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    Formicolio agli arti, i rimedi naturali

    Cure alternative

    di Stefania D’AmmiccoPubblicato il: 26-10-2021

    Come attenuare questo fastidioso disturbo senza effetti collaterali e recuperando una buona qualità della vita

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    Sanihelp.it -Il formicolio agli arti, alle mani e ai piedi, può essere davvero fastidioso.
    Esistono davvero moltissimi motivi per i quali questo sintomo si può presentare, e sarà sempre bene, nel caso in cui il formicolio continui per diverso tempo, rivolgersi al proprio medico.
    Infatti, se nella maggior parte si può trattare di motivazioni prettamente meccaniche, come accade a chi abbia infiammazioni a livello della schiena, in altri casi il formicolio può essere la spia di un problema sistemico più grande.
    In ogni caso, per poter gestire al meglio questo sintomo, oltre alle indicazioni mediche, esistono alcuni rimedi naturali che potrete mettere in pratica.
    Il primo consiste nell’assumere un integratore a base di curcuma e piperina. Questi due componenti consentono di eliminare le infiammazioni e di ridurre, quindi, anche il formicolio agli arti.
    La curcuma può essere usata anche per fare un massaggio alle parti colpite dal problema. Si realizzerà una pasta a base di curcuma e acqua e si massaggerà la pasta sulle parti colpite. Bisognerà fare attenzione al fatto per il quale la curcuma colori la pelle! Si consiglia, quindi, di non lasciare la pasta per troppo tempo sulla superficie dell’epidermide.
    Un altro rimedio antinfiammatorio è l’aglio. Esistono appositi preparati a base di aglio grazie ai quali è possibile ottenere i benefici legati a questo vegetale senza l’effetto collaterale dell’odore.
    La cannella è un altro ottimo rimedio per i formicolii. Si potrà assumere internamente in questo modo: in un bicchiere d’acqua tiepida si mescolerà un cucchiaio di cannella in polvere. Per chi voglia si potrà anche aggiungere un cucchiaino di miele. Si berrà la miscela al mattino a digiuno per una settimana.
    Un ottimo rimedio è anche costituito dall’uso degli impacchi caldi e freddi, che riattivano la circolazione. Si preparerà un impacco caldo da appoggiare sulle parti interessate, e si lascerà in posa per cinque minuti. Si farà seguire l’impacco dall’immersione o lo strofinamento delle parti con acqua fredda. Si potrà ripetere diverse volte.
    Infine, l’agopuntura è un ottimo rimedio per chi soffra da tempo di formicolii agli arti e di parestesie in generale. Infatti, consentirà di riattivare sia la circolazione sia il normale funzionamento del sistema nervoso.

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    Tumori e Long Covid: impatto negativo sulle cure

    Tumori: prevenzione e terapie

    di Elisa BrambillaPubblicato il: 12-10-2021

    I disturbi a lungo termine causati dalla Covid possono influenzare negativamente le terapie

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    Sanihelp.it – Un paziente oncologico su 6 con pregressa infezione da Sars Cov2 sviluppa i sintomi di long Covid, con stanchezza cronica e problemi respiratori.Lo sostiene uno studio presentato al congresso dell’European Society for Medical Oncology (ESMO), uno dei più importanti eventi mondiali nella lotta al cancro.Poiché la sopravvivenza dei pazienti oncologici alla Covid 19 va dal 60% all’80%, è necessario analizzare gli effetti post-malattia (long Covid) su queste persone.Ricordiamo che la pandemia non ha riguardato solo chi ha contratto il virus, ma c’è stata una notevole riduzione del numero di interventi chirurgici, delle terapie erogate e degli esami di prevenzione effettuati, con conseguenti diagnosi tardive.Per questo motivo i malati oncologici sono stati subito inseriti tra gli aventi diritto alla vaccinazione.In ogni caso, una delle caratteristiche di questa patologia è proprio quella di lasciare degli strascichi a lungo termine, in particolare spossatezza, tosse, affanno, perdita di peso.Le condizioni peggiori si sono riscontrate negli uomini con più di 65 anni, in quelli con altre malattie o con l’abitudine al fumo, il che ha determinato un aumento del rischio di morte.Anche la continuità delle cure oncologiche ha risentito di questa situazione, con interruzioni e variazioni.«Questi dati confermano la necessità di continuare a dare priorità ai pazienti oncologici, che rappresenta uno degli obiettivi principali che ESMO si è posta fin dall’inizio dell’epidemia», ha spiegato Antonio Passaro, responsabile della Comunicazione di ESMO, durante la conferenza stampa.«Considerando gli sforzi che i sistemi sanitari investono nella lotta contro la pandemia, è della massima importanza non trascurare lo studio e la comprensione delle curve di incidenza e di mortalità da tumore così da pianificare politiche sanitarie adeguate per il futuro», ha concluso Passaro.

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    Vasca a privazione sensoriale, i benefici e gli utilizzi

    Cure alternative

    di Stefania D’AmmiccoPubblicato il: 12-10-2021

    In che cosa consiste una seduta in una di queste vasche? E quali sono i disturbi che si possono trattare?

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    Sanihelp.it – Spesso avvolte da un’aura di mistero, quasi di ilarità, le vasche a privazione sensoriale si stanno diffondendo sempre di più, e si possono trovare anche nel nostro Paese.
    Questo tipo di dispositivo può aiutare in tante situazioni, e conoscerlo meglio potrà consentire a molte persone di considerare il suo utilizzo per alleviare disturbi di varia natura.
    Come prima cosa andrà chiarito che cosa siano le vasche a privazione sensoriale.
    Queste sono, più che delle vere e proprie vasche, delle specie di grandi contenitori che vengono chiusi nel momento in cui la persona si trovi al suo interno.
    La persona si potrà distendere al loro interno e potrà lasciarsi cullare dall’acqua, sperimentando sì l’isolamento, ma anche molti altri tipi di esperienze, dal fatto di sentire suoni fino al fatto di sognare ad occhi aperti.
    Il fatto di galleggiare nell’acqua non provoca sensazioni spiacevoli. L’acqua, infatti, viene scaldata per arrivare alla temperatura corporea, ed è salata, in modo da favorire il galleggiamento.
    Così, chi vi entrerà potrà sentirsi semplicemente galleggiare e potrà lasciar andare pensieri e preoccupazioni.
    Ma quali sono i casi nei quali si potrà utilizzare la vasca a privazione sensoriale?
    Innanzitutto in tutte le situazioni nelle quali la persona soffra di problemi come la depressione, l’ansia o anche il dolore. Infatti, l’immersione in una vasca di questo tipo consente di ridurre notevolmente i livelli di cortisolo, il così detto ormone dello stress, limitando anche la risposta negativa del corpo agli stimoli.
    L’utilizzo della vasca è stato visto anche nel recupero delle dipendenze, soprattutto nelle persone che utilizzassero  delle droghe così dette leggere, o farmaci per affrontare il dolore. Questo sempre per l’effetto di rilassamento e di riduzione dello stress che si può avere grazie all’uso della vasca.
    Infine, la vasca a privazione sensoriale può aiutare a ridurre problemi come l’ipertensione e le palpitazioni, in quanto il corpo, in questa condizione protetta, tenderà anche a ridurre il battito cardiaco.
    Se la vasca a privazione sensoriale è sicura, la si sconsiglia a chi soffra di forte paura dell’acqua e a chi sia claustrofobico.

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    Musicisti e sportivi sensibilizzano sull'asma grave

    Malattie respiratorie

    di Valeria GhittiPubblicato il: 12-10-2021

    Umberto Pelizzari, Roy Paci, Pacifico, Simona Molinari e Raphael Gualazzi sono tra i partecipanti di podcast sul tema del respiro.

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    Sanihelp.it – Riparte Dottore ho l’asma. È grave? la campagna di sensibilizzazione che, giunta alla seconda edizione, cercare di accendere i riflettori sull’asma grave, malattia fortemente sotto diagnosticata, con conseguenti ripercussioni negative cliniche ed incremento di costi sociali ed economici tra cui perdita di giornate lavorative, frequenti riacutizzazioni, ripetuti accessi al Pronto Soccorso
    Per favorire l’emersione dei pazienti che ne soffrono, che rappresentano circa il 5-10% circa della totalità degli asmatici, e fornire loro soluzioni sia in termini organizzativi che terapeutici la campagna punta quest’anno a sfruttare la disponibilità e l’attenzione del mondo della cultura e della musica lanciando la nuova iniziativa Storie che tolgono il fiato. 
    Si tratta di una collana di sei podcast, che vuole ricordare quanto siano importanti il respiro e le emozioni, grazie a storie inedite che hanno lasciato #senzafiato artisti, musicisti, cantanti e sportivi che fanno del respiro il loro lavoro. Tra i personaggi che sveleranno aneddoti della propria vita collegati al tema del respiro Roy Paci, Pacifico, Simona Molinari, Raphael Gualazzi, diretti da Raffaella Cesaroni, conduttrice di SKY TG24. 
    Il primo testimonial a partecipare è Umberto Pelizzari, apneista e recordman di fama mondiale, oggi altrettanto efficace divulgatore e docente universitario: «Per me il respiro è il modo migliore, lo strumento più potente per connettermi al mio corpo, ascoltarmi, capirmi e reagire quindi nella migliore maniera». Il suo podcast è già disponibile sulle principali piattaforme gratuite. Maggiori informazioni sull’iniziativa e sull’asma grave si possono trovare sul sito www.dottoreasmagrave.it.

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    Ottobre, mese della prevenzione del tumore al seno

    Tumori: prevenzione e terapie

    di Elisa BrambillaPubblicato il: 05-10-2021

    In Italia e nel mondo il tumore al seno è la neoplasia più frequente fra le donne

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    Sanihelp.it – Ottobre è il mese della prevenzione del tumore del seno e la Fondazione Umberto Veronesi partecipa attivamente con il progetto Pink is good, che supporta la ricerca nel campo dei tumori femminili.Ci si ammala di più, ma si guarisce anche di più. Ma qual è la causa di questa malattia? Certezze in merito non ce ne sono, ci sono fattori predisponenti come l’età, la famigliarità, la situazione ormonale, la predisposizione genetica, e altri fattori collegati allo stile di vita, come la dieta troppo calorica o troppo ricca di grassi di origine animale, la sedentarietà, l’obesità, la terapia ormonale sostitutiva in menopausa.Cosa può fare una donna per attuare una prevenzione? L’esame fondamentale è la mammografia, che può essere eseguita a partire dai 40 anni di età e andrebbe ripetuta ogni anno o ogni due, a seconda del consiglio del medico.L’ecografia mammaria è un altro esame molto utile, che può aiutare a completare il percorso di prevenzione insieme alla mammografia, e che di solito non si esegue di routine, ma dietro parere medico, in particolare nelle giovani donne.Infine la visita senologica, durante la quale il senologo può spiegare alla paziente la tecnica dell’autopalpazione, fondamentale per controllarsi autonomamente e regolarmente a casa propria.Un forte rallentamento nella prevenzione e nella diagnosi precoce del tumore al seno è stato determinato dalla pandemia di Covid 19. «L’anno scorso non sono state invitate a fare attività di prevenzione 4 milioni e mezzo di persone, e di queste 2 milioni e mezzo non hanno potuto fare gli esami che avrebbero dovuto fare – fa presente Monica Ramaioli, direttore generale di Fondazione Umberto Veronesi – Questo significa che c’è stata una mancata diagnosi quando magari i tumori erano ancora piccoli e avrebbero permesso una presa in carico del paziente in modo tempestivo. Con un anno di ritardo tutto diventa più pesante sia per i pazienti e i familiari sia per i costi che dovrà sostenere il sistema sanitario».

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    Orietta Berti per la prevenzione del tumore al seno

    Tumori

    di Valeria GhittiPubblicato il: 05-10-2021

    La cantante, insieme a Carolyn Smith, è testimonial di Frecciarosa 2021, che per tutto il mese di ottobre propone consulti a bordo dei treni ad alta velocità, treni regionali e nei FrecciaLounge delle stazioni.

    © Frecciarosa 2021

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    Sanihelp.it – Rimettere in moto quanto prima le diagnosi precoce di tumore al seno che hanno subito un rallentamento con la pandemia: è questo l’obiettivo dell’undicesima edizione di Frecciarosa, il progetto promosso da IncontraDonna con il Gruppo FS Italiane, col patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Salute e il sostegno dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e di Farmindustria.
    Testimonial d’eccezione di questa undicesima edizione è Orietta Berti, insieme all’insegnante di ballo Carolyn Smith che, da quando ha affrontato la malattia è sempre in prima linea anche per sensibilizzare verso la prevenzione e la diagnosi precoce. La cantante, reduce dal successo musicale estivo, ha raccontato, durante la presentazione del progetto, di come da sempre sia abituata a sottoporsi a controlli periodici e invita tutti, in particolare i giovani, a fare prevenzione e a non  «stancarsi mai di curare il proprio corpo».
    L’iniziativa, che punta a diffondere la cultura della prevenzione in un contesto sdrammatizzante e inusuale, rendendo i treni e le stazioni diventano luoghi d’incontro tra medici e cittadini in un simbolico viaggio nella salute, prevede, per tutto il mese di ottobre, la presenza di specialisti sui treni ad alta velocità e regionali e nei FrecciaLounge delle stazioni che offriranno ai viaggiatori consulenze gratuite di prevenzione oncologica.
    In più, fino a fine mese, continueranno le consulenze gratuite in modalità online sulla Piattaforma Frecciarosa (frecciarosa.it), insieme a webinar ed eventi con esperti e la possibilità di consultare il Vademecum della salute 2021, ricco di informazioni utili e certificate per la tutela del benessere.

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    Candidosi nell'uomo, come trattarla naturalmente

    Cure alternative

    di Stefania D’AmmiccoPubblicato il: 28-09-2021

    Come affrontare questa infezione anche utilizzando dei rimedi dolci, in aggiunta alle indicazioni del medico

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    Sanihelp.it – La candida viene spesso associata solo alle donne, ma è un disturbo che può colpire anche gli uomini.
    Infatti, la Candida Albicans è un fungo che può causare micosi all’essere umano indipendentemente dal sesso.
    Se la presenza di candida nel corpo è naturale, in quanto questo lievito fa parte dei tanti ospiti presenti sempre nel nostro organismo, la sua eccessiva proliferazione può portare a disturbi.
     Disturbi che, nel caso dell’uomo, si possono manifestare a livello dei genitali e possono determinare la comparsa di lesioni ulcerative, di rossore e di ingrossamento della parte. Inoltre, una caratteristica tipica della candida è costituita dalle secrezioni biancastre.
    Tuttavia, in alcuni casi la candidosi dell’uomo può essere asintomatica, e l’uomo potrà rendersene conto perché i disturbi potranno estendersi alla partner donna a seguito dei rapporti sessuali.
    Se esistono rimedi medici, che dovranno sempre essere seguiti in modo preciso, si potrà aiutare il corpo a guarire più velocemente dalla candidosi maschile con alcuni rimedi dolci.  
     Come prima cosa, trattandosi di un’infezione da lieviti, l’uomo dovrà evitare per un periodo più o meno esteso tutti i cibi zuccherati, che potranno andare ad alimentare l’infezione.
    Invece, saranno consigliati i probiotici, che aiuteranno a ripristinare l’equilibrio della flora batterica, riportando anche il sistema immunitario alla capacità di combattere l’infezione.
     Tra i rimedi naturali che si potranno utilizzare si deve considerare, per prima, l’aloe vera. Questa aiuterà, se applicata come gel ad uso topico, ad arginare la proliferazione dei funghi e a far regredire più velocemente l’infezione.
    Per trattare i sintomi, come prurito e bruciore, si potranno usare erbe come calendula e camomilla, sia per fare impacchi locali, sia assunte per bocca sotto forma di decotto o di estratto.

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    Tumori: possono essere congelati con la crioterapia

    Tumori: prevenzione e terapie

    di Elisa BrambillaPubblicato il: 28-09-2021

    La tecnica è stata impiegata all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna

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    Sanihelp.it – La terapia del freddo può essere utilizzata anche contro i tumori. Così hanno fatto gli esperti dell’Istituto Ortopedico Rizzoli (IOR) di Bologna, che hanno trattato un uomo di 39 anni affetto da fibromatosi desmoide, un raro tipo di tumore, benigno ma invalidante, che può insorgere in ogni distretto corporeo. Può colpire a tutte le età, ma si riscontra più frequentemente nelle donne tra i 18 e i 35 anni. Pur essendo classificato come benigno, è una forma aggressiva che può dare origine a masse di grandi dimensioni che causano dolori, compressione di organi interni e difficoltà motorie.Dopo questo primo paziente ne sono stati trattati con successo altri cinque. Si tratta di una tecnica di radiologia interventistica che congela e necrotizza il tumore, così che la massa si riduce progressivamente, fino anche a scomparire.La tecnica consiste nell’inserire uno o più aghi all’interno della massa tumorale iniettando del gas che congela il tumore, evitando che continui ad alimentarsi. Ogni ago congela un’area di circa 3 cm.Lo studio è stato effettuato dal dottor Costantino Errani, della Clinica Ortopedica oncologica, insieme al dottor Giancarlo Facchini, della Radiologia diagnostica e interventistica. «Abbiamo trattato con questa tecnica la prima persona a luglio 2020, a un anno di distanza i risultati sono sorprendenti – spiega il dottor Errani – Il paziente, un uomo di 39 anni che soffriva di un dolore debilitante nella zona di crescita del tumore, oggi sta bene e la massa è quasi scomparsa. Questo grazie a una sola seduta di crioterapia».«Con un investimento di oltre 2 milioni – aggiunge il direttore generale dello IOR, il dottor Anselmo Campagna – ci doteremo presto di una nuova apparecchiatura di ultimissima generazione, che ci permetterà un più ampio campo di azione in trattamenti all’avanguardia».

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