Tumori: prevenzione e terapie
Il tetto di 500 milioni si è dimostrato insufficiente
Sanihelp.it – Non sono bastati 500 milioni, il tetto fissato per il Fondo dei farmaci innovativi oncologici è stato sfondato di 464,2 milioni, con una spesa di 964,2 milioni di euro. Il Fondo, istituito nel 2017, per la prima volta si rivela insufficiente, e il rischio è che i pazienti non possano più accedere in tempi brevi alle terapie innovative antitumorali.
Diverso il caso dei farmaci innovativi non oncologici, che con una dotazione identica (500 milioni) hanno fatto registrare nel 2020 un avanzo di 193 milioni di euro.
È chiaro che nel campo dei farmaci innovativi necessiti una riforma che preveda l’aumento delle risorse per i trattamenti oncologici, oppure dei meccanismi di compensazione in caso di sfondamento di una delle due fonti.
Andrebbe prevista anche una maggiore permanenza nel fondo, che attualmente è di 36 mesi, per i farmaci per i quali non esistano alternative terapeutiche valide al momento della perdita della caratteristica di innovatività.
Queste e altre idee sono state proposte durante il Webinar, organizzato dal Centro Studi Americani, dal titolo: I fondi per i farmaci innovativi: una best practice italiana che può essere migliorata.
«Oggi comprendiamo cosa significa non investire abbastanza in Sanità – spiega Alessandra Sartore, Sottosegretaria all’Economia e alle Finanze – per quanto riguarda i Fondi per i farmaci innovativi non oncologici e innovativi oncologici, condivido la necessità di far qualcosa sulla flessibilità nella loro gestione e sull’estensione della durata dell’innovatività. Possiamo andare avanti su una nuova contabilizzazione delle terapie innovative. È fondamentale approfondire attraverso un dialogo aperto con il Parlamento per garantire l’accesso all’innovazione da parte di tutti i pazienti».