più leggera. Quando è possibile è sempre bene ricorrere alla modalità di scarico parziale, riuscendo così a contenere in modo significativo il consumo idrico. Rispetto alle cassette tradizionali, con le cassette con 2 pulsanti si può arrivare a consumare metà dell’acqua.
Anche sostituire il water vecchio con uno nuovo a basso consumo può fare la differenza, visto che i modelli più moderni sono progettati per consumare tra i 4 e i 6 litri di acqua per scarico, a differenza dei 10 dei water tradizionali. Altro aspetto importante è quello di riparare le perdite, tenendo conto che anche una piccola goccia può arrivare mensilmente a sprecare tantissima acqua.
Un metodo alternativo per contenere il consumo idrico dello sciacquone consiste nell’inserire all’interno della cassetta dello scarico un oggetto, come una bottiglia con del liquido o della sabbia, in modo da diminuire lo spazio disponibile e di conseguenza anche la quantità di acqua erogata quando lo si aziona. L’oggetto scelto non deve essere un ostacolo al sistema dello scarico per evitare danni: per scongiurare malfunzionamenti, si può ricorrere a prodotti specifici, pensati proprio per questo scopo. LEGGI TUTTO


