Kymia nasce a Bronte, nel cuore della Sicilia, ai piedi dell’Etna, da un’intuizione semplice ma potente: trasformare ciò che oggi è considerato uno scarto agricolo in una risorsa preziosa per la salute e la longevità. L’idea prende forma osservando il potenziale inespresso del mallo del pistacchio, una materia prima ricchissima di antiossidanti e polifenoli che, pur essendo di altissimo valore biologico, viene quasi sempre eliminata durante la lavorazione del frutto. Arianna Campione e Anna Cacopardo sono le cofondatrici di Kymia, startup nata nel 2022 in un territorio simbolo del pistacchio siciliano.
Startup
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Dal mallo del pistacchio alla cosmetica
Arianna Campione, medico odontoiatra specializzata in medicina estetica anti-age e cosmetologia, e Anna Cacopardo, esperta in marketing industriale e startup, con competenze differenti ma unite da una stessa visione, hanno deciso di partire dal luogo d’origine del pistacchio, Bronte, per creare un’impresa pionieristica capace di valorizzare il territorio e generare un impatto ambientale positivo.
Il cuore dell’innovazione risiede nello sviluppo di una tecnologia proprietaria di estrazione e purificazione che preserva l’integrità dei principi attivi del mallo del pistacchio, trasformandoli in ingredienti funzionali, stabili e performanti. “Non si tratta più di scarto, ma di una nuova risorsa biologica che trova una seconda vita grazie alla ricerca scientifica”. La tecnologia, replicabile e sostenibile, è basata su un modello di economia circolare che valorizza scarti agricoli sottraendoli all’incenerimento e alle discariche.
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Il processo di estrazione sostenibile
La startup ha brevettato a livello internazionale un processo proprietario di estrazione sostenibile che consente di isolare dal mallo del pistacchio molecole bioattive di grande valore, come i polifenoli, senza l’uso di solventi chimici dannosi.
“Il primo prodotto sviluppato, M-Active, rappresenta il risultato di questa ricerca: un ingrediente naturale ricco di antiossidanti, interamente sviluppato in Italia con un approccio circolare e rispettoso dell’ambiente”, raccontano le fondatrici. Kymia sta attualmente concludendo un round di investimento da 800 mila euro, che si aggiunge ai 135 mila euro già raccolti negli anni precedenti. I primi capitali hanno consentito l’ingresso nel mercato della cosmetica. “La nostra ambizione è quella di diventare un punto di riferimento per l’innovazione biotech italiana nel campo della longevità naturale, partendo dal Made in Italy”.

