Otto km di ghiaccio persi in due mesi, ed è record. Parliamo della eccezionale ritirata del ghiacciaio di Hektoria, in Antartide, nella porzione del continente che si allunga verso la Terra del fuoco. Eccezionale perché, scrivono gli autori dalle pagine di Nature geoscience presentando i risultati delle loro analisi, qualcosa del genere nella glaciologia moderna non si era mai visto. Al di là del record, monitorare simili eventi e comprenderne le ragioni, è essenziale per capire cosa potrebbe succedere negli anni a venire ai ghiacciai antartici, spiegano gli autori.
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“Il ritiro dell’Hektoria è un po’ uno shock: questa fulminea ritirata cambia davvero quello che potrebbe succedere ad altri ghiacciai più grandi del continente”, ha commentato dal Cooperative Institute for Research in Environmental Science (Cires) della University of Colorado Boulder Ted Scambos, tra gli autori della ricerca: “Se le stesse condizioni si verificassero in altre aree, l’innalzamento del livello del mare nel continente potrebbe accelerare notevolmente”. La ritirata del ghiaccio Hektoria è avvenuta a cavallo tra il 2022 e l’inizio del 2023, e in totale si stima che le perdite siano state di 25 km, ma si sono concentrate alla fine del 2022, quando solo tra novembre e dicembre appunto ne sono volati via 8 km.
Secondo gli autori, che hanno mappato cambiamenti nelle dimensioni, morfologia e altezza del ghiacciaio utilizzando i dati raccolti da diversi satelliti combinati con analisi sismiche, il fenomeno andrebbe ricollegato alla particolare conformazione dell’Hektoria, tutt’altro che rara nell’Antartide. Secondo le loro ricostruzioni il fenomeno ha avuto inizio con il distacco progressivo di iceberg dal ghiaccio, che avrebbe anticipato l’assottigliamento dell’Hektoria. A questo punto, spiegano i ricercatori, la conformazione del terreno sotto il ghiacciaio, piatto, avrebbe favorito il galleggiamento e quindi l’ulteriore sfaldamento, accelerato. Nello specifico gli scienziati parlano di ice plain per riferirsi alle zone piatte su cui è appoggiato il ghiacciaio, sottoposte alla spinta idrostatica. Regioni simili, continuano, sono state osservate in diverse aree dell’Antartide, come la Barriera di Ross, il ghiacciaio di Pine Island o il ghiacciaio Thwaites.
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“In questo caso, il ritiro è stato causato principalmente da un processo di distacco legato all’ice plain, piuttosto che dalle condizioni atmosferiche o oceaniche come suggerito in precedenza – concludono – Questo implica che i ghiacciai con terminazione marina e con una geometria del letto di ghiaccio ad ice plain possono essere facilmente destabilizzati”.

