Gli italiani per il cenone e il pranzo di Natale non badano a spese: quasi 3 miliardi di euro secondo la Coldiretti. Soldi spesi in tortellini, salumi, bollito, condimenti, panettone. Cibi spesso comperati in eccesso, almeno guardando i dati resi noti dall’associazione Waste Watcher che converrebbe andarsi a rivedere prima di stilare la lista della spesa edizione 2025: ogni famiglia l’anno scorso ha infatti gettato nella spazzatura cibo per 90-92 euro, il 15% in più rispetto all’anno precedente. Non si tratta solo di soldi buttati via, ma di circa 600 mila tonnellate di alimenti che si prevede finiranno direttamente dalla tavola alla pattumiera nei giorni tra Natale e Capodanno. Per un costo economico che supera i 9,6 miliardi di euro. Verranno gettati soprattutto i dolci: 4 italiani su 10 hanno confessato che gli anni scorsi sulle tavole sono rimasti maggiormente panettone e pandoro. Ma non sono gli unici: pane, antipasti, carni e formaggi fanno più o meno la stessa fine.
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Quali sono i cibi più sostenibili
Non si butta via niente
Il problema dell’eccesso di cibo in realtà vale tutto l’anno, non solo a Natale. Lo spreco alimentare in Italia vale infatti circa 14,1 miliardi di euro. Oltre 6 etti di cibo a testa, ogni settimana. Tra i rifiuti finisce soprattutto la frutta (24,3 grammi settimanali); il pane (21,2 grammi); le verdure (20,5 grammi), l’insalata (19,4). Secondo i dati di Eurostat, l’Italia è il Paese con il maggiore spreco alimentare domestico in Europa, seconda solo al Portogallo. Qualcosa però sta cambiando visto l’aumento delle associazioni che si occupano del recupero di cibo dopo-Natale: ce ne sono in ogni regione e il Wwf nel suo sito ne ha stilato una lista completa. Progetti che si fondano sulla collaborazione tra produttori, ristoranti e organizzazioni no profit. Un circolo virtuoso che fa bene al portafoglio e all’ambiente. Al momento, però la percentuale di italiani che si sono rivolti alle associazioni impegnate a recuperare il cibo integro ma avanzato, è appena il 2%. Ciò che sta cambiando però è la consapevolezza dei consumatori sul tema dello spreco a tavola e l’intenzione di voler modificare il proprio stile di vita. Per restituire valore al cibo, che non è un ornamento da esporre a tavola per poi buttarlo. Il primo gesto virtuoso da compiere è dentro le nostre case.
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Come ridurre lo spreco alimentare in casa
A Natale puoi… creare un menù intelligente
Anche gli chef italiani propongono un Natale sostenibile che si basa su tre cardini principiali: la riduzione degli sprechi, la valorizzazione degli ingredienti locali e la creatività nel riutilizzare gli avanzi. La prima regola per creare un menù intelligente è stimare con precisione prima di andare a fare la spesa, le porzioni in base al numero degli ospiti per evitare di cucinare in abbondanza; una volta in negozio preferire i prodotti a chilometro zero e una filiera corta, riducendo se possibile il consumo di carne come suggerito anche dal Wwf. Consigliati i prodotti stagionali, verdure come cavolo nero, zucca, finocchi, radicchio. “Se proprio vogliamo rimanere fedeli alle tradizioni e cucinare il pesce, scegliamo quello giusto – spiega ancora il Wwf che ha stilato un decalogo per il Natale e perfino una guida – Evitiamo specie come il pesce spada, gamberi tropicali, bianchetti (piccoli di sardine, alici e alacce), anguilla, merluzzo bianco (baccalà), nasello, triglia e cernia e tutte le specie di squali e razze. Sì, invece a: sugarello, zerro, tonnetto alletterato, tombarello, lampuga, e palamita. Anche i molluschi come vongole, cozze e ostriche sono una scelta che si può portare in tavola. Gli scarti di cucina? Bucce della frutta e della verdura, oltre a spezie, possono essere utilizzati per aromatizzare acqua e alcolici, dando vita a cocktail e bevande gustose e sostenibili”.
Tutto si trasforma
Sì perché il riciclo creativo è la parola d’ordine del dopo cenone o pranzo. E se non è il nostro forte ci sono app che ci vengono in aiuto. Come BigOven con un catalogo ampio di ricette; Svuotafrigo un motore di ricerca che propone 25 mila modi di cucinare gli avanzi per trasformarli in nuovi piatti; Mr.Cook permette di scattare una foto degli ingredienti in frigo e suggerisce ricette per utilizzarli prima che scadano; Cucinalo basata sull’intelligenza artificiale una sorta di chef virtuale con cui si può chattare per chiedere consigli e suggerimenti e poi Cookpad dove gli utenti condividono ricette antispreco. Ma queste sono solo le più famose. E poi perché non prevedere per gli ospiti una doggy bag simile a quelle che chiediamo nei ristoranti quando ci alziamo da tavola ormai sazi. Nessun imbarazzo, ormai non è più un tabù uscire con gli avanzi della cena. Per chi cucina è gratificante ed è un regalo per chi riceve la doggy bag. Per questo Natale 2025 in molti la consigliano per arginare gli sprechi natalizi. Consigliata anche da molti chef.
Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml

