Fitness
La cantante è apparsa sui social in versione smagliante, a detta di alcuni fan quasi irriconoscibile. Il suo segreto è in una particolare forma di allenamento ideata negli anni Novanta fa da un giapponese.
Sanihelp.it – Sfogliando il profilo Instagram della cantante Noemi, al secolo Veronica Scopelliti, non è difficile notare un cambiamento graduale nel fisico e nel volto, che sono andati snellendosi. Anche le chiome, per la verità, hanno assunto una nuova nuance di rosso. Ma forse è proprio con il post del 29 maggio scorso, in cui l’artista appare in tuta, appesa a una corda nel bel mezzo di quella che sembra una sessione di fitness all’aperto, che la trasformazione si fa più evidente.
Dopo circa un mese, lo scorso 21 giugno, arriva anche la foto della cosiddetta prova costume: non in spiaggia, ma in una vigna, dove Noemi, in versione tintarella di luna, si mostra in bikini, strappando molteplici complimenti ai follower. Tra di essi non manca chi ammette di stentare a riconoscerla. Ma è proprio lei. E, leggendo tra i commenti ai vari post, è possibile scoprire anche il segreto di questa nuova forma fisica: a quanti, infatti, le chiedevano se fosse merito del crossfit (che l’artista pratica da tempo), Noemi ha invece risposto che sta praticando il metodo o protocollo Tabata.
Non ne hai mai sentito parlare? Come spiega sul proprio canale YouTube il dottor Filippo Ongaro, esperto in scienze dello sport e già medico d’equipaggio degli astronauti dell’ESA (l’Agenzia Spaziale Europea), il protocollo Tabata, messo a punto negli anni Novanta dallo scienziato giapponese Izumi Tabata, rappresenta un tipo di High Intensity Interval Training, cioè un tipo allenamento in cui si porta l’intensità del lavoro a livelli molto elevati, riducendo il volume dell’attività, per stimolare un aumento del consumo massimo di ossigeno.
Anche se nel tempo sono state sviluppate molteplici tipologie di workout basate sul metodo Tabata, il protocollo originale prevede 20 secondi di attività ultra intensa, seguiti da 10 secondi di riposo, ripetendo il tutto per 4 minuti consecutivi per un totale 8 cicli. Un protocollo pensato per chi è già allenato, quindi non adatto ai principianti.