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Decarbonizzare una cementeria? Si può fare, a Rezzato-Mazzano

La cattura di emissioni di CO2 da qualche anno si inizia a sperimentare anche nelle cementerie, ma l’avanguardia probabilmente sarà in Italia, esattamente presso l’impianto Rezzato-Mazzano di Heidelberg Materials Italia. Il relativo progetto Dream (Decarbonisation of the Rezzato And Mazzano cement plant) infatti è stato selezionato per concorrere alla ricezione dell’Innovation Fund dell’Unione Europea. Si tratta di un programma di finanziamento che supporta la dimostrazione su larga scala di tecnologie innovative a basse emissioni di carbonio. Insomma, uno degli strumenti per favorire la decarbonizzazione dell’industria e la transizione verso un’economia a impatto climatico zero entro il 2050, in linea con l’accordo di Parigi e il Green Deal europeo.

Due tecnologie di recupero CO2

La peculiarità del progetto italiano è che verranno impiegate due tecnologie differenti per le due linee di produzione del cosiddetto clinker, ovvero il semilavorato che sta alla base del cemento. Da ricordare che si tratta di un materiale che si ottiene dalla cottura ad alta temperatura (intorno a 1400-1500 °C) di una miscela di materie prime naturali come calcare e argilla. Il risultato è un composto di piccole sfere, che vengono poi macinate finemente per produrre il cemento.

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La declinazione Dream per la cottura del clinker grigio (il tradizionale per infrastrutture) consentirà la cattura di CO2 impiegando una tecnologia di ossicombustione, ottimizzata con un processo criogenico. La versione per la cottura del clinker bianco (per applicazioni estetiche e per prodotti di alta qualità) si affiderà invece a una “soluzione di cattura post-combustione a base di un solvente”. In pratica si userà un sistema di recupero del calore di scarto capace di soddisfare totalmente il fabbisogno di energia termica necessario per la rigenerazione del solvente, “massimizzando non solo l’efficienza energetica, ma anche il tasso di cattura”.

Tutta la CO2 catturata verrà poi trasportata tramite un sistema di tubature verso siti di stoccaggio geologico sicuro e permanente presso i vecchi giacimenti di gas esauriti al largo della costa di Ravenna. In seno al progetto Ravenna CCS sviluppato da Eni e Snam.

Obiettivo 1 milione di tonnellate di CO2 recuperata all’anno

“Dream punta a catturare un milione di tonnellate/anno di CO?, offrendo per la prima volta in Italia cementi grigi e bianchi ‘carbon-captured’ su larga scala per il mercato nazionale”, ha dichiarato Agostino Rizzo, Direttore Tecnico di Heidelberg Materials Italia Cementi. “Il progetto si propone come esempio virtuoso per la decarbonizzazione del settore del cemento e la transizione verso materiali da costruzione a basse emissioni di carbonio”.

Stefano Gallini, Amministratore Delegato dell’azienda, ha confermato la soddisfazione per questo primo passo compiuto: “Si apre ora una fase di dialogo con l’Unione Europea e con le autorità nazionali, regionali e locali per l’analisi del progetto e della sua sostenibilità economica. Oltre al finanziamento europeo, sarà fondamentale anche un quadro normativo e un supporto finanziario a livello nazionale”.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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