in

Scuola, Valditara: “La sperimentazione dell’IA partirà in 15 classi”

“Siamo uno dei primi Paesi ad avere avviato quest’anno scolastico una sperimentazione nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale per la personalizzazione della didattica. Parte in 15 classi, in alcune regioni: Calabria, Lazio, Toscana, Lombardia”. Lo ha annunciato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, al Teha Forum di Cernobbio. “Se il modello funzionerà pensiamo di estenderlo ulteriormente proprio perché la personalizzazione della didattica è uno dei must della mia azione di governo in materia di istruzione e credo che l’intelligenza artificiale adeguatamente guidata dal docente possa svolgere un ruolo significativo”.

Taddeo, docente a Oxford: “Con l’IA proteggersi è ancora più vitale, l’Europa da arbitro diventi giocatore”

21 Luglio 2024

L’IA per gli insegnanti

In una lettera che il ministro inviò lo scorso anno a Repubblica Valditara ha spiegato il ruolo dell’IA a scuola: “Può essere impiegata per aiutare gli insegnanti a personalizzare l’apprendimento, ad adattare i contenuti in base alle attitudini individuali degli studenti, a monitorare i loro progressi e a fornire informazioni su come migliorare il loro rendimento” si legge nella lettera. E sottolinea il ruolo del docente. “L’intelligenza artificiale non può dunque soppiantare l’insegnante né marginalizzarne il ruolo, che è decisivo in tutti i gradi di scuola, in particolare nella primaria”.

L’IA per gli studenti

Lato studenti, l’uso dell’IA, si legge sempre nella lettera, “può consentire agli studenti di ottenere un riscontro rapido e personalizzato sul lavoro svolto, in modo da aiutarli a concentrarsi sui loro punti di forza e a raggiungere i propri obiettivi educativi. Inoltre, gli studenti possono usare apparecchiature tecnologicamente avanzate, come i robot educativi, per aumentare l’interattività della loro esperienza scolastica”.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/scuola_e_universita/rss2.0.xml


Tagcloud:

E io da prof vi dico: i vostri ragazzi non hanno bisogno di un avvocato

Attenti ai “vermi di fuoco”, in Texas l’allarme corre sul web