Tumori: prevenzione e terapie
Il carcinoma basocellulare è la più diffusa neoplasia al mondo
Sanihelp.it – La maggior parte dei carcinomi basocellulari viene identificata in fase precoce e guarita con intervento chirurgico o radioterapia.
Tuttavia, una piccola percentuale di carcinomi può invece trasformarsi in una forma avanzata, penetrando in profondità nei tessuti circostanti e diventando così più difficile da trattare.
Sono circa due milioni i nuovi casi diagnosticati ogni anno solo negli Stati Uniti e, tra coloro che presentano una forma avanzata, si registrano circa 3000 decessi ogni anno.
A questo scopo, uno studio ha confermata l’efficacia di cemiplimab, l’anticorpo monoclonale immunoterapico anti-PD-1.
Questo farmaco biotecnologico è un anticorpo monoclonale interamente umano appartenente alla classe delle immunoglobuline, che si lega al recettore PD-1 (Programmed Cell Death-1), bloccandolo.
In questo modo, cemiplimab potenzia le risposte delle cellule T, comprese le risposte antitumorali.
È indicato per il trattamento di pazienti adulti con carcinoma cutaneo a cellule squamose metastatico o localmente avanzato che non sono candidati ad intervento chirurgico curativo o radioterapia curativa.
Il prodotto viene somministrato per via endovenosa e la terapia deve essere iniziata e monitorata da medici esperti nel trattamento di tumori.
Tra le controindicazioni di questo farmaco, la gravidanza e l’allattamento. La donna che viene trattata con cemiplimab, deve essere avvertita di non allattare durante il trattamento con cemiplimab e per almeno 4 mesi dopo l’ultima dose.
Con cemiplimab possono verificarsi reazioni avverse immuno-correlate. La maggior parte di queste, comprese le reazioni gravi, si sono risolte dopo l’inizio di un’adeguata terapia medica o dopo la sospensione di cemiplimab.