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Cornus, coltivazione e come prendersene cura

Doti ornamentali, capacità di adattamento e robustezza sono solo alcuni dei punti di forza del cornus. Genere di piante appartenente alla famiglia delle Cornaceae, è anche noto comunemente come corniolo e si distingue con le sue molteplici varietà, accomunate da una notevole resistenza e una fioritura vigorosa, che può generare delle bacche. Splendido arbusto, il cornus è particolarmente apprezzato per abbellire il giardino: oltre che molto decorativo, è anche semplice da coltivare, non richiedendo cure complesse.

Cornus, le varietà più comuni

Resistenza, versatilità e longevità si incontrano nei cornus, arbusti robusti dal grande fascino. Capaci di sopportare anche i climi più rigidi e la siccità, per quanto riguarda la loro fioritura, generalmente avviene in modo abbondante e precoce, tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Invece, in autunno le sue foglie diventano rossastre e in inverno alcune varietà presentano rami dalle sfumature arancioni, gialle e rosse. Molte specie racchiuse in questo genere si fanno notare con la bellezza ornamentale e si adattano ai diversi terreni e climi, presentando una crescita lenta.

Il cornus si caratterizza per il portamento eretto e i piccoli fiori decorativi, di solito bianchi e talvolta con striature verdi o rosa, che infondono bellezza nei giardini già da febbraio. Inoltre, generalmente presenta una chioma conica e frutti consistenti in piccole drupe, simili alle bacche, che possono essere rosse, verdi, gialle o arancioni e maturano fino all’inverno. Le foglie sono opposte, ovate, con nervature arcuate e la pagina superiore verde brillante, mentre quella inferiore è più chiara.

Per quanto riguarda le principali specie dei cornus, troviamo il cornus mas, o corniolo comune, originario di Asia ed Europa. Si tratta di un arbusto rustico, capace di crescere anche nei terreni poveri, noto per la fioritura gialla e precoce e i frutti color rosso vivo che maturano alla fine dell’estate.

Altra varietà è il cornus florida, arbusto dalla bellezza ornamentale, originario del nord America: la pianta presenta in autunno un fogliame sul rosso acceso e brattee rosate o bianche che circondano i fiori.

Spicca poi il cornus alba, tra gli arbusti più decorativi nei giardini: detto anche corniolo tartaro, è nativo dell’Asia e si distingue per i fusti eretti e ramificati, che diventano rossastri durante l’inverno. Anche le foglie si tingono di rosso in autunno, mentre di verde chiaro in estate.

Il cornus sanguinea o sanguinello cresce spontaneamente in Italia e in buona parte dell’Europa. Si tratta di una varietà rustica che produce rami e fogliame rossi in autunno, fiori bianchi e profumati nella tarda primavera e di seguito frutti neri bluastri.

Cornus e l’esposizione ideale

Le varietà del cornus presentano robustezza, capacità di adattamento, una coltivazione semplice e poche cure. Per mantenere in salute l’arbusto e ottenere una fioritura ottimale, è necessario seguire alcuni semplici accorgimenti. In linea generale, il cornus preferisce un’esposizione soleggiata, assicurandosi che riceva circa 6 ore di luce solare diretta al giorno, cosa che agevola il suo sviluppo rigoglioso. In estate è bene prediligere invece un luogo ombreggiato per evitare danni alle foglie.

Per quanto riguarda il terreno, questo deve essere ben drenato e ricco di sostanza organica, anche se l’arbusto si adatta a tutti i tipi di substrato. Il luogo dove collocarlo deve essere abbastanza spazioso, considerando che alcune varietà possono raggiungere anche 10 metri di altezza.

Coltivazione del cornus in giardino e in vaso

Il cornus decora giardini e terrazzi con la sua bellezza, potendo essere moltiplicato tramite seme durante la primavera. Per quanto riguarda la coltivazione in piena terra, i semi vanno posti a una profondità di un centimetro, lasciando 10 centimetri tra ciascuno, per poi diradare le piante una volta cresciute.

Tramite seme la germinazione può essere lenta, a differenza della propagazione con talea che è più semplice e rapida. Quando si trapianta l’arbusto cresciuto in vaso, è necessario scavare nel terreno una buca larga il doppio del recipiente e profonda circa 40 centimetri.

Per la coltivazione in vaso del cornus bisogna ricorrere a un recipiente del diametro di 50 centimetri, ponendo sul fondo uno strato di argilla espansa per migliorare il drenaggio. Si procede poi con il terriccio e i semi, da posizionare a 1-2 centimetri di profondità. Il substrato va mantenuto umido, ma non zuppo. L’operazione di rinvaso va eseguita ogni 2 o 3 anni, utilizzando un contenitore più grande.

Come prendersi cura del cornus

La cura del cornus passa da una serie di azioni mirate, con cui renderlo rigoglioso e mantenere il suo splendore. Tra le operazioni per la sua manutenzione è fondamentale occuparsi delle irrigazioni, da svolgere regolarmente. In particolare in estate e in caso terreni sabbiosi le annaffiature devono essere costanti, diradandole poi in inverno. È sempre importante evitare i ristagni idrici, fonte di marciume delle radici.

Altra azione cruciale è la concimazione, da eseguire in primavera ricorrendo a del concime granulare a lenta cessione o del compost. L’intervento può essere ripetuto durante l’autunno in caso di terreni poveri. Per quanto riguarda la potatura, questo intervento aiuta a stimolare la crescita e a mantenere la forma dell’arbusto: da effettuare durante l’inverno, si procede rimuovendo le foglie secche e i rami danneggiati, in modo da evitare l’insorgere di malattie fungine e parassiti e stimolare la crescita. Inoltre, bisogna eliminare le erbacce che crescono alla sua base. Sebbene sia resistente al freddo, in caso di temperature rigide il cornus può essere protetto ricorrendo a una base con pacciamatura di foglie secche.

Malattie e parassiti che possono colpire il cornus

Nella manutenzione del cornus bisogna tenere conto di alcune criticità che ci si può trovare ad affrontare. L’arbusto può essere colpito dall’oidio, noto come mal bianco, che si presenta con macchie biancastre e può insorgere per la troppa umidità o al contrario per un ambiente eccessivamente asciutto. Questa malattia fungina incide principalmente sulle foglie, ma rende anche i rami deformati. In caso di sua presenza, bisogna rimuovere tempestivamente le parti danneggiate e ricorrere a prodotti a base di zolfo o fungicidi naturali.

Il cornus è anche soggetto al marciume radicale, causato dai ristagni idrici, e alla muffa grigia, che insorge per via di ambienti umidi, colpendo fiore e foglie, caso in cui procedere eliminando le parti compromesse e migliorando l’aerazione.

Inoltre, la pianta può essere colpita da parassiti come cocciniglia e ragnetto rosso, dovendo intervenire in modo tempestivo con trattamenti naturali, come sapone molle potassico oppure olio di neem, o insetticidi ad hoc.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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