Tumori: prevenzione e terapie
La compresenza di una neoplasia ematologica e di Covid-19 determina un rischio di decesso del 20%
Sanihelp.it – Chi soffre di neoplasie ematologiche e contrae l’infezione virale da Covid 19 corre un rischio maggiore di decesso.
Lo studio, presentato al congresso dell’American Society of Hematology (ASH), rivela che il rischio sale ulteriormente per coloro che sono ricoverati in terapia intensiva.
Questo accade perché molti pazienti oncoematologici sono immunodepressi, soprattutto se trattati con chemioterapia e immunoterapia, trattamenti immunosoppressivi.
Oltre a questo, i pazienti con questo tipo di neoplasie sono spesso più anziani e possono essere affetti da altre patologie, come ipertensione e diabete, che li rendono più suscettibili alle complicanze dell’infezione virale, tra cui ipercoagulabilità e trombosi.
«I pazienti con neoplasie ematologiche e infezione da Covid 19 sono più vulnerabili da un punto di vista medico, con una maggiore probabilità di morte rispetto alla popolazione generale», ha detto l’autore principale dello studio, William A. Wood, della University of North Carolina di Chapel Hill. «L’aumento del rischio di infezione grave o morte tra questi pazienti è concentrato in alcuni gruppi di soggetti e i dati del nostro registro globale hanno contribuito a comprendere più chiaramente questa situazione».
Questo registro dell’ASH Research Collaborative raccoglie i dati di pazienti di ogni età con una neoplasia ematologica in corso o in anamnesi e una diagnosi di infezione da SARS-CoV-2 confermata dal laboratorio o presunta.
Uno su cinque di questi pazienti è deceduto. Le neoplasie più rappresentate erano leucemia e linfoma.
I sintomi più frequenti dei pazienti che avevano contratto l’infezione da nuovo coronavirus erano febbre, tosse, dispnea (difficoltà di respiro) e astenia.
È importante che gli operatori sanitari istruiscano i loro pazienti a evitare in tutti i modi l’esposizione al virus, ma se dovessero comunque contrarre l’infezione non bisogna per forza pensare al peggio.
«Molti pazienti con neoplasie ematologiche sono sopravvissuti alla Covid-19, compresi alcuni che avevano una malattia grave e sono stati trattati in terapia intensiva. Per questo motivo, è importante l’erogazione di un’assistenza sanitaria del più alto livello possibile» ha concluso Wood.