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Rinnovabili, bonus per pannelli solari e gruppo di autoconsumo: come funziona

Più facile attivare gli impianti solari e avviare progetti di autoconsumo. È stato infatti istituita piattaforma digitale SuerSportello unico per le energie rinnovabili che consentirà di semplificare le procedure di autorizzazione e attivazione degli impianti anche finalizzati alla creazione di gruppi di autoconsumo. Nel 2025 per i pannelli solari è ancora possibile avere ancora il bonus casa nel 2025, e fino al 31 marzo del prossimo anno c’è tempo per richiedere il contributo a fondo perduto del 40% per chi decide di installare impianti destinati all’autoconsumo nei Comuni con meno di 5.000 abitanti.

Un’unica piattaforma nazionale integrata

La nuova piattaforma Suer servirà a centralizzare le procedure relative alle richieste di autorizzazione per impianti a fonti rinnovabili. In pratica sarà utilizzabile un unico punto di accesso sul sito del Gse per svolgere tutte le pratiche. La piattaforma infatti piattaforma sarà completamente interoperabile con i sistemi informatici già esistenti a livello nazionale, regionale e locale, e sarà collegata alla Piattaforma per le Aree Idonee, garantendo una gestione integrata delle aree destinate allo sviluppo delle energie rinnovabili.

Il bonus per i pannelli

L’attivazione della piattaforma è prevista per i primi mesi del prossimo anno. Tra le principali novità l’approvazione di modelli unici validi a livello nazionale per presentare le domande di autorizzazione, e il monitoraggio dei processi amministrativi in tempo reale. Per chi intende installare pannelli solari sulla prima casa è stato confermato anche per il 2025 il bonus del 50%. L’aliquota è invece ridotta invece al 36% per le seconde case, se non ci saranno modifiche al testo della manovra presentato al governo.

Il contributo PNRR per i piccoli Comuni

Se si decide di realizzare un impianto al servizio di un Gruppo di autoconsumo in un Comune con meno di 5.000 abitanti, in alternativa al bonus del 50% è possibile possibile richiedere il contributo del 40% a rimborso dei costi sostenuti. Il Gruppo di autoconsuno può essere costituito a livello condominiale o nelle villette con più appartamenti, diversi proprietari e diverse utenze. Il contributo, previsto dal PNRR, è riconosciuto per gli impianti di produzione di potenza non superiore a 1 MW, che devono entrare in esercizio entro diciotto mesi dalla data di ammissione al contributo e, comunque, non oltre il 30 giugno 2026. Alla data di invio della domanda di finanziamento il Gruppo di autoconsumo dovrà essere già costituito. Sarà possibile presentare la domanda fino al 31 marzo 2025, fatto salvo il preventivo esaurimento delle risorse disponibili che verrà comunicato sul sito del GSE.

Aggiornata la mappa delle cabine primarie

Per chi intende attivare progetti di questi tipo è più facile effettuare le necessarie verifiche grazie all’aggiornamento della mappa interattiva delle cabine primarie. Si tratta di un servizio fornito dal Gse che consente di individuare più facilmente le aree convenzionali associate a specifici punti di connessione. È ora possibile effettuare ricerche nella mappa non solo tramite indirizzo o coordinate geografiche, ma anche attraverso il codice POD (Point of Delivery) o il codice identificativo dell’area convenzionale. Il codice POD rappresenta il punto di connessione alla rete e consente, quindi, un’identificazione più precisa dell’area di appartenenza del punto di fornitura. Questo sistema di localizzazione permette di verificare con precisione se i punti di connessione rientrano all’interno dell’area della stessa cabina primaria, requisito fondamentale per la condivisione dell’energia prodotta.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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