Non solo CER e Gruppi di autoconsumo. Anche chi installa un impianto fotovoltaico sulla propria casa può accedere agli incentivi gestiti dal GSE a patto di avere due utenze elettriche intestate in due immobili diversi e di “collegarle” allo stesso pannello. In questo caso infatti si rientra nella configurazione dell’Autoconsumatore virtuale a distanza e diventa possibile ottenere due benefici: il risparmio in bolletta per l’utenza direttamente collegata al pannello, e l’incasso della Tariffa incentivante per il consumo della seconda utenza. Per questa configurazione non è possibile accedere al contributo PNNR a fondo perduto per l’installazione dell’impianto ma si può usufruire del bonus fiscale del 50% o 36%, a seconda che si tratti di prima o seconda casa.
Due case un pannello
Tecnicamente l’autoconsumatore virtuale a distanza è un soggetto titolare di almeno due punti di connessione distinti: uno collegato a un’utenza di consumo e uno a cui è collegato un impianto di produzione che si deve trovare in una zona diversa ma nell’ambito di una stessa cabina primaria (snodo della rete verso le cabine secondarie e di qui verso singole utenze). In città una cabina primaria può coprire fino a quattro quartieri, e nei centri rurali fino a quattro comuni, questo significa che ci sono molte possibilità di approfittare dei vantaggi economici offerti da questo sistema. In pratica chi è intestatario di due utenze, ad esempio casa e ufficio, casa e negozio, casa e box in un altro condominio, può installare un impianto unico e costruirsi una rete virtuale di consumo condiviso e ottenere i benefici del risparmio diretto e l’incentivo su quello virtuale.
Quanto vale l’incentivo
Il meccanismo di calcolo da parte del GSE, infatti, è lo stesso per tutte le configurazioni, per cui la Tariffa incentivante viene riconosciuta sulla quota complessiva di consumi registrata alla stessa ora da tutti i punti di prelievo presenti nella configurazione rispetto alla produzione oraria dell’impianto. Così ad esempio posta una produzione di 100 e un consumo di 70 sommando tutte le utenze, ossia quella collegata direttamente e quelle che fanno parte della rete virtuale dell’autoconsumatore a distanza, l’incentivo sarà su 70, mentre la quota in eccesso potrà essere venduta tramite il sistema del Ritiro dedicato.
Incentivi anche in caso di accumulo
In pratica quando ci si trova nell’immobile dove sono installati i pannelli, l’energia solare viene co-consumata direttamente, generando il massimo risparmio possibile sulla bolletta elettrica. Negli orari in cui il proprietario si trova nell’altro immobile, invece, l’energia prodotta dai pannelli viene “condivisa” virtualmente attraverso la rete elettrica e si ottiene in termini economici un beneficio maggiore rispetto alla vendita diretta. Per l’energia “condivisa” virtualmente si ottiene la tariffa incentivante GSE (10,4 c€/kWh) più il contributo ARERA (0,8 c€/kWh). E’ anche possibile installare batterie di accumulo e anche l’energia immagazzinata contribuisce al conteggio, in quanto l’obbiettivo degli incentivi è appunto quello di favorire l’autoconsumo.
Come presentare la domanda
La richiesta per ottenere la Tariffa incentivante si presenta esclusivamente online attraverso il portale del GSE, utilizzando le proprie credenziali SPID o quelle fornite dal gestore. La procedura è completamente digitale: dopo aver caricato la documentazione richiesta – schema elettrico dell’impianto, verbali dei contatori e titoli di proprietà degli immobili – il sistema genera automaticamente la dichiarazione da firmare digitalmente. A differenza di altri incentivi che hanno finestre temporali limitate, per l’Autoconsumatore a distanza è possibile fare richiesta in qualsiasi momento dopo l’installazione dell’impianto. L’istruttoria del GSE dura al massimo sessanta giorni. Gli incentivi percepiti per l’energia condivisa sono integralmente esenti da imposte per l’intera durata ventennale del riconoscimento.