Posata la bicicletta, tolte le scarpe da trekking o l’imbragatura da arrampicata inizia la seconda parte della vacanza in Sardegna, quella dedicata al relax, alle visite culturali e, ovviamente, alla scoperta delle prelibatezze della cucina. Caratterizzata da sapori decisi e genuini, la gastronomia sarda oscilla tra terra e mare, abbracciando sia la ricchezza della sua tradizione pastorale che l’abbondanza delle coste. Nell’entroterra dominano i piatti a base di carne, simbolo di una cultura fondata sull’allevamento, come dimostra l’attenzione nella lavorazione del maialino da latte e dell’agnello. Lungo le coste, invece, il mare diventa protagonista, regalando una straordinaria varietà di pesci, crostacei e molluschi. Le ricette che ne derivano sono spesso semplici, concepite per esaltare la freschezza del prodotto. Prima di sedersi a tavola è però d’obbligo una visita ai siti culturali – la Sardegna è stata nei millenni uno dei più importanti crocevia del Mediterraneo – e ai vivaci centri cittadini, dove negozi “alla moda” convivono vicino a botteghe tradizionali, che mantengono viva la ricca tradizione artigianale dell’isola.
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Destinazione Sardegna, per una vacanza outdoor 12 mesi all’anno
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