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Blackout in Spagna, fra le cause un “raro fenomeno atmosferico”

A causare il blackout che ha interessato Spagna, Portogallo e parte della Francia potrebbe essere stato “un raro fenomeno atmosferico”. Dunque non gli hacker o il guasto tecnico ma una reazione a dei bruschi cambiamenti di temperatura nel centro della Spagna. Almeno questa è l’ipotesi formulata dall’operatore energetico portoghese REN (Reti nazionali dell’energia) mentre tutta europa si interroga sulle cause del disastro che ha lasciato al buio case, ospedali strade in buona parte del Continente.

Secondo questa ipotesi le variazioni di temperatura avrebbero portato ad oscillazioni sulle linee dell’alta tensione, un fenomeno chiamato “vibrazione atmosferica indotta”. Secondo REN “Queste oscillazioni hanno causato guasti di sincronizzazione tra i sistemi elettrici, causando successive perturbazioni lungo la rete europea interconnessa”.

Intanto, a proposito di energia il Consiglio di sicurezza nucleare (Csn) della penisola iberica ha dichiarato in un comunicato che “i reattori delle centrali in funzione (Almaraz II, Asco I e II, Vandellos II) si sono spenti automaticamente, come previsto. E i generatori diesel di emergenza si sono avviati e mantengono le centrali in condizioni di sicurezza”.

Un brutto scherzo per la Spagna che sono pochi giorni fa, il 16 aprile, aveva annunciato che le fonti di energia rinnovabili avevano pienamente soddisfatto la domanda di energia elettrica in tutto il sistema peninsulare del paese per la prima volta. Quel giorno il vento ha generato 256 GWh, pari al 45,8% della produzione totale. Il solare è seguito con 151 GWh, o 27%. Le fonti idroelettriche hanno aggiunto 129 GWh, che rappresentano il 23,1% del mix. Il solare termico ha contribuito con 11 GWh, o il 2%, mentre altre energie rinnovabili hanno aggiunto altri 11 GWh, o 1,9%.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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