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Aster “settembrini”: coltivazione, cura e potatura

Noti con il nome di settembrini, gli aster incantano con i loro meravigliosi fiori simili alle margherite e colorati dalle sfumature del viola, fucsia, rosa, azzurro, blu e bianco. La loro fioritura va dalla tarda estate a ottobre, illuminando così il grigiore autunnale, un aspetto che li rende estremamente apprezzati, tenendo conto che in questo periodo molte piante sono prossime invece al riposo invernale. Questa romantica pianta perenne e rustica impreziosisce giardini e terrazzi: oltre alla sua bellezza e alla fioritura prolungata e abbondante, tra i suoi punti di forza spiccano anche la resistenza notevole e la facile manutenzione. Coltivare i settembrini in vaso e giardino è semplice, come anche prendersene cura, assicurandosi con semplici accorgimenti una loro crescita rigogliosa.

Aster e l’esposizione: cosa sapere

Bellezza, eleganza, colore e resistenza si fondono negli aster, meravigliosi fiori appartenenti alla famiglia delle Asteraceae. Questa varietà è originaria di America settentrionale, Asia e Europa e comprende molte specie, che si differenziano tra di loro in tanti aspetti, come colore e portamento. Tra queste sono comprese ad esempio l’aster alpino, dai fiori viola e blu, l’aster pink star, sui delicati toni del rosa, e l’aster oblongifolium, che si distingue per i suoi piccoli fiori rosa-lavanda. L’aster va seminato tra marzo e maggio e fiorisce tra la fine dell’estate e l’autunno inoltrato.

Conosciuta anche come margherita di S. Michele o astro, questa pianta perenne prospera in pieno sole, malgrado cresca comunque in caso di un’ombra moderata. Il settembrino si sviluppa in modo rigoglioso se riceve 6-8 ore di sole diretto al giorno e nei luoghi molto ombrosi potrebbe non fiorire. Seppur prediliga climi temperati, sopporta il freddo, anche temperature sottozero, aspetto che dimostra la sua robustezza. I suoi nemici sono l’umidità e i ristagni idrici, dovendo essere protetto dalle correnti d’aria.

Anche se la pianta si adatta ai diversi tipi di suolo, preferisce un terreno ben drenato, con ph neutro, fertile e leggero. Visto che i ristagni rappresentano una minaccia per i settembrini, è consigliabile aggiungere sabbia oppure perlite nel substrato per migliorare il drenaggio.

Coltivazione in giardino e vaso dell’aster

Oltre che resistenti, i settembrini si prestano ad abbellire giardini, aiuole, bordure e terrazzi e sono anche semplici da coltivare e curare. Per quanto riguarda la semina in piena terra, i semi vanno posti in un luogo soleggiato e in un terreno drenato, interrandoli a una bassa profondità, compresa tra 0,5 e 1 centimetro, facendo così in modo che la luce ne faciliti la germogliazione. Tra i semi va lasciata una distanza di circa 8 centimetri. Successivamente, per garantire una crescita vigorosa, è necessario diradare le piantine per poi distanziare le piante adulte tra i 30 e 45 centimetri.

Gli aster possono essere coltivati anche in vaso, dovendo però in questo caso prediligere delle varietà nane, in modo tale da scongiurare problematiche a livello di spazio. Il vaso utilizzato deve essere capiente, dotato di fori di drenaggio e sul fondo bisogna posizionare uno strato di argilla espansa per contrastare i ristagni di acqua. I semi vanno interrati a una profondità di 0,5-1 centimetro e il vaso va posto in un ambiente areato, con un clima moderato e in un punto soleggiato o semiombreggiato. Se necessario bisogna dedicarsi alle operazioni di rinvaso in primavera, ricorrendo a un recipiente poco più grande. Avendo bisogno di molta luce, i settembrini si sviluppano meglio se coltivati esternamente, anche se crescono comunque negli interni.

Cura degli aster: consigli utili

Nonostante siano molto resistenti, i settembrini necessitano di alcuni accorgimenti nella loro cura. Per quanto riguarda le irrigazioni bisogna tenere conto di come non tollerino i ristagni idrici, responsabili di muffe e marciume radicale: proprio per questo, vanno evitate le annaffiature quotidiane e tra una e l’altra è importante verificare sempre prima che il terreno sia asciutto. Le irrigazioni vanno potenziate in estate, facendo sì però che il terreno non sia zuppo, a differenza dell’inverno, periodo in cui diradarle. Ogni 15 giorni è possibile ricorrere a del fertilizzante liquido per piante da fiore da diluire nell’acqua per fornire il giusto nutrimento alla pianta e ottenere una fioritura ottimale.

Per mantenere gli aster in salute, preservarne la robustezza e assicurarsi una loro fioritura abbondante, è necessario dedicarsi alle operazioni di potatura. In primavera si procede ad eliminare le parti danneggiate, la vegetazione in eccesso e i germogli incrociati e sottili, per migliorare la circolazione dell’aria. Dopo la fioritura, in tardo autunno si rimuovono gli steli secchi.

Altri accorgimenti nella cura dell’aster

Nella manutenzione dell’astro bisogna mettere in campo i giusti accorgimenti per quanto riguarda le malattie e i parassiti. La pianta è incline al mal bianco, fungo determinato da una cattiva circolazione dell’aria e da troppa umidità, che si presenta sotto forma di muffa biancastra su foglie e steli. Per eliminare questa problematica si deve ricorrere a fungicidi ad hoc o prodotti a base di zolfo e rimuovere le foglie infette. In ottica di prevenzione, è importante non bagnare eccessivamente la pianta e assicurarsi che abbia una buona circolazione dell’aria.

Il settembrino è anche soggetto ad altre malattie fungine, come ruggine e marciume radicale, che insorgono per via dell’umidità eccessiva, dovendo migliorare il drenaggio, ridurre le annaffiature e usare fungicidi specifici. Inoltre, l’astro è incline all’attacco di acari tipicamente quando il clima è secco e caldo, come il ragnetto rosso, e delle lumache, responsabili di tagli e buchi sulle foglie. In questi casi bisogna intervenire prontamente con soluzioni naturali, come sapone molle potassico oppure olio di neem, o pesticidi specifici.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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