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Tumori: nuovo studio su un complesso proteico

Tumori: prevenzione e terapie

I ricercatori da anni cercano di saperne di più sul ruolo di questa sostanza, e ora finalmente si apre una strada

Sanihelp.it – Lo studio, sostenuto da Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, è stato pubblicato sulla rivista eLife ed è stato svolto dai ricercatori dell’Istituto di ricerca genetica e biomedica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irgb), in collaborazione con l’Università di Otago (Nuova Zelanda) e l’Australian National University (Australia).

I dati dell’Associazione italiana registri tumori (Airtum), in collaborazione con l’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), fanno sapere che in Italia nel 2020 sono stati diagnosticati circa 1.030 nuovi casi di tumore al giorno e che il numero totale nel corso dell’intero anno è stato di oltre 376.000.
In alcuni tumori sono state rinvenute mutazioni nei geni che codificano per un complesso proteico noto come coesina.  

«La coesina contribuisce a una corretta divisione cellulare, all’organizzazione tridimensionale del nucleo e alla regolazione dell’espressione genica», spiega Antonio Musio, ricercatore dell’Istituto che ha condotto lo studio.

Se la coesina non funziona correttamente, la cellula si destabilizza, cresce in maniera incontrollata e si trasforma in cellula tumorale. 

I molteplici ruoli del complesso proteico offrono anche l’opportunità di inibire la crescita delle cellule tumoraliinterferendo con le vie biochimiche che dipendono dalla funzione della coesina stessa.
«Nella ricerca abbiamo studiato l’efficacia di 3.009 composti chimici, di cui 2.399 approvati dalla Food and Drug Administration (FDA), nell’inibire la crescita delle cellule tumorali con mutazioni a carico della coesina», aggiunge Musio «Dallo screening sono stati selezionati 206 composti e particolarmente interessante si è rivelato il composto LY2090314. Inibendo il gene GSK3, tale composto attiva la via biochimica di Wnt, una famiglia di glicoproteine, determinando un’efficace riduzione della crescita cellulare». 

Dopo anni di ricerche volte a comprendere il ruolo della coesina nello sviluppo tumorale, la speranza è quella di aprire la strada a nuove terapie.


Fonte: http://www.sanihelp.it/rss/rss_salute.xml

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