Startup, ricerca e imprese si incontrano a Ecomondo 2025 per presentare proposte capaci di tradurre la scienza in soluzioni ambientali reali, dal ciclo dell’acqua alla bioeconomia circolare. La 28esima edizione dell’evento internazionale di Italian Exhibition Group (IEG) sulla green, blue and circular economy, in programma alla Fiera di Rimini dal 4 al 7 novembre, conferma la presenza dell’Innovation District con 40 startup italiane e internazionali, selezionate per l’alto contenuto tecnologico delle loro proposte. Dalla bioeconomia rigenerativa alla gestione intelligente dell’acqua, dal riciclo avanzato dei materiali all’agritech circolare, le giovani imprese presenti porteranno soluzioni in grado di connettere digitale, ambiente e produttività sostenibile.
Tutte le startup di Ecomondo 2025
 L’edizione 2025 di Ecomondo riserva un ruolo strategico alle startup e alle nuove realtà imprenditoriali con l’area Innovation District. Questa sezione specializzata è un vero e proprio hub di business development, dove prende forma un ecosistema di open innovation pensato per mettere in connessione imprese, startup, centri di ricerca, istituzioni e investitori, favorendo il trasferimento tecnologico, la nascita di collaborazioni e la contaminazione tra competenze. L’Innovation District di Ecomondo è lo spazio espositivo dedicato alle tecnologie emergenti, alle startup più promettenti e alle soluzioni innovative per accelerare la transizione ecologica e l’economia circolare. Le 20 startup presenti in fiera e che hanno risposto alla call di Ecomondo 2025.
ParaStruct GmbH (Austria, settore Waste as Resource)
 Azienda che sviluppa materiali da costruzione a basso impatto ottenuti da flussi minerali e residui biogeni. La tecnologia consente di realizzare prodotti strutturali come lo screed con funzioni di “carbon sink”, sostituendo sabbia e cemento con materiali riciclati. La soluzione combina alte prestazioni, economicità e sostenibilità, rispondendo alle esigenze dell’edilizia del futuro e riducendo le emissioni di CO2.
4peopleHolding SRL (Trentino-Alto Adige, settore Water Cycle & Blue Economy)
 Ha sviluppato HydraX, un sistema di depurazione basato sulla cavitazione controllata e sull’insufflazione di ozono on-demand. La tecnologia riduce drasticamente la produzione di salamoie e i consumi energetici rispetto ai dissalatori tradizionali, garantendo al tempo stesso un’efficace rimozione di sostanze nocive e una migliore qualità delle acque reflue, rendendole riutilizzabili in ottica circolare.
Agricolture Biodiversity and Technologies – Abit Agritech (Lombardia, settore Site & Soil Restoration)
 Propone una piattaforma digitale che misura e valorizza la salute del suolo, integrando dati georeferenziati, analisi fisico-chimiche e algoritmi di intelligenza artificiale. Lo strumento fornisce KPI ESG utilizzabili lungo la filiera agroalimentare, certifica pratiche rigenerative e supporta la compliance normativa, distinguendosi per l’approccio scientificamente validato e la verticalità sul tema della biodiversità del suolo.
Aqua Farm (Piemonte, settore Bioenergy & Agriculture)
 Progetta impianti acquaponici ad alta efficienza che consentono la produzione integrata di ortaggi e pesce con consumi minimi di acqua ed energia. Il sistema, brevettato e automatizzato, integra monitoraggio IoT e controllo remoto, abbattendo i costi operativi e garantendo tracciabilità completa. Si distingue per la capacità di ridurre drasticamente l’uso di suolo e agrofarmaci, offrendo una soluzione scalabile e sostenibile.
CDC Studio (Toscana, settore Waste as Resource)
 Specializzata nel riciclo circolare degli scarti tessili, ha brevettato soluzioni che trasformano rifiuti complessi in polimeri ad alte prestazioni e coating innovativi. I processi non richiedono separazione delle fibre né additivi, risultando compatibili con impianti industriali esistenti. L’azienda offre così nuove materie prime per moda, arredo, design e automotive, riducendo costi e impatti ambientali.
CENTROTERRA (Emilia-Romagna, settore Site & Soil Restoration)
 Produce biofertilizzanti rigenerativi derivati da scarti agricoli attraverso un processo brevettato a basso consumo energetico. I prodotti migliorano la ritenzione idrica e la resilienza dei suoli, risultando idonei sia per agricoltura biologica e rigenerativa sia per applicazioni domestiche e hobbistiche. L’innovazione risiede nella rapidità del processo statico e nelle proprietà specifiche come la presenza di struvite e il rilascio bilanciato dell’azoto.
D.W.S (Emilia-Romagna, settore Water Cycle & Blue Economy)
 Presenta CONSTANCE, un sistema brevettato di controllo automatico per impianti di depurazione convenzionali. Basato su sensori economici e affidabili (pH, redox, ossigeno disciolto), permette di ridurre i consumi energetici fino al 60% e ottimizzare i processi biologici. L’uso di algoritmi di machine learning assicura monitoraggio continuo e gestione intelligente delle risorse.
Dabohn (Emilia-Romagna, settore Water Cycle & Blue Economy)
 Ha sviluppato un software operativo ibrido che controlla in tempo reale macchine e impianti industriali, apprendendo nel tempo e garantendo ottimizzazione continua. La soluzione integra intelligenza artificiale, modelli matematici e machine learning, agendo come un vero “pilota automatico” degli impianti e migliorando sia l’efficienza energetica sia la manutenzione predittiva.
