Ictus
Il giornalista presiede l’Associazione per la Lotta all’ictus cerebrale dopo esserne stato colpito nel 2019. Vicepresidente la magistrato Anna Canepa, anch’essa colpita da ictus nel 2015.
Sanihelp.it – «L’ictus non è un tabù, non è qualcosa di cui vergognarsi, ma un pezzo di vita con cui fare i conti. Va gestito e affrontato senza rimuoverlo, senza sensi di colpa e cercando di prendere anche qualcosa di buono da questa esperienza devastante»: queste le prime parole di Andrea Vianello, Direttore di RaiNews, da oggi Presidente di A.L.I.Ce. Italia Odv (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale).
Come abbiamo già avuto modo di raccontare, il 2 febbraio del 2019 Andrea Vianello è stato colpito da un ictus cerebrale, esperienza che ha poi raccontato nel libro, edito da Mondadori, Ogni parola che sapevo. «Ė per me un grande privilegio e, nello stesso tempo, una grande responsabilità assumere questa carica. Mi auguro di essere uno stimolo per chi ha vissuto la mia stessa situazione e spero di riuscire ad aiutare chi, come me, si trova ancora a lottare e convivere con le conseguenze di questa patologia» continua il neo-presidente. «A.L.I.Ce. Italia oggi è una voce autorevole ed unica nel proprio campo, un’Associazione di portata nazionale ed internazionale, con rapporti consolidati sia con le principali Società Scientifiche di riferimento che con le Aziende e con ottime collaborazioni con le più importanti associazioni di pazienti che hanno come obiettivo principale la salute delle persone e la tutela del paziente. Negli ultimi anni A.L.I.Ce. Italia ha raggiunto importanti traguardi grazie al notevole lavoro svolto da chi mi ha preceduto e i progetti futuri si prospettano altrettanto stimolanti».
Non meno importante la figura scelta per la carica di vice-presidente: il ruolo, infatti, sarà ricoperto da Anna Canepa, ligure, magistrato, attualmente sostituto procuratore presso la Direzione Nazionale Antimafia a Roma, colpita da ictus nel 2015 e autrice del libro Sana come un pesce, nel quale viene raccontata la storia di Lucia Sassi, modellata sulla vita reale dell’autrice. La protagonista è infatti una donna in carriera e sempre in movimento, con una salute invidiabile, fino a quando, improvvisamente, un ictus le cambia per sempre la vita. «Ero appunto sana come un pesce, sportiva, indipendente e dinamica» dichiara la neo vice-presidente. «Ho dovuto fare i conti con un tipo di realtà al quale non ero assolutamente preparata, una realtà fatta di fisioterapia, immobilità, badanti, totale mancanza di autonomia. Il percorso di guarigione è stato e tuttora lo è, lungo, faticoso, spesso avvilente. Sono felice di poter condividere la mia esperienza e di poterlo fare avendo alle spalle un’Associazione solida come questa».
L’associazione, composta da chi vive la problematica con forza e motivazioni pari a quelle di chi in prima persona convive con la malattia, vede a fianco del Consiglio direttivo di laici un Comitato Tecnico scientifico di medici, per lo più neurologi, tutti al servizio della causa comune: «L’obiettivo è sempre stato quello di ridurre le conseguenze devastanti dell’ictus cerebrale, migliorare la qualità della vita delle persone colpite, siano essi bambini, giovani, adulti o anziani, dei loro familiari e delle persone a rischio, cercando di diffondere le conoscenze necessarie per la prevenzione della malattia e di informare sulla sua diagnosi, cura e riabilitazione» conclude Nicoletta Reale, Presidente uscente. «Ė stato per me un onore poter rappresentare l’Associazione in questi anni e sono certa che i neo-eletti porteranno avanti le nostre battaglie e i temi a noi cari con grande entusiasmo e tenacia».