Un sistema di progettazione agricola che si ispira ai principi della natura: questo è la permacultura, il cui obiettivo ultimo è creare ambienti sostenibili, produttivi e resilienti, che richiedono poca manutenzione e impattano positivamente sull’ambiente. Ma come si mette in pratica esattamente? Cosa si deve fare? E perché? Quali sono i vantaggi?
Cos’è la permacultura
Come detto, la permacultura è un approccio all’agricoltura e alla progettazione degli spazi verdi che cerca di imitare i principi e i modelli presenti in natura. Il termine “permacultura” deriva infatti dalla fusione delle parole “permanente” e “agricoltura”, ma il concetto va oltre l’agricoltura e si applica anche all’edilizia, all’organizzazione sociale e alla gestione delle risorse.
I principi fondamentali della permacultura sono tre: la cura della Terra (proteggere e rigenerare l’ambiente naturale), la cura delle persone (per promuovere il benessere umano e la comunità) e la condivisione dei benefici (per distribuire in modo equo le risorse e garantire così un equilibrio).
Come si pratica la permacultura
Attenzione però: la permacultura non è soltanto una tecnica agricola, ma un vero e proprio approccio olistico alla vita. In questa pratica risulta fondamentale infatti la progettazione del territorio: prima di coltivare si parte sempre dall’osservazione del terreno e del territorio. Prima di piantare, è importante capire dove: come si comportano il clima, il terreno e le risorse naturali come l’acqua e il sole. Questo permette di progettare giardini e orti che sfruttano al meglio le caratteristiche naturali del luogo.
Diversità e policoltura sono altri principi cardini della permacultura, che vive della diversità di piante e animali. Invece di coltivare una sola specie (monocoltura), si deve cercare sempre di mescolare varie colture, creando piccoli eco-sistemi complessi che si auto-sostengano. Questo aumenta la resilienza del sistema, riducendo il rischio di malattie e parassiti.
Molto importante, dunque, un uso efficiente delle risorse: le tecniche di irrigazione della permacultura sono progettate per ridurre al minimo gli sprechi, utilizzando anche materiali locali e naturali per costruire strutture come serre o compostiere. Inoltre l’energia viene utilizzata in modo razionale, spesso ricorrendo a fonti rinnovabili come il solare o il vento.
Tutto ciò favorisce il ciclo dei nutrienti nel sistema di permacultura. Le piante vengono scelte in modo che possano scambiare risorse tra loro: i rifiuti organici, come gli scarti di cucina, vengono utilizzati per creare compost, che a sua volta nutre il terreno.
I vantaggi della permacultura
Numerosi, come potrete immaginare, i vantaggi della permacultura: primo fra tutti la sostenibilità ambientale, promossa attraverso l’uso di risorse rinnovabili e la riduzione l’impatto negativo sull’ambiente. Evitando l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, tale approccio all’agricoltura contribuisce a mantenere la biodiversità e a proteggere il suolo e le falde acquifere.
Una delle caratteristiche più attraenti della permacultura, poi, è l’autoproduzione: la possibilità, cioè, di prodursi da soli e in autonomia il cibo in modo sostenibile. Con una corretta progettazione anche in spazi ridotti come balconi o giardini urbani possono essere utili: in tali luoghi è possibile coltivare frutta, verdura e piante aromatiche, riducendo la dipendenza dai prodotti industriali.
Un ambiente dedicato alla permacultura è anche molto forte e resistente alle avversità climatiche. Ad esempio, i giardini di permacultura sono progettati per trattenere l’acqua e migliorare la qualità del suolo, rendendo le piante più resilienti alla siccità, alle piogge abbondanti e a tutti i cambiamenti climatici.
Un sistema simile, inoltre, anche se inizialmente può sembrare un approccio impegnativo, permette di ridurre i costi nel lungo periodo. La necessità di acquistare meno fertilizzanti, pesticidi e acqua è notevole e si riflette in meno soldi spesi. Inoltre, l’autoproduzione di cibo già citata aiuta a risparmiare sulle spese alimentari.
Il tutto si traduce, insomma, in un globale miglioramento della qualità della vita:
come già detto praticare la permacultura non riguarda solo l’ambiente, ma anche le persone. L’approccio olistico promuove stili di vita più sani, sostenibili e in armonia con la natura. Le persone che praticano la permacultura tendono a sviluppare un senso di comunità e di collaborazione migliorando il loro benessere sociale.
La permacultura, in conclusione, rappresenta una pratica che offre numerosi vantaggi a livello ambientale, personale ed economico. Se sei interessato a un’agricoltura sostenibile e a uno stile di vita più ecologico, tale approccio può essere la soluzione giusta per te. E non importa se vivi in città o in campagna: con le giuste tecniche, è possibile applicare i principi della permacultura anche in piccoli spazi. La chiave del successo è l’osservazione, la progettazione e la gestione consapevole delle risorse. Se ti stai avvicinando a questa filosofia, ricorda che ogni piccolo passo verso la sostenibilità è importante. La permacultura è un viaggio che porta beneficio a te, alla tua comunità e al nostro pianeta.