Tumori: prevenzione e terapie
All’Ospedale di Massa è stato messo a punto un metodo innovativo per identificare le recidive del tumore alla prostata
Sanihelp.it – Il metodo, che è stato perfezionato nell’ambito della Medicina nucleare dell’Ospedale di Massa (Massa Carrara), consente di individuare precocemente la recidiva del tumore alla prostata.
Questo metodo è stato chiamato Pet-Psma e potrà mandare in pensione quella che fino a oggi è stata l’indagine ritenuta più affidabile per il tumore prostatico, la Pet-Colina.
I nuovi casi di tumore alla prostata sono 36.000 l’anno, in Italia, di cui 6000 subiscono la prostatectomia radicale e altrettanti ricevono trattamenti radioterapici. Queste terapie solitamente danno una buona risposta, in quanto in più dell’80% dei casi si assiste a remissione completa della malattia, con PSA, o antigene prostatico specifico (un esame del sangue utilizzato come marcatore di questo tumore), che si abbassa notevolmente.
Allo stato attuale, per individuare una recidiva, è necessario che la patologia sia a uno stadio tale da poter essere identificata con gli strumenti a disposizione, che non sempre sono in grado di funzionare negli stadi più precoci.
Per questo si conta molto sulla Pet-Psma che potrà velocizzare l’inizio delle terapie.
«Siamo orgogliosi – dichiara il direttore della Medicina nucleare di Massa Pietro Bertolaccini – di mettere a disposizione del paziente questo nuovo strumento diagnostico che, attraverso un percorso di controllo post-intervento, sarà in grado di anticipare i tempi per scoprire il ritorno della malattia. La Pet-Psma ha dimostrato evidenti vantaggi rispetto alle altre metodiche, sia nell’identificare una ripresa di malattia prostatica che nel localizzarne la sede precisa. Con questa procedura è infatti possibile individuare la recidiva di malattia in fasi molto precoci, anche quando i valori di Psa sono ancora molto bassi, cioè nelle fasi iniziali».