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Lewisia, la succulenta che vuole tanto sole e poca acqua

La lewisia è un genere di pianta erbacea succulenta perenne che appartiene alla famiglia delle montiacee (in passato era classificata tra le portulacacee). Deve il suo nome all’esploratore statunitense Meriwether Lewis, il quale ne ha scoperta l’esistenza. Le origini di questa pianta succulenta sono da ricercare in America Settentrionale. Il suo habitat ideale si trova tanto nelle aree rocciose quanto nelle foreste di latifoglie e conifere degli stati più occidentali dell’America. La lewisia può raggiungere mediamente un’altezza di cinquanta centimetri e, nella maggior parte delle specie, le foglie sono caduche. Esistono comunque delle specie di Lewisia – come la cotyledon – che rientrano tra le sempreverdi.

Esposizione ideale

Per la lewisia dobbiamo scegliere senza dubbio un’esposizione in pieno sole. Il luogo ideale in cui mettere a dimora questa pianta deve assicurare un soleggiamento diretto per diverse ore della giornata, indispensabile per la corretta fioritura. Nel suo ambiente naturale, la pianta tende a svilupparsi anche tra le rocce: possiamo quindi sfruttarla per impreziosire i giardini rocciosi, dove le sue radici contribuiscono a prevenire il dilavamento. Può sopportare senza problemi temperature fino a -10 gradi, tuttavia, durante la stagione invernale non deve essere irrigata: ripariamola quindi dalla pioggia.

Il terreno per coltivare la lewisia

La lewisia non ha particolari pretese per quanto riguarda la tipologia di terreno. Ricordiamoci però di preferire un terriccio moderatamente fertile, dal pH compreso tra il neutro e l’acido, ma soprattutto con una buona capacità di drenaggio. A questo proposito, per la messa a dimora possiamo miscelare un po’ di sabbia o della ghiaia al terriccio, in modo tale da scongiurare il fenomeno del ristagno idrico a livello radicale, che la pianta non sopporta. Se coltivassimo la lewisia in vaso, ricordiamoci di prevedere la sostituzione del terriccio ad ogni rinvaso.

Innaffiatura, concimazione e come potare

Durante la stagione vegetativa, tra la primavera e l’estate, la lewisia richiede innaffiature costanti, con una cadenza quindicinale. In ogni caso, prima di annaffiare la pianta, accertiamoci che il terreno sia ben asciutto, per evitare di provocare del ristagno idrico a livello radicale. Quando la pianta inizia a perdere i fiori (e in seguito le foglie), significa che sta entrando nella fase di riposo vegetativo: in quel momento, dobbiamo sospendere le innaffiature. Per concimare la pianta, possiamo usare un concime granulare a lento rilascio, solo durante la primavera e l’estate. Infine, la lewisia non ha particolari esigenze di potatura: ricordiamoci però di eliminare le foglie secche o danneggiate, per evitare che possano attirare dei parassiti.

La fioritura della lewisia

La lewisia regala una bella fioritura durante il periodo compreso tra la primavera e l’estate, con colori che variano in modo notevole tra le specie. Ad esempio, la lewisia cotyledon ha una fioritura tra il rosso-arancione, mentre la specie rediviva ha fiori con una sfumatura dal bianco al violetto. La lewisia longipetala regala invece una caratteristica fioritura rosa salmone e, infine, la nevadensis spicca per il colore bianco dei suoi fiori.

Malattie e parassiti

La pianta della lewisia non è particolarmente soggetta all’attacco da parte dei più comuni parassiti. Per contro, quando la lewisia entra nella stagione vegetativa – cioè nel periodo primaverile – dobbiamo accertarci che non sia colpita dalle chiocciole o anche le limacce. Questi molluschi sono soliti cibarsi delle foglie della pianta, che in caso di attacco presentano il classico aspetto bucherellato. Prestiamo molta attenzione alla quantità di acqua che diamo alla lewisia, poiché gli eccessi di irrigazione possono provocare con una certa facilità il fenomeno del marciume radicale, che a sua volta si traduce in molti casi nella morte della pianta.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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