14 Novembre 2025

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    Lithops: cura, coltivazione, varietà e prezzo dei “sassi viventi”

    Sembrano sassi, ma sono piante. Si chiamano Lithops, sono succulente e appartengono alla famiglia delle Aizoaceae. Piccole ed esteticamente particolari, queste piante grasse arrivano dalle regioni dell’Africa meridionale e dalla Namibia, dove il clima è molto diverso dal nostro e dove l’estate è calda e l’inverno è mite. Particolari e assolutamente uniche nel loro genere, queste piantine hanno la capacità di mimetizzarsi tra le rocce, aspetto che consente loro anche di proteggersi in modo del tutto naturale dai predatori. Crescono lentamente, sviluppando coppie di foglie carnose divise da una fessura centrale, da cui spuntano fiori a forma di margherita nella stagione autunnale. Questa straordinaria adattabilità li rende piante perfette per chi cerca un connubio tra estetica originale e resistenza alle condizioni più secche. Ma come ci si prende cura dei Lithops e come si coltivano? Qui una guida completa, alla scoperta dei sassi viventi.

    Cura dei Lithops: consigli pratici per i “sassi viventi”
    Prendersi cura dei Lithops significa rispettare il loro ciclo vegetativo. La luce è essenziale: queste piante prosperano con esposizione luminosa intensa, ma è fondamentale evitare il sole diretto nelle ore più calde. Troppa luce diretta può bruciare le foglie, alterandone i colori e compromettendo la salute della pianta.

    Il terreno deve essere ben drenante. La combinazione ideale prevede sabbia grossolana, pietrisco e terriccio per succulente, in modo da evitare ristagni d’acqua che potrebbero causare marciume radicale. I Lithops necessitano di annaffiature limitate: durante il periodo di riposo vegetativo (primavera ed estate) è sufficiente fornire acqua solo occasionalmente. Con l’arrivo dell’autunno, invece, quando la pianta produce nuove foglie, si può aumentare leggermente l’irrigazione, sempre con moderazione.

    Un trucco utile per chi coltiva Lithops in casa è osservare attentamente la pianta: foglie morbide o rugose indicano bisogno d’acqua, mentre foglie gonfie possono segnalare un eccesso di irrigazione.

    Coltivazione dei Lithops: come farli crescere in casa
    Coltivare i Lithops in appartamento è possibile anche in spazi ridotti. Vasi piccoli e profondi consentono alle radici di svilupparsi senza ostacoli, mentre posizionare la pianta vicino a finestre luminose garantisce l’apporto di luce necessario. La temperatura ideale è compresa tra 15°C e 25°C ed è importante evitare ambienti troppo umidi, soprattutto durante l’inverno.

    Chi desidera un controllo più preciso sul microclima può utilizzare mini-serre domestiche o coperture trasparenti che mantengano temperatura e umidità costanti. Per le piante coltivate all’aperto, è essenziale ripararle da piogge intense e gelate improvvise, replicando le condizioni aride dei loro habitat originari.

    Varietà di Lithops: forme e colori più diffusi dei “sassi viventi”
    Esistono numerose varietà di Lithops, ciascuna con caratteristiche uniche. Tra quelle più gettonate e conosciute, è bene ricordare:

    Lithops aucampiae: sfumature rosate e verdi, superficie liscia e lucida;
    Lithops karasmontana: macchie marroni che richiamano la terra arida africana;
    Lithops lesliei: striature simmetriche e toni grigio-verdi;
    Lithops optica: forma quasi perfettamente sferica con colori pastello delicati;
    Lithops dorotheae: pattern complessi e tonalità che vanno dal beige al marrone scuro.

    La diversità estetica li rende ideali per collezioni, terrari e composizioni decorative. Alcune varietà rare possono raggiungere valori significativi sul mercato, trasformando il loro possesso in un vero e proprio investimento per gli appassionati.

    Lithops: curiosità e consigli pratici
    I Lithops sono perfetti da tenere esposti in casa: coltivarli è semplice e l’effetto estetico che donano è molto apprezzato anche da chi non è abituato al pollice verde. I fiorellini, che generalmente nascono in autunno, sono molto simili a margherite e rispetto al corpo della piantina sono di grandi dimensioni. Il contrasto è dunque immediato e rende i Lithops ancora più unici.