Eco8 (Trentino-Alto Adige, settore Bioenergy & Agriculture)
 Propone un applicativo cloud che collega in tempo reale tutti gli attori della filiera del biogas, monitorando logistica e prescrizioni di settore e calcolando la carbon footprint secondo standard certificati. La soluzione è modulare, intuitiva e scalabile, con l’obiettivo di rendere più efficiente e sostenibile l’intero ecosistema del biogas.
Etrash (Veneto, settore Waste as Resource)
 Offre un sistema integrato composto da un cestino intelligente con visione artificiale e una piattaforma cloud. Il cestino riconosce i rifiuti con una precisione superiore al 95%, attiva lo smistamento automatico e invia dati su KPI ambientali ed ESG. La tecnologia riduce fino al 40% l’indifferenziato, taglia i costi e migliora la sostenibilità delle aziende clienti.
GEOMATRIX (Trentino-Alto Adige, settore Waste as Resource)
 Sviluppa compound polimerici ad alte prestazioni ottenuti da materie prime riciclate come plastiche e scarti legnosi. La tecnologia brevettata riduce fino al 50% le emissioni di CO? rispetto all’ABS vergine, mantenendo competitività economica. I materiali possono essere riciclati più volte senza perdita di caratteristiche, rappresentando una soluzione innovativa nel settore delle plastiche rigide.
InnoChem srl (Lombardia, settore Waste as Resource)
 Porta avanti la tecnologia TextInOL, che consente di trattare e valorizzare rifiuti tessili misti post-consumo e industriali, trasformandoli in biocarburanti e nuove molecole chimiche. Il processo non richiede pretrattamento meccanico ed è integrabile in filiere esistenti, riducendo costi di trasporto e impatto ambientale.
Re.Nova Plast (Marche, settore Waste as Resource)
 Introduce OLIFOUR, un polimero termoplastico riciclato ad alte prestazioni per il settore calzaturiero. La proposta si fonda su un approccio di eco-progettazione che prevede il recupero e il riuso degli stessi materiali a fine vita, chiudendo il ciclo produttivo e trasformando le calzature in veri prodotti circolari.
SIEve (Lombardia, settore Water Cycle & Blue Economy)
 Ha sviluppato un filtro innovativo a base di red mud, scoria metallurgica rigenerabile, capace di rimuovere metalli pesanti, inquinanti organici e micro-patogeni dalle acque reflue. Il sistema è modulare e riduce costi e complessità impiantistiche, trasformando un rifiuto industriale in risorsa utile per la depurazione.
STE – Sanitizing Technologies and Equipments (Marche, settore Waste as Resource)
 Presenta Sanify, un sistema che sanifica e insacchetta automaticamente i rifiuti ospedalieri, riducendone la classificazione da pericolosi a speciali. La tecnologia garantisce maggiore sicurezza per gli operatori, abbattimento dei costi di smaltimento e tracciabilità del processo, rappresentando un’innovazione nel settore sanitario.
TERAMODUS (Abruzzo, settore Waste as Resource)
 Ha sviluppato un kit retrofit e una stazione di battery swap per convertire mezzi con motori termici in veicoli elettrici, con particolare applicazione nel settore della raccolta rifiuti. L’approccio consente di ridurre sprechi, abbattere i costi di ricarica e prolungare il ciclo di vita dei veicoli, offrendo una soluzione sostenibile e scalabile.
The EEM Team Spin-Off company (Lombardia, settore Environmental Monitoring & Earth Observation)
 Spin-off universitario che sviluppa software e soluzioni per l’analisi di dati geofisici ed elettromagnetici, integrando AI e modellistica idrogeologica. Le applicazioni riguardano la gestione delle acque sotterranee, l’esplorazione mineraria e la resilienza delle georisorse, con strumenti avanzati integrabili in piattaforme GIS.
Vortex (Piemonte, settore Waste as Resource)
 Ha brevettato un processo di upcycling che trasforma matrici vegetali deperibili in farine e ingredienti funzionali ad alto valore aggiunto per food, petfood e cosmetica. La tecnologia preserva le proprietà bioattive e si caratterizza per modularità, scalabilità e utilizzo di energia rinnovabile, riducendo sprechi e impatti ambientali.
W.N.T. (Lombardia, settore Circular & Regenerative Bio-Economy)
 Sviluppa rivestimenti nanotecnologici anticorrosivi a base ceramica che sostituiscono la cromatura tradizionale, altamente impattante. La soluzione garantisce prestazioni comparabili in termini di resistenza e durezza, ma con maggiore sostenibilità, trovando applicazione in settori come automotive e aerospace.
We are bi-rex (Lombardia, settore Circular & Regenerative Bio-Economy)
 Ha brevettato una tecnologia per estrarre fibra cellulosica da scarti agroalimentari senza processi chimici, offrendo una valida alternativa alla cellulosa da legno. La materia prima ottenuta è già validata per applicazioni industriali nel packaging e nel tissue, con vantaggi in termini di disponibilità, sostenibilità e tracciabilità.
Sempre all’interno dell’Innovation District, saranno presenti anche 20 startup selezionate nell’ambito del progetto Lab Innova for Africa “Luca Attanasio”, promosso da Agenzia ICE in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Le realtà, provenienti da Marocco e Tunisia, operano nei settori della green economy e dell’economia circolare, rafforzando il ponte tra Europa e Mediterraneo che Ecomondo presidia da anni. LEGGI TUTTO