Il genere dell’euphorbia è veramente molto ampio, giacché comprende non solo piccoli arbusti e piante erbacee, bensì anche rampicanti e piccoli alberi. Non mancano, poi, anche piante succulenti, simili alle cactaceae. Vediamo come prendersi cura di queste piante.
Le varietà
Quando si parla dell’euphorbia non si può fare a meno di pensare alle oltre 2000 varietà che si trovano in natura. Ogni pianta è contraddistinta da forme, dimensioni e caratteristiche differenti a seconda della varietà e dell’habitat in cui si trova. Proprio per questo, è necessario considerare quelle varietà che si possono trovare più comunemente nei vivai, così da potersi prendere cura nel modo migliore della pianta.
Qui di seguito ecco una lista di quelle che si possono acquistare facilmente:
· Euphorbia milii: questa pianta, nota anche con il nome di spina di cristo, è un arbusto semi-succulento che troviamo nel Madagascar. Raggiunge i 70-90 cm di altezza con i suoi fusti eretti e spinosi e con fiori di colore rosso.
· Euphorbia trigona: nota anche come cactus africano o albero africano può raggiungere i 3 metri di altezza, anche se è una pianta succulenta.
· Euphorbia characias: questo arbusto che raggiunge i 120 cm si presenta con foglie lanceolate di colore verde-azzurro e fusti che emettono un lattice irritante.
· Euphorbia pulcherrima: è conosciuta più comunemente come stella di Natale ed è originaria del Messico. Questa pianta è caratterizzata da fiori rossi, anche se è possibile trovarne specie con fiori bianchi, rosa e variegati.
· Euphorbia helioscopia: è una pianta annuale che si trova facilmente nel nostro continente e può arrivare a un massimo di 40 cm di altezza. Si presenta con un fusto rossastro e cilindrico, foglie a spirale e piccoli fiori verdi.
La cura dell’euphorbia
Prendersi cura dell’euphorbia non è così complicato, giacché spesso vi sono alcune caratteristiche comuni tra le varie specie. Naturalmente è importante conoscere bene l’esemplare che si è acquistato, così da evitare qualunque problematica. Per esempio, la cura dell’euphorbia suppone la scelta di un buon terreno, di una posizione accogliente e di un clima abbastanza temperato e soleggiato, facendo attenzione all’esposizione diretta ai raggi solari. Inoltre, è importante rammentare che alcuni esemplari presentano un lattice bianco irritante che può uscire quando si effettuano dei tagli. Per questo è importante utilizzare guanti e non toccarsi gli occhi.
Dove posizionarla
Per quanto riguarda l’esposizione è sempre necessario considerare che vi sono delle differenze a seconda dell’euphorbia che si acquista. Per esempio, l’euphorbia milii va preservata dalla luce solare diretta delle ore più calde del giorno, ma ha comunque bisogno di molta luce per poter
crescere bene. L’euphorbia characias, invece, predilige posizioni ben soleggiate e si può coltivare con facilità in qualunque giardino. La stella di Natale, invece, ama la luminosità e quindi la si può collocare vicino a una finestra o in veranda, facendo attenzione alla luce diretta dei raggi solari. L’euphorbia helioscopia è una pianta che può ricordare il girasole per via del gradimento all’esposizione: infatti, i suoi fiori si volgono verso il sole.
Qual è il terreno migliore per l’euphorbia?
Tutte le varietà di euphorbia gradiscono un terriccio drenante: come succede molto spesso, le piante hanno bisogno di un terreno dove non possono presentarsi dei ristagni idrici. In questa maniera, si evita la comparsa del marciume radicale.
Come e quando annaffiare
A seconda della varietà di euphorbia si ha a che vedere con annaffiature moderate e sporadiche. La maggior parte degli esemplari che ricordano proprio i cactus richiedono meno acqua, mentre le altre la gradiscono, ma in quantità controllata. Il suggerimento è di controllare sempre lo stato del terreno: in caso di secchezza è importante annaffiare per evitare la comparsa di parti gialle.
Come e quando concimare
Per la concimazione è importante selezionare un prodotto idrosolubile che si può sciogliere con l’acqua dell’irrigazione. Questo tipo di prodotto è perfetto per le piante succulente, ma anche per tutte le altre varietà e va dato circa ogni 15 giorni durante la primavera-estate. Durante l’autunno-inverno si può ridurre la dose ogni 30 giorni.
La potatura dell’Euphorbia
Le diverse varietà non hanno bisogno di potature particolari: infatti, è importante eliminare le parti secche o troppo sporgenti che possono rovinare la forma della pianta.
Malattie e parassiti
Anche in tal caso è necessario considerare che le piante possono incorrere in problemi differenti. Per esempio, quelle che hanno fiori e foglie possono incorrere in parassiti o problemi che li fanno cadere. Poca acqua, ma anche temperature troppo fredde, sono delle ulteriori cause della caduta di queste parti. Le malattie fungine, poi, sono un altro comune problema dell’euphorbia ed è spesso causata da un’eccessiva irrigazione che porta alla comparsa di foglie macchiate di nero. La cocciniglia, ovvero degli insetti bianchi immobili sulla pianta, possono attaccare facilmente l’euphorbia. In tal caso, è necessario acquistare un prodotto apposito per la rimozione della cocciniglia. LEGGI TUTTO