    Il loro nome deriva dal greco lithos (pietra) e ops (simile a), un chiaro richiamo al loro mimetismo naturale. Sapevate che sono piante longeve? Se curate in modo adeguate, un Lithops può vivere oltre 20 anni: quasi un quarto di secolo, insomma.

    Infine, ma non per minore importanza, questi sassi viventi sono perfetti per interni moderni: infatti, si adattano bene a composizioni minimaliste, terrari di vetro e decorazioni da scrivania. Ottime anche come idea regalo.

    Perché scegliere i Lithops
    I Lithops rappresentano l’equilibrio perfetto tra estetica e semplicità di cura; con pochi accorgimenti, luce adeguata e annaffiature mirate, è possibile avere in casa piante scenografiche e resistenti. I “sassi viventi” sono la scelta ideale per chi ama la natura ma dispone di poco tempo: grazie a loro, trasformare finestre, terrazzi o balconi in piccoli angoli di deserto africano non sarà più impossibile. LEGGI TUTTO

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    Cosmetici bio dagli scarti dei pistacchi

    Kymia nasce a Bronte, nel cuore della Sicilia, ai piedi dell’Etna, da un’intuizione semplice ma potente: trasformare ciò che oggi è considerato uno scarto agricolo in una risorsa preziosa per la salute e la longevità. L’idea prende forma osservando il potenziale inespresso del mallo del pistacchio, una materia prima ricchissima di antiossidanti e polifenoli che, pur essendo di altissimo valore biologico, viene quasi sempre eliminata durante la lavorazione del frutto. Arianna Campione e Anna Cacopardo sono le cofondatrici di Kymia, startup nata nel 2022 in un territorio simbolo del pistacchio siciliano.

    Startup

    Dal siero di latte i prodotti per la cosmesi

    di Gabriella Rocco

    08 Novembre 2025

    Dal mallo del pistacchio alla cosmetica
    Arianna Campione, medico odontoiatra specializzata in medicina estetica anti-age e cosmetologia, e Anna Cacopardo, esperta in marketing industriale e startup, con competenze differenti ma unite da una stessa visione, hanno deciso di partire dal luogo d’origine del pistacchio, Bronte, per creare un’impresa pionieristica capace di valorizzare il territorio e generare un impatto ambientale positivo.

    Il cuore dell’innovazione risiede nello sviluppo di una tecnologia proprietaria di estrazione e purificazione che preserva l’integrità dei principi attivi del mallo del pistacchio, trasformandoli in ingredienti funzionali, stabili e performanti. “Non si tratta più di scarto, ma di una nuova risorsa biologica che trova una seconda vita grazie alla ricerca scientifica”. La tecnologia, replicabile e sostenibile, è basata su un modello di economia circolare che valorizza scarti agricoli sottraendoli all’incenerimento e alle discariche.

    Food e ambiente

    Cibo del futuro, la biotecnologia aiuta a creare alimenti più sani e sostenibili

    di Gabriella Rocco

    05 Novembre 2025

    Il processo di estrazione sostenibile
    La startup ha brevettato a livello internazionale un processo proprietario di estrazione sostenibile che consente di isolare dal mallo del pistacchio molecole bioattive di grande valore, come i polifenoli, senza l’uso di solventi chimici dannosi.

    “Il primo prodotto sviluppato, M-Active, rappresenta il risultato di questa ricerca: un ingrediente naturale ricco di antiossidanti, interamente sviluppato in Italia con un approccio circolare e rispettoso dell’ambiente”, raccontano le fondatrici. Kymia sta attualmente concludendo un round di investimento da 800 mila euro, che si aggiunge ai 135 mila euro già raccolti negli anni precedenti. I primi capitali hanno consentito l’ingresso nel mercato della cosmetica. “La nostra ambizione è quella di diventare un punto di riferimento per l’innovazione biotech italiana nel campo della longevità naturale, partendo dal Made in Italy”. LEGGI TUTTO