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Dirigenti scolastici, via libera al nuovo contratto: aumenti da 240 euro al mese. E arriva il preside-mentor

C’è l’ok al nuovo contratto per i dirigenti scolastici che prevede un aumento di 240 euro di cui 195 sulla retribuzione fissa. E introduce anche una novità sulla mobilità interregionale riconoscendo ai presidi la possibilità di passare, nel limite del 60% dei posti disponibili annualmente, nella Regione in cui si fa richiesta, tenuto conto dei posti regionali già messi a concorso dall’amministrazione.

È stata firmata il 13 marzo all’Aran da tutte le organizzazioni e confederazioni sindacali rappresentative l’ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro dell’Area dirigenziale Istruzione e ricerca relativa al triennio 2019-2021. Il rinnovo riguarda circa 6.500 unità di personale tra dirigenti della Scuola, dell’Università, dell’Afam, della Ricerca.

Gli aumenti in busta paga

Come detto il nuovo contratto potrà consentire di riconoscere aumenti medi del 3,78%. Il Ministero potrà, inoltre, riconoscere ulteriori incrementi per i dirigenti scolastici utilizzando specifiche ed ulteriori risorse destinate dalla legislazione vigente. L’ipotesi di contratto prevede i seguenti aumenti mensili: dal 1° gennaio 2019 di 84 euro; rideterminato dal 1° gennaio 2020 in 130 euro; rideterminato dal 1° gennaio 2021 in 135 euro. Il nuovo valore a regime annuo lordo per 13 mensilità dello stipendio tabellare è rideterminato, pertanto, da 45.260,73 euro in 47.015,73 euro. Il valore della retribuzione di posizione parte fissa, con relativi oneri a carico del Fun, è incrementato a decorrere dal 1° gennaio 2021 di 60 euro mensili lordi per 13 mensilità e, dunque, è rideterminato in 13.345,11 euro.

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04 Febbraio 2024

La figura del mentor per affiancare i neoassunti

Altra novità di rilievo, “già prevista negli altri contratti per la dirigenza pubblica, l’introduzione della figura del ‘mentor’, ossia un dirigente o professionista esperto che viene chiamato, su base volontaria, ad affiancare il personale neoassunto durante i primi mesi di servizio – ha sottolineato il presidente Aran, Antonio Naddeo -. Mi fa particolarmente piacere evidenziare che su questo contratto c’è la firma di tutte le organizzazioni sindacali, a differenza di quanto accaduto per il rinnovo del contratto del comparto, con la mancata sottoscrizione da parte della Uil Rua. Siamo pronti – conclude Naddeo – ad aprire la settimana prossima, il 20 marzo, la nuova tornata contrattuale 2022-2024, partendo dal comparto Sanità, che riguarda oltre mezzo milione di lavoratori del Servizio sanitario nazionale”.

Valditara: “Segnale di attenzione”

“Con questo contratto – ha dichiarato il ministro Giuseppe Valditara – vogliamo dare un ulteriore segnale di attenzione nei confronti dei dirigenti scolastici, che con il loro impegno quotidiano rappresentano un pilastro fondamentale del mondo della scuola. La loro valorizzazione passa dal miglioramento delle condizioni lavorative e anche dall’aspetto economico, elementi che abbiamo tenuto fortemente in considerazione all’interno di questo accordo. Il mio obiettivo è ridare prestigio e autorevolezza a tutti i lavoratori della scuola perché da loro passa il futuro del nostro Paese”.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/scuola_e_universita/rss2.0.xml


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