Tumori: prevenzione e terapie
Con le Car-T axicabtagene ciloleucel rispondono 9 pazienti su 10
Sanihelp.it – Sono stati presentati all’ASCO (American Society of Clinical Oncology) i risultati di uno studio globale di fase II, multicentrico, ZUMA 5, che valuta axicabtagene ciloleucel in pazienti adulti con linfoma non-Hodgkin (NHL) indolente (a crescita lenta), recidivante o refrattario dopo almeno due precedenti linee di terapia.
Dopo una singola infusione, il 93% dei pazienti ha risposto alla terapia, risposta che è stata completa per l’80%, come valutato da un comitato di revisione indipendente.
Axicabtagene ciloleucel è un medicinale immunoterapico contenente cellule T autologhe ingegnerizzate, che si legano alle cellule tumorali.
Axicabtagene ciloleucel ha ottenuto dalla Fda (Food and Drug Administration) la designazione di terapia fortemente innovativa per il linfoma follicolare o il linfoma della zona marginale recidivanti o refrattari, dopo almeno due precedenti terapie.
In caso di approvazione, axicabtagene ciloleucel diventerebbe la prima e unica terapia cellulare con recettore antigenico chimerico delle cellule T (CAR-T) approvata per il trattamento di NHL indolenti recidivanti o refrattari.
«Lo scenario delle malattie oncoematologiche sta subendo un’importante rivoluzione. I dati dell’analisi intermedia dello studio ZUMA-5 sono molto incoraggianti e promettenti come dimostrato dall’elevato tasso di risposta globale e dai tassi di risposta completa. Pazienti che soffrono di alcuni linfomi non Hodgkin indolenti, come il linfoma follicolare, che sono maggiormente soggetti a recidive e hanno una maggiore probabilità di sviluppare la malattia in forma più aggressiva nel corso del tempo oggi possono contare una diversa opzione di trattamento», ha affermato Pier Luigi Zinzani, Professore Ordinario di Ematologia presso l’Istituto di Ematologia L. e A. Seràgnoli, Università di Bologna.