Per capire come nasce il “cioccolato green” bisogna andare lontano. Quasi 32 mila tonnellate di cacao lavorate, proveniente da oltre 20 filiere di approvvigionamento nel mondo e, in particolare, da Uganda e Perù. È qualche numero dietro a Icam, azienda italiana specializzata nella produzione di cioccolato nata in provincia di Lecco nel 1946 e guidata dalla famiglia Agostoni-Vanoni. La parola “sostenibilità” è entrata da tempo tra gli obiettivi dell’azienda, che punta innanzitutto al primo tassello della filiera: i paesi di origine e le comunità locali.
I numeri
È quello che emerge dalla presentazione del settimo bilancio di sostenibilità. Ancora qualche numero: nel 2024, il 62% del cacao è stato certificato Biologico, Fairtrade o Rainforest Alliance. Il 74% del cacao viene acquistato da filiere dirette o integrate. Sono oltre 27 mila gli appezzamenti mappati nei Paesi d’Origine, in linea con il nuovo Regolamento europeo contro la deforestazione (EUDR). Le emissioni di Scope 1 e Scope 2 sono diminuite del 30% rispetto al 2020, grazie agli investimenti in efficienza energetica e in produzione di energia rinnovabile. Infine, per quanto riguarda il packaging, il 93% è riciclabile e compostabile.
Modelli “agroecologici”
Dal 2022, sono 600 le famiglie ugandesi coinvolte in “Sustainable Farming”. Si tratta di un progetto pilota che ha lo scopo di migliorare l’impatto ambientale delle aziende agricole del territorio. L’area interessata coinvolge 310 ettari di piantagioni di cacao distribuite in 31 villaggi del distretto di Bundibugyo. L’obiettivo è permettere la transizione verso modello “agroecologici”, piantando alberi da ombra, colture complementari al cacao e vegetazione autoctono. Un sistema che permette di proteggere i suoli, migliorare la fertilità naturale e, non da ultimo, regolare la temperatura e incrementare la biodiversità.
Parità di genere
Ma la sostenibilità ambientale deve tenere il passo con quella sociale. Sono 15 milioni i piccoli agricoltori in America Latina e Africa, responsabili di oltre il 90% della produzione mondiale di cacao. L’obiettivo è “creare un ambiente lavorativo equo, dignitoso e capace di offrire opportunità di crescita, stabilità e benessere diffuso”, spiega Icam. Come fare? Uno dei primi nodi, è quello dell’inclusione. Nelle comunità, secondo le stime, oltre il 70% delle attività è svolto da donne, eppure, anche qui, nei ruoli apicali la presenza femminile è ancora molto bassa. Ecco perché un’altra gamba del progetto “Sustainable Farming” in Uganda è mirato a favorire la parità di genere. Per farlo, l’azienda ha lavorato con la Ong Solidaridad per diffondere una pianificazione condivisa del lavoro tra lavoratori e lavoratrici delle piantagioni. I risultati sembrerebbero quasi più incoraggianti rispetto a quelli che si vedono alle nostre latitudini: all’interno dei gruppi coordinati dagli agronomi ugandesi dell’azienda, almeno uno dei tre ruoli di vertice (presidente, segretario, tesoriere) è ricoperto da una donna.
Prossimi passi
La chief sustainability officer Sara Agostoni spiega: “Il bilancio di sostenibilità riflette la continuità del nostro impegno, caratterizzato dalla consapevolezza di una responsabilità attuale e intergenerazionale che implica la collaborazione a tutti i livelli e la cultura, intesa come competenza e come condivisione di valori. Il 2024 è stato un anno caratterizzato da crescita e consolidamento, abbiamo implementato la governance strategica, rafforzando la presenza della sostenibilità nelle decisioni aziendali, e continuato a portare avanti iniziative che non solo tutelano l’ambiente, ma promuovono anche il benessere delle comunità lungo tutta la filiera”. Tra gli obiettivi in calendario, la decarbonizzazione dell’intera filiera, lo sviluppo di modelli agricoli rigenerativi e il contenimento dell’impatto industriale. Entro il 2027, infine, è previsto il completamento di un nuovo Innovation Center di 2 mila metri quadri e un ampliamento dello stabilimento produttivo di Orsenigo per un totale di 23 mila mq che porterà la capacità produttiva dell’azienda a oltre 60 mila tonnellate annue